Gli spiriti della forma, hanno raggiunto l’ottavo gradino

O.O. 194 – La Missione di Michele – 21.11.1919


 

Se ci domandiamo a che grado stiano gli spiriti della forma dobbiamo rispondere:

hanno già sorpassato il limite di quella che noi uomini

possiamo per ora considerare come nostra evoluzione futura, quella di Vulcano;

sono quindi a un grado del quale possiamo affermare che, indicando in sette gradini

quelli che possiamo raggiungere con le nostre considerazioni,

allora queste entità che chiamiamo spiriti della forma, hanno raggiunto l’ottavo gradino.

Possiamo concludere: noi uomini stiamo nel quarto grado di sviluppo;

se prendiamo l’ottavo grado, troviamo gli spiriti della forma.

 

• Non possiamo però pensare questa serie di gradi evolutivi come uno dopo l’altro giustapposti, bensì dobbiamo pensarli compenetrati uno nell’altro. Come la sfera d’aria che circonda la Terra la compenetra, così l’ottava sfera evolutiva cui appartengono gli spiriti della forma, compenetra la sfera nella quale noi uomini ci ritroviamo. Cerchiamo di considerare con attenzione questi due gradi evolutivi.

 

Diciamo: noi uomini ci troviamo in quanto tali in una sfera che ha raggiunto il quarto stadio di sviluppo,

ma, prescindendo da tutto il resto, ci troviamo inoltre nel regno

che gli spiriti della forma devono considerare come il loro, intorno a noi e attraverso di noi.

 

Prendiamo adesso concretamente l’uomo nella sua evoluzione: abbiamo spesso detto come egli si articoli, abbiamo distinto l’evoluzione del capo dalla restante evoluzione umana che suddividiamo ancora in due parti, quella del torace e quella delle membra; ma vogliamo per ora prescindere da ciò. Vogliamo porci nella prospettiva che nell’uomo si abbia quello che appartiene allo sviluppo del capo e quello che è assegnato alla restante parte dell’uomo.

 

Pensiamo ora in forma di immagine (vedi disegno) una superficie di mare, attraversata a guado dall’uomo che procede in modo che solo il suo capo emerga, e avremo in tale immagine, che è beninteso solo un’immagine, la posizione dell’uomo attuale. Tutta la zona nella quale vi è il capo va considerata nel quarto stadio di evoluzione, e quella entro la quale l’uomo passa a guado, o possiamo dire procede nuotando in avanti, dovremmo considerarla come l’ottavo stadio, dell’evoluzione.

 

Lo strano è infatti che

l’uomo si è in certo modo sottratto con il suo capo all’elemento

nel quale gli spiriti della forma spiegano la loro essenza particolare.

L’uomo si è come emancipato, riguardo alla formazione del suo capo,

da quanto è impregnato dagli spiriti della forma.

 

Solo comprendendo nei suoi fondamenti questo fatto si può giungere a una comprensione dell’uomo; perché solo così si afferrerà nella maniera giusta la posizione particolare che egli ha nell’universo.

 

Vale a dire che si afferrerà il fatto che l’uomo, quando avvertirà su di sé

un certo influsso creativo da parte degli spiriti della forma,

non lo avvertirà direttamente con le capacità del suo capo,

ma attraverso l’effetto esercitato sul suo capo dal resto del suo organismo.

 

Sappiamo bene che noi respiriamo e che fisiologicamente la respirazione è in rapporto con la circolazione sanguigna.

Ma il sangue viene spinto pure nel capo, perciò il capo è in una connessione organica, vitale, con il restante organismo;

viene nutrito e vitalizzato dal restante organismo.

 

Testo alternativo generato dal computer: 40 40 stadio - uomo 80 stadio - spiriti della forma

 

Dobbiamo distinguere bene due fatti:

• uno, che il capo sta in diretto rapporto con il mondo esterno.

Quando vediamo una cosa, la percepiamo mediante i nostri occhi,

e questo è un rapporto diretto tra il mondo esterno e il nostro capo.

 

• Considerando invece la vita del capo, come esso viene mantenuto dal processo respiratorio e circolatorio,

abbiamo allora la salita del sangue dal restante organismo nel capo,

e possiamo dire di non avere in tal caso un rapporto diretto del capo con l’ambiente, ma un rapporto indiretto.