I pensieri liberi conferiscono l’impulso alla volontà, e allora l’uomo è libero

O.O. 235 – Nessi karmici Vol. I – 17.02.1924


 

Solo nel regno minerale l’uomo si muove liberamente; questo è il campo della sua libertà.

Riflettendo su tutto questo, impariamo anche a porre in giusto modo il problema della libertà.

Nella mia Filosofia della libertà faccio rilevare

come sia molto importante che non venga posto il problema della libertà del volere.

 

• Il volere è profondo, molto profondo nella zona dell’incosciente,

e non ha senso parlare di libertà del volere;

si può solo parlare di libertà dei pensieri.

 

Nella Filosofia della libertà ho tenuto questi due campi ben distinti.

I pensieri liberi conferiscono l’impulso alla volontà, e allora l’uomo è libero.

• Ma con i suoi pensieri l’uomo vive entro il regno minerale:

in ogni altro nesso, dove vive nell’ambito del regno vegetale, del regno animale e di quello umano,

egli soggiace al destino.

 

Riguardo alla libertà si può dire: dai regni ove dominano le gerarchie superiori,

l’uomo esce nel regno che in certo modo ne è indipendente, nel regno minerale,

per divenire a sua volta libero, proprio nel regno minerale

a cui è simile unicamente con il suo cadavere che depone quando muore.

 

Durante la sua vita terrena egli è indipendente da quel regno che può solo distruggerlo.

Non fa meraviglia che in quel regno l’uomo sia libero,

poiché quando esso lo riceve non esplica su di lui altra azione se non quella di distruggerlo.

• In nessun modo noi apparteniamo a quel regno.

 

• L