Gli uomini si nobilitano sempre più quanto più vengono purificati dall’amore

O.O. 102 – L’Agire di entità spirituali nell’uomo – 24.03.1908


 

Se noi vedessimo i corpi umani originari dell’era lemurica – io non descriverò mai in una conferenza pubblica questi corpi umani lemurici! -, essi si mostrerebbero a noi nell’estremo limite della bruttezza. Solo a poco a poco il corpo umano ha acquisito la forma che noi oggi conosciamo.

Gli uomini si nobilitano sempre più quanto più vengono purificati dall’amore.

Ma l’uomo si evolverà anche al disopra dell’aspetto odierno.

 

Come il corpo dell’uomo si è sempre più spiritualizzato a partire dall’epoca lemurica,

così si spiritualizzerà sempre più anche il suo aspetto. Oggi siamo nella quinta epoca.

Nella sesta epoca l’aspetto umano si illuminerà di bontà interiore

e delle qualità dell’anima che già oggi traspaiono dall’aspetto.

 

Allora l’uomo avrà una fisionomia tutta diversa,

tale che si potrà riconoscere dalla figura esteriore quanto buono e quanto nobile egli sia,

e dall’aspetto si riconoscerà quali siano le sue qualità animiche interiori;

e sempre più si imprimerà nella fisionomia umana quanto di nobiltà d’animo e di bontà è contenuto nell’anima,

 finché alla fine dell’epoca terrestre la corporeità dell’uomo sarà tutta compenetrata di spiritualità

e si differenzierà da quelli che, rimasti attaccati alla materia e al piano minerale,

porteranno nel loro aspetto l’immagine della malvagità.

 

Questo è quanto si verificherà realmente e che si chiama Giudizio Universale,

la separazione dei buoni dai cattivi.

È la spiritualizzazione del corpo umano o, come si dice nel linguaggio popolare, la Resurrezione della carne.

 

Occorre soltanto comprendere queste cose col sano senso che scaturisce dall’occultismo; allora contro di esse non potrà essere mossa alcuna critica. L’illuminismo, naturalmente, non potrà mai capire che ciò che è materia possa un giorno divenire qualcosa d’altro che materia. Quella che, nel senso più esatto del termine, può essere chiamata “la follia della materialità”, non potrà mai rappresentarsi che la materia possa un giorno spiritualizzarsi e cioè che un giorno sopravverrà quella che viene chiamata la spiritualizzazione, la resurrezione della carne. Ma le cose stanno così, e tale è il procedere dell’evoluzione terrestre. Solo così ci si palesa il senso dell’evoluzione terrestre e quale posizione abbia il Cristo in essa.

 

Se noi guardassimo soltanto a quello che fino adesso abbiamo preso in osservazione nella nostra esposizione odierna, allora si presenterebbe a noi un quadro particolare della nostra evoluzione terreste. Questo quadro sarebbe tale per cui in realtà la bilancia sarebbe tenuta fra gli Spiriti della Forma e quegli spiriti che sono divenuti gli Spiriti dei Periodi ciclici, e cioè i veri e propri Spiriti della Luce.

 

Per il fatto che il Cristo, dal Mistero del Golgota in poi, deve condurre l’evoluzione terrestre avvenire, questi spiriti sarebbero in condizioni di equilibrio, e ciò che in realtà dovrebbe verificarsi sarebbe una successiva ascesa. Ma di nuovo la cosa non è così semplice. Noi sappiamo che sono rimasti indietro degli spiriti che non avevano raggiunto la piena maturità dell’evoluzione della saggezza, e che perciò non avevano interesse alcuno a far confluire la loro reggenza nella corrente dell’amore. Questi spiriti volevano continuare a far agire e scorrere la saggezza. Essi agirono sugli uomini, e la loro azione non fu priva di conseguenze sulla Terra. Essi hanno portato agli uomini la libertà.

 

Come il principio-Cristo ha portato agli uomini l’amore, così questi spiriti, che noi chiamiamo Spiriti luciferici,

hanno portato all’uomo la libertà, la libertà della personalità, dandogli la possibilità di scegliere fra il bene e il male.

Anche il rimanere indietro di certi spiriti ha il suo lato buono,

• e ogni cosa, sia essa causa di progresso o di arresto, è di natura divina.

 

Così dunque

• abbiamo gli Spiriti dei periodi ciclici, che conducono le progressive incarnazioni, e cioè guidano quella che, come individualità, passa attraverso tutte le incarnazioni;

• e abbiamo gli Spiriti dell’amore che, sotto la guida del principio-Cristo, preparano l’individualità in modo che la personalità, un poco alla volta, possa progredire nel regno dell’amore. Se noi vogliamo caratterizzare il grande ideale che ci sta innanzi come un regno dell’amore, lo possiamo fare nella maniera seguente.

• Oggi, fra i più, è ancora diffuso l’errore fondamentale che il bene e la salute della singola personalità sia possibile senza il bene e la salute di tutte le altre personalità della Terra. Anche se gli uomini non lo ammettono esplicitamente, nella pratica tutto è costruito in modo che, così come viviamo oggi, il singolo vive alle spalle degli altri, ed è molto diffusa l’opinione che il bene del singolo sia indipendente dal bene degli altri.

 

L’evoluzione futura svilupperà la piena comunità degli spiriti,

e cioè su Giove comincerà a regnare la certezza che non vi sia né bene né salute per il singolo,

senza il medesimo bene e la medesima salute per tutti gli altri.

Il cristianesimo prepara questa concezione, ed esiste sulla Terra appunto per prepararla.

 

• Dapprincipio sulla Terra sorse una comunità mediante l’amore legato al sangue.

In quel modo fu superato il puro egoismo.

 

Il cristianesimo ha il compito di accendere fra gli uomini quell’amore che non è più legato al sangue,

il che significa che essi devono imparare a cercare il puro amore,

• in cui il bene e la salute del singolo non sono neppure concepibili senza il bene e la salute degli altri.

 

Come prima gli uomini erano vincolati dalla consanguineità,

così d’ora in poi l’uomo vedrà il fratello in ogni uomo, senza curarsi del sangue comune.

Ciò è espresso nelle parole: «Chi non abbandonerà padre e madre,

moglie e figlio, fratello e sorella, non potrà essere mio discepolo».

 

In tal modo si manifesterà il regno dell’amore.

Tutto il resto non è vero cristianesimo.

Così possiamo caratterizzare l’evoluzione interiore dell’uomo verso uno stadio superiore.