Gli spiriti da cui gli indemoniati sono posseduti riconoscono il Cristo

O.O. 139 – Il Vangelo di Marco – 17.09.1912


 

Abbiamo mostrato già nella conferenza precedente

che uno degli aspetti essenziali del Cristo Gesù

è il fatto che egli agisce in modo da non essere riconosciuto solo dagli uomini,

ma anche dagli spiriti da cui gli indemoniati sono posseduti:

lo riconoscono cioè anche le entità soprasensibili.

 

Questa è la prima cosa che ci si presenta subito con spiccata evidenza.

Poi però vediamo che quel che dimora nel Cristo Gesù

è diverso da quel che era vissuto in Elia-Nabot,

in quanto lo spirito di Elia non era interamente contenuto dalla personalità di Nabot.

 

L’intento del vangelo di Marco è proprio di narrare

come il Cristo sia entrato interamente in Gesù di Nazaret,

riempiendone l’intera personalità terrena,

sì che vi opera quello che riconosciamo come l’io umano universale.