Gli spiriti luciferici, l’oro e l’argento.

O.O. 136 – Le entità spirituali nei corpi celesti e nei regni della natura – 14.04.1912


 

Dall’esposizione fatta ieri

della cooperazione fra i diversi spiriti delle singole gerarchie, nei regni della natura,

dobbiamo ancora far seguire alcune considerazioni sul regno minerale.

 

Come si ricorderà, il regno minerale è stato caratterizzato spiegando

che di esso sul piano fisico, nel mondo fisico, è presente soltanto il corpo fisico;

ciò che invece corrisponde al corpo eterico del minerale va ricercato nel cosiddetto mondo astrale,

il corpo astrale nel mondo devacianico inferiore,

e il vero io di gruppo del regno minerale sul piano devacianico superiore.

 

In questo modo il regno minerale presenta un singolare contrasto con l’uomo.

Mentre per l’uomo si è mostrato che tutti e quattro i componenti della sua entità

(i corpi fisico, eterico e astrale, nonché l’io) sono attivi sul piano fisico,

per quanto concerne il regno minerale dobbiamo per così dire

distribuire su piani diversi ciò che l’uomo possiede su un unico piano:

per il minerale va ricercato sul piano astrale ciò che corrisponde al corpo eterico dell’uomo,

sul piano del devacian il corpo astrale e sul piano spirituale più alto l’io di gruppo del regno minerale.

Per il regno minerale si trova così distribuito in mondi diversi

quello che nell’uomo si trova riunito nel mondo fisico.

 

 

Se poi si esamina con lo sguardo occulto come stiano effettivamente le cose, ne risulta che del regno minerale va ricercato sul piano fisico anzitutto solo ciò che è proprio percepibile fisicamente, dunque quello che del regno minerale possono percepire i sensi umani. Occorre rendersi conto che del regno minerale sono percepibili anzitutto le forme, le configurazioni.

 

Sappiamo (e qui non possiamo che accennarvi) che almeno in parte il mondo minerale ci si presenta conformato, configurato in modo tale da farci sentire quella configurazione come qualcosa di conforme alla natura minerale. Osservando un certo corpo nella sua forma cubica e un altro in un’altra forma regolare, sappiamo che quelle forme non sono nulla di casuale, ma sono invece connesse in un determinato modo con la natura di quel dato minerale.

 

Ora l’indagine occulta ci insegna che quelle forme nel regno minerale, le forme cristalline,

sono per cominciare da attribuirsi al modo di operare degli Spiriti della forma.

 

Appunto perché l’occultismo è rivolto in ogni campo alla realtà, e siccome cerca la provenienza di ogni cosa, così in occultismo anche per la denominazione delle diverse cose ci si propone che ogni nome esprima qualcosa di caratteristico.

 

Il nome di Spirito della forma è stato prescelto appunto per la ragione che, nel regno che sulla Terra chiamiamo il regno minerale, si dimostrano attivi gli Spiriti della forma; anzi, soprattutto i loro discendenti, intesi nel senso in cui, in queste conferenze, si è parlato dei discendenti delle gerarchie superiori.

 

Per comprendere la natura del minerale, occorre riconoscere che per la percezione fisica esistono essenzialmente quelle forme minerali. Esistono poi certe forze che in quel regno si manifestano, ad esempio quelle dell’elettricità, del magnetismo, le quali fanno sì che i minerali ci si mostrino in determinati colori.

 

Occorre in sostanza riconoscere chiaramente che del regno minerale è osservabile sul piano fisico soprattutto la forma. Vogliamo dunque prescindere per ora dalle altre proprietà, e osservare la forma che ci si mostra, almeno in una parte cospicua del regno minerale. Questa pura forma dovrà essere riconosciuta come determinata dal modo di operare degli Spiriti della Forma o dei loro discendenti.

 

Passiamo ora a ciò che va considerato come la seconda componente di un essere del regno minerale, al cosiddetto corpo eterico.

L’indagatore dell’occulto trova ciò che egli deve definire il corpo eterico di un minerale, non già nel mondo fisico, bensì nella medesima sfera in cui deve ricercare per esempio il corpo astrale delle piante, o l’io di gruppo degli animali.

