Gli iniziati dell’occidente

O.O. 183 – Il divenire dell’uomo – 19.08.1918


 

Altro è il fine cui mirano gli iniziati dell’americanismo.

Essi mirano al fine opposto (degli iniziati orientali)

 

Ambiscono a istituire una comunione più stretta, rispetto a come deve avvenire nel corso normale dell’evoluzione dell’umanità, fra le anime umane e quella corporeità, quella corporeità densa e grezza, che sarà rinvenibile sulla Terra a partire dal sesto periodo postatlantico. La civiltà animica sarà molto approfondita, ma quella corporea sarà grezza. Eppure nell’Occidente americano si tende a un più stretto legame con questa corporeità grezza, a un legame più stretto di quello normale, a un più deciso immergersi nella corporeità. Ci si vuole avvicinare a quel che filtra qui [vedi disegno di pag. 33, a sinistra], lo si vuole accostare penetrando più decisamente nella corporeità.

 

Mentre dunque l’intento degli Orientali è quello di fondare una civiltà che non metta in conto i corpi umani dell’evoluzione terrestre avvenire, all’interno della civiltà occidentale americana l’intento è quello di incatenare le anime alla futura evoluzione terrestre.

 

Si tende quanto più possibile a formare i corpi in modo tale che le anime, una volta passate attraverso la morte, possano al più presto tornare a scendere in un corpo, si trattengano il meno possibile nel mondo spirituale. Si vuole impedire quanto più possibile alle anime di sostare nel mondo spirituale, si vuole che tornino al più presto a scendere sulla Terra. Le si vuole legare intimamente alla vita terrestre.

 

Sono tendenze che bisogna conoscere. Se all’uomo d’oggi sembra ancora tanto strano che si parli di queste tendenze, è altrettanto dannoso, per lui, che vengano ignorate. È necessario infatti che l’uomo si addentri con piena consapevolezza in quello che, propriamente parlando, si vuol fare di lui, e nei cui confronti purtroppo, purtroppo, il suo atteggiamento è spesso tale che si può dire sia indifferente a qualunque cosa possa succedere di lui.

 

Ma questo ideale dell’Occidente, questa demonicizzazione dell’uomo, potrà essere raggiunto soltanto a condizione che l’americanismo spirituale, psichico, possa venire sorretto da un’altra concezione del mondo, che all’americanismo è molto più affine di quanto si pensi. Infatti, come abbiamo visto, l’americanismo propende essenzialmente per la cultura arimanica, e questo è il dato determinante. Ma l’americanismo potrebbe conseguire veramente dei risultati se venisse sorretto da un’altra concezione del mondo, che gli è molto più affine di quanto si pensi. Si tratta del gesuitismo. Gesuitismo e americanismo sono due cose molto, molto affini.