 

Abbiamo già detto ieri che a tal fine l’occultista deve compiere soltanto

le operazioni necessarie per trovare gli io di gruppo degli animali:

con gli stessi stati di coscienza con i quali percepisce gli io di gruppo degli animali,

egli trova anche le entità astrali delle piante e l’eterico che sta a base del regno minerale.

 

Abbiamo veduto che per farlo la nostra osservazione deve estendersi

fino alla regione dei pianeti di un sistema planetario:

cioè, nel nostro sistema, fino ai pianeti esistenti al di fuori della Terra.

È stato mostrato come le forze che si estrinsecano negli io di gruppo animali, o nei corpi astrali delle piante,

operano direttamente da quelle sedi planetarie.

 

Proprio lì bisognerà giungere anche per ricercare ciò che opera etericamente nei minerali.

Solo se perveniamo alla vita universale, che si estende unitaria dalla Terra agli altri pianeti,

apprenderemo come un minerale venga lambito da ogni parte da forze di vita.

Il principio grazie al quale il minerale viene vivificato, la vita del minerale,

non va dunque ricercata nel mondo fisico, non nell’ambito che la nostra Terra ci presenta direttamente,

bensì nelle correnti di vita che fluiscono dai pianeti:

stimolata certo dal Sole, però fluente direttamente dai pianeti,

essa compenetra, vivificandolo, il pianeta terrestre.

 

Entro la Terra essa compenetra dei suoi discendenti (gli spiriti naturali eterici)

ciò che è forma: così ciò che è forma acquista una sua interiorità.

In altre parole ne deriva che la forma del minerale,

in quanto proveniente esclusivamente dal piano fisico, diventa impenetrabile, cioè ci oppone resistenza.

Se nel minerale non fosse attivo altro che ciò che opera sul piano fisico,

il minerale presenterebbe alla nostra percezione solo la sua forma; ma essa è riempita di un’interiorità:

il minerale possiede appunto un’interiorità che è quella delle diverse sostanze minerali.

 

• Non possiede solo una forma, ma anche materia, sostanza.

Quando noi percepiamo tale sostanza direttamente nel mondo fisico, essa è certo sostanza morta, inanimata;

per lo spazio cosmico però non è morta, o almeno per lo spazio planetario

essa è qualcosa che appartiene alla vita di questo,

è una specie di «secreto» della vita del sistema planetario.

 

Come l’organismo umano o quello animale produce anche delle sostanze dure,

per esempio le unghie, così viene «secreta» la sostanza minerale.

Le forze vive però, che dànno origine a tali prodotti, non si trovano sulla Terra stessa:

è per questo che per la Terra essi ci appaiono come morti.

Le relative correnti di forze vitali, l’elemento eterico in questione, fluiscono dai diversi pianeti.

 

Nel considerare gli io di gruppo degli animali abbiamo detto che da questi vengono create soltanto forme generali che poi vengono ulteriormente elaborate.

 

Analogamente possiamo ora affermare che le correnti vitali affluenti dai pianeti,

e che compenetrano la Terra da ogni parte, creano per i minerali non già le forme

(poiché queste sono prodotte dagli Spiriti della forma),

bensì l’interiorità, per così dire, dei minerali, però in modo che ne scaturiscano certi tipi fondamentali,

certe «interiorità» principali, cioè certe sostanze fondamentali

e ogni sostanza è connessa con la corrente proveniente da questo o quello dei pianeti.

 

Ma siccome i minerali assumono subito forme solide,

le correnti provenienti dai pianeti non determinano dei tipi in movimento,

bensì subito dei tipi univoci, definitivi;

poi, per effetto delle posizioni reciproche dei pianeti, oltre ai tipi principali, alle sostanze fondamentali,

vengono create delle sostanze secondarie, derivate,

che dipendono a loro volta dalle reciproche posizioni dei pianeti,

similmente a come ho descritto ieri che avviene per i diversi tipi di anime di gruppo degli animali.

 

Ciò che i pianeti creano per effetto della loro proprietà originaria

si esprime però nelle sostanze fondamentali dell’organismo terrestre.

Esistono dunque sostanze minerali principali, delle quali possiamo dire:

qui c’è una sostanza che ha le sue proprietà per il fatto

di essere compenetrata dalla corrente eterica proveniente da un certo pianeta;

un’altra sostanza è compenetrata dalla corrente proveniente da un diverso pianeta.

 

La natura delle sostanze minerali va dunque riportata a certe attività proprie del sistema planetario,

attività che si esplicano come correnti eteriche entro l’organismo della Terra.

 

Questa è la ragione per cui le scuole occulte incaricate di investigare queste cose hanno effettivamente riferito ai pianeti le sostanze fondamentali del nostro organismo terrestre, e hanno designato coi nomi stessi dei pianeti (o con nomi simili) le sostanze che sono prodotte direttamente dall’attività principale di un pianeta e non per effetto delle reciproche posizioni di vari pianeti o astri. Per lo meno tali sostanze sono state poste in relazione con i rispettivi pianeti, tenendo rigorosamente conto delle osservazioni occulte.

 

Se fra i pianeti del nostro sistema prendiamo in considerazione Saturno, constatiamo che la sostanza chiamata piombo è connessa con la corrente che proviene direttamente da quel pianeta e che compenetra la Terra come una corrente di vita. Ecco dunque che nel piombo ci si presenta una sostanza fondamentale, interiormente vivificata da Saturno.

Da Giove risulta vivificato come sostanza fondamentale lo stagno,

da Marte il ferro,

da Venere (intesa la denominazione in senso occulto) il rame.

Nel caso di Mercurio va tenuto conto che esso è stato più tardi scambiato con Venere.

 

L’attività vivificante di quel pianeta (inteso correttamente nella sua denominazione occulta), penetrando nell’organismo terrestre produsse effetti creativi di sostanza che rivelano una maggiore somiglianza col pianeta stesso, a causa della maggiore vicinanza di questo alla Terra: Mercurio le è infatti più vicino degli altri pianeti. Ecco perché si è denominata la sostanza proprio come il pianeta stesso: appunto mercurio.

Abbiamo così elencato le sostanze fondamentali che nel loro corpo eterico sono connesse con i rispettivi pianeti.

 

Ricordiamoci ora che, trattando di ciò che opera in generale dal sistema planetario,

abbiamo menzionato le anime di gruppo degli animali e i corpi astrali delle piante:

sempre si trattava di entità connesse con gli Spiriti del movimento stessi,

o con i loro discendenti, i quali agiscono sulla Terra dal complesso dei pianeti del nostro sistema.

Similmente dobbiamo ascrivere alla sfera degli Spiriti del movimento

ciò che compenetra etericamente le sostanze minerali.

 

Dobbiamo ascendere a un mondo di un solo grado più elevato,

per prendere in considerazione ciò che appartiene al regno minerale, in qualità di corpo astrale.

Conforme alla nostra precedente esposizione, risulterà chiaro che,

come siamo saliti dal corpo astrale delle piante all’io di gruppo delle piante,

dai pianeti alla stella fissa, al Sole,

così anche per passare dal corpo eterico al corpo astrale del regno minerale

si dovrà nuovamente ascendere fino alla stella fissa.

 

Potremo cioè capire che lo sguardo occulto ci dice

come, nella scala delle entità gerarchiche, l’astrale del minerale

operi direttamente dal Sole, dagli Spiriti della saggezza, o per lo meno dalla loro sfera.

Entrano dunque in gioco anche i discendenti degli Spiriti della saggezza.

 

• Certo, quel che opera nel minerale all’indagine occulta si rivela separato, fuori del minerale stesso; tuttavia la vita di cui abbiamo appena detto che si trova nel minerale come sua parte eterica, vi viene immessa dall’esterno.

 

Mentre ad esempio nell’uomo o nell’animale il corpo astrale tiene insieme l’eterico dall’interno,

nel minerale l’eterico viene per così dire compresso da parte del corpo astrale

che è fuori: non attirato verso l’interno come nell’uomo e nell’animale.

 

Osservando il rapporto del corpo astrale umano col corpo eterico, si potrebbe dire che ciò che opera, come corpo eterico viene tenuto insieme da forze d’attrazione; nel minerale invece l’eterico viene spinto e quasi compresso da forze esterne, sì che da parte di forze astrali operanti viene sospinto entro la forma del minerale quel contenuto, quella «interiorità» che si esprime nella corrente eterica.

 

Il minerale viene tenuto insieme astralmente dall’esterno, proprio in quanto da questo punto di vista (della compressione astrale) esso viene determinato dalle diverse posizioni del Sole nei confronti della Terra. Si potrebbe dire che la sostanza eterica viene sospinta nel minerale dal punto da cui il Sole risplende sulla Terra.

 

Mentre dunque il contenuto eterico viene diretto da un pianeta,

esso viene sospinto e tenuto insieme nel minerale o nel cristallo dal Sole,

dalle forze appartenenti alla sfera degli Spiriti della saggezza.

 

 

Qui però si mostra qualcosa di molto singolare. Nell’indagare occultamente questa azione che si esercita sui minerali come forza astrale dal Sole, proprio a questo punto riconosciamo nel modo più distinto un fatto della massima importanza.

 

Qui infatti scopriamo che, mentre provengono dai pianeti

tutte le forze eteriche che agiscono sui minerali,

formandone propriamente le sostanze fondamentali,

anche dal Sole scendono verso la Terra correnti eteriche simili.

 

Mentre dunque in generale per la normale formazione dei minerali la sostanza eterica proviene dai pianeti, e viene solo attratta, sospinta dalle forze provenienti dal Sole, d’altra parte non è che dal Sole non provengano affatto correnti eteriche: anzi, una tale corrente ne discende effettivamente.

 

• Da che cosa deriva? perché discende dal Sole una corrente eterica

capace per così dire di vivificare interiormente il minerale? perché avviene questo?

• Avviene perché vi introduce la propria azione quello che ho chiamato il principio luciferico.

 

Ho appena menzionato che gli spiriti delle gerarchie superiori che agiscono astralmente sui minerali sono gli Spiriti della saggezza, mentre gli Spiriti del movimento operano etericamente.

Ora, esistono certi Spiriti della saggezza operanti dal Sole i quali hanno attraversato il loro normale processo evolutivo; essi operano come ho detto, cioè agiscono astralmente sui minerali.

 

Altri Spiriti della saggezza però sono divenuti luciferici: in precedenza abbiamo definito come una specie di ribellione cosmica il diventare luciferici di certe entità spirituali delle gerarchie. Questa ribellione si realizza in quanto certi spiriti di un dato grado gerarchico insorgono contro i loro pari, e in tal modo operano in opposizione, agiscono diversamente.

 

La ribellione consiste semplicemente nel loro non partecipare all’evoluzione normale di tutti gli altri: restano indietro su un gradino inferiore.

È un po’ come una certa esperienza che possiamo fare nell’anima nostra: si vorrebbe procedere, ma le idee e le abitudini da noi acquisite ce lo impediscono, perché vogliono affermarsi anch’esse!

 

Spesso le nostre abitudini si ribellano

contro quello che noi abbiamo acquisito in un nuovo periodo della nostra vita.

Così sono ribelli nell’universo le entità spirituali rimaste indietro a un gradino precedente.

Gli spiriti luciferici, Spiriti della saggezza della seconda gerarchia

che non hanno partecipato allo sviluppo normale,

irraggiano dunque dal Sole sui minerali della Terra correnti eteriche, invece che correnti astrali.

 

Per effetto di ciò si formò una certa sostanza minerale fondamentale

che ricevette la sua interiorità direttamente dal Sole: l’oro;

esso dunque ha ricevuto la propria interiorità non dai pianeti, ma dal Sole.

Perciò l’occultista attribuisce l’oro direttamente al Sole.

 

L’oro è il minerale luciferico che, per quanto concerne la sua interiorità,

non è stato determinato etericamente dai pianeti, bensì dal Sole.

Per questa ragione proprio quel metallo sotto certi aspetti è qualcosa di diverso dagli altri metalli.

 

Si comprenderà quindi facilmente come l’equilibrio della Terra risulti turbato dal fatto che certe correnti eteriche provenienti dal Sole abbiano prodotto in seno alla Terra qualcosa che rappresenta nella Terra un principio ribelle.

 

Per quanto concerne il regno minerale, sulla Terra esisterebbe un equilibrio,

se tutti gli influssi eterici sui minerali provenissero dai pianeti, e solo gli influssi astrali dal Sole.

Ora però vi sono influssi eterici diretti anche dal Sole ed essi turbano l’equilibrio,

equilibrio che dovrebbe pertanto venire ristabilito ad opera delle sagge guide dell’universo.

 

In questa condizione la Terra non poteva compiere la propria evoluzione:

doveva realizzarsi una collaborazione fra le gerarchie per ristabilire l’equilibrio.

Alle forze eteriche luciferiche si dovettero contrapporre altre forze per paralizzarne, per annullarne l’effetto.

Questo potè avvenire solo contrapponendo alla corrente eterica proveniente dal Sole

un’altra corrente che entrasse con quella in un gioco reciproco, che ne pareggiasse gli effetti.

 

• Mentre dunque certi Spiriti della saggezza si comportarono in modo luciferico,

inviando correnti eteriche nel regno minerale della Terra,

altri spiriti provvidero a contrapporre a quelle correnti altre correnti.

Queste correnti contrapposte (che ristabiliscono l’equilibrio)

sono state create separando dalla sostanza terrestre, turbata nel suo equilibrio,

una parte che da allora orbitò intorno alla Terra: la Luna attuale.

 

In tal modo alle correnti eteriche di provenienza solare

vanno incontro correnti eteriche che giungono alla Terra da tutt’altra parte e ristabiliscono l’equilibrio.

Siccome certi Spiriti della saggezza luciferici

avevano acquistato la possibilità di emettere correnti eteriche dal Sole,

altri Spiriti della saggezza dovettero dunque rinunciare ad operare dal Sole,

accontentandosi di usare le loro forze per ristabilire l’equilibrio.

 

Ciò significa che sulla Luna fu fondata una colonia cosmica, una colonia planetaria,

dalla quale emanavano ormai verso la Terra correnti eteriche;

ebbe così origine una sostanza che dovette essere presente nella Terra per attenuare la forza diretta dell’oro.

Ciò avvenne mediante la separazione della Luna dalla Terra;

dagli Spiriti della saggezza che separarono la Luna,

diventando così gli antagonisti degli Spiriti della saggezza luciferici del Sole,

la Terra fu così compenetrata con le forze eteriche che portarono alla formazione dell’argento come sostanza.

 

• Vediamo dunque che nell’universo certe azioni si svolgono in modo quasi schematico, ma è singolare che lo schema venga continuamente violato. Affermare che tutte le forze eteriche per i minerali provengono dai pianeti sarebbe un’affermazione errata, perché in verità due correnti eteriche provengono da altre parti: una dal Sole, l’altra dalla Luna, e così due sostanze fondamentali vengono formate in modo diverso.

 

Volendo raffigurarsi in modo chiaro come si esprima esteriormente quello che ho esposto adesso, si potrebbe procedere nel modo seguente. Anzitutto occorre rendersi ben conto di quello che vediamo quando guardiamo al Sole.

 

Qualche giorno fa è stato mostrato che delle gerarchie superiori

compiono un’evoluzione propria sulla stella fissa soltanto gli spiriti più elevati,

fino agli Spiriti della saggezza compresi.

Si può dunque affermare che ciò che si trova nella stella fissa

è in fondo il contenuto sostanziale degli Spiriti della saggezza: questo è il vero contenuto della stella fissa.

 

Certo, l’uomo può farsi un’idea di che cosa sia realmente la sostanza degli Spiriti della saggezza solo ricorrendo a qualcosa che sia presente in lui stesso, almeno come un’immagine di tale sostanza.

• Che cosa riproduce nell’anima umana un’immagine della sostanza degli Spiriti della saggezza?

Sono i nostri pensieri, ma noi non li vediamo con gli occhi fisici.

 

L’essenziale è proprio che neppure le stelle fisse, in quanto sedi dei veri Spiriti della saggezza, si possono scorgere con gli occhi fisici! Qui ci troviamo a un punto nel quale ancora una volta risulta evidente la straordinaria importanza dei documenti religiosi fondati sull’occultismo.

È noto che secondo la Bibbia, nel libro Genesi, gli uomini furono creati in un modo molto singolare. Tra l’altro, ci viene narrato che Lucifero si accostò ad Èva e le disse che se avesse fatto quello che Lucifero voleva, le si sarebbero aperti gli tocchi.

 

Chi conosce il testo originale, sa bene che neppure qui servirebbe un’interpretazione simbolica.

Infatti quando in quel passo della Bibbia si parla del bene e del male, non si intende il bene o il male morale:

questo appartiene a un tutt’altro strato dell’evoluzione della civiltà.

Lì viene menzionato come bene e male qualcosa che si vede esteriormente,

non in modo animico-spirituale, bensì con gli occhi fisici. «I vostri occhi saranno aperti!»

Prima non erano aperti: la cosa va presa proprio alla lettera.

 

• Prima che Lucifero gli si accostasse, l’uomo guardava intorno a sé

e vedeva le stelle fisse mediante la chiaroveggenza di cui era dotato:

le vedeva come esse sono nella loro sostanza,

nella sostanza degli Spiriti della saggezza, le vedeva cioè spiritualmente.

L’uomo cominciò a scorgerle fisicamente

(cioè una luce percepibile ai suoi occhi fisici cominciò a splendergli incontro)

solo quando egli stesso fu soggiaciuto alla tentazione luciferica.

 

Questo significa che le stelle fisse non sono percepibili fisicamente,

non irradiano luce fisica fintanto che si trovano nella condizione in cui vengono dirette dagli Spiriti della saggezza.

Una luce fisica può diffondersi solo sulla base di qualcosa che soggiaccia alla luce come un elemento portante,

solo se la luce viene per così dire legata a un mezzo portante.

Perché una stella fissa possa diventare visibile è necessario ancora qualcosa d’altro,

oltre al fatto che gli Spiriti della saggezza operino in essa.

 

È necessario cioè che in quella stella fissa agiscano spiriti luciferici ribelli

contro la mera sostanza della saggezza,

spiriti che infondano il proprio principio nella mera sostanza della saggezza.

Ecco dunque che all’interno della stella fissa ciò che è visibile solo spiritualmente

si trova commisto all’elemento luciferico che (nella stella fissa stessa) insorge

contro quella visibilità esclusivamente spirituale,

qualcosa che porta la luce fino ad essere visibile fisicamente.

 

La stella fissa non sarebbe visibile, se oltre agli Spiriti della saggezza normalmente evoluti

non ne avesse in sé anche di quelli che non hanno raggiunto la loro mèta

e che sono rimasti indietro a un grado inferiore,

sia a quello degli Spiriti del movimento, sia a quello degli Spiriti della forma.

Come portatori della luce visibile, entro la sostanza spirituale priva di luce delle stelle fisse,

dobbiamo riconoscere gli Spiriti della saggezza che non hanno raggiunto la loro mèta.

 

Ci rendiamo dunque ora chiaramente conto che dalle stelle fisse, e quindi anche dal nostro Sole,

ci viene incontro qualcosa che risplende fisicamente

solo perché agli Spiriti della saggezza normali si associano quelli rimasti indietro,

divenuti «portatori di luce» (Phosphoros, Lucifero).

Analogamente comprenderemo che è la medesima ragione a rendere visibile il Sole,

inviandoci la luce dalla stella fissa, facendo fluire verso la Terra

anche le correnti vitali eteriche, determinanti la formazione dell’oro.

 

Perciò divenne necessario che dalla Luna

si contrapponessero appunto altre forze che lo sguardo occulto percepisce

come correnti eteriche, e che condussero alla formazione dell’argento.

Se però vi sono davvero Spiriti della saggezza che contrappongono al Sole la Luna,

noi dobbiamo dirci che questi Spiriti della saggezza sulla Luna

non possono risplendere, poiché gli Spiriti della saggezza non risplendono.

 

Gli Spiriti della saggezza che hanno fondato una colonia sulla Luna

dovranno però escludere proprio da quella sede gli spiriti luciferici,

perché altrimenti non verrebbe realizzato un equilibrio.

Perciò dalla Luna non deve espandersi luce propria, ma solo la luce solare riflessa.

 

Sulla Luna hanno preso dimora degli Spiriti della saggezza perfettamente normali, come per un sacrificio, per rifornire da lì la Terra con le necessarie correnti che tengano l’equilibrio di fronte alle correnti luciferiche che si dipartono dal Sole. Ecco perché dalla Luna è esclusa la luce propria. Ora non riuscirà difficile scorgere nei fatti esteriori che ci si presentano nel mondo fisico un simbolo di profonde connessioni occulte.

 

• Dal Sole ci proviene luce diretta, non così dalla Luna:

e la luce riflessa che ci risplende dalla Luna, di cui il portatore è Lucifero, o Phosphoros,

è luce esclusa dalla Luna.

Lucifero può mostrarsi dalla Luna in un’immagine, in una maya, per il fatto che la luce solare viene riflessa.

 

Quando per esempio la falce lunare riflette la luce del Sole,

sulla Luna stessa non si trova nessuno Spirito della saggezza luciferico:

viene invece riflesso sotto forma di luce ciò che proviene dal Sole ad opera degli Spiriti della saggezza luciferici.

Se ora si rivolge lo sguardo occulto verso la Luna,

scompare la falce lunare illuminata, percepita dallo sguardo fisico; essa infatti esiste solo per gli occhi fisici.

Nel luogo dove si trova la falce lunare,

allo sguardo occulto si presenta invece l’essere reale che sta alla base di ogni luce splendente nel cosmo:

si presenta l’immagine di Lucifero, ma solo come un’immagine rispecchiata.

 

Proviamo dunque a pensare invece della falce lunare

l’immagine di Lucifero che si presenta allo sguardo occulto:

si dovrà allora dire che la Luna deve la sua origine alla circostanza

che Spiriti normali della saggezza hanno rinunciato alla loro sede nel Sole,

prendendo dimora in quella colonia dalla quale essi tengono a freno ciò che si irraggia dagli spiriti luciferici.

 

Perciò allo sguardo occulto si mostra quassù, al di sopra della falce lunare,

lo Spirito della saggezza che tiene a bada il principio luciferico.

La realtà occulta si rivela occultamente alla immaginazione

come uno Spirito della saggezza buono che doma il principio luciferico.

 

Perciò gli occultisti hanno proposto una figura, che di solito viene considerata come un alto messaggero del supremo Spirito della saggezza, il quale doma Lucifero: al posto della falce lunare viene messo Lucifero incatenato e domato.

Questa è un’immagine occulta; anche fra le nostre raffigurazioni occulte se ne trova una che rappresenta l’alto messaggero che doma Lucifero. È un’immagine che accenna a profondi segreti occulti.

 

Quello che si presenta esteriormente, nella maya,

è in realtà da attribuirsi alla cooperazione fra gli spiriti delle gerarchie.

Con gli occhi fisici si vede la falce lunare, che risplende argentea,

e talora vi si scorge quasi come un’ombra scura sovrapposta;

per lo sguardo occulto la falce lunare si trasforma in un essere vivente

sovrastato dallo spirito domatore che di lassù, dalla Luna, ristabilisce l’equilibrio.

 

Vediamo dunque quali e quanti eventi debbano compiersi nel cosmo, già solo per produrre un fenomeno come quello della nostra Luna. La cooperazione delle gerarchie nel cosmo è molto complessa, e anche parlandone in una lunga serie di conferenze non se ne potrebbero dare che accenni. Possiamo soltanto indicare il principio secondo il quale avviene la cooperazione fra le gerarchie spirituali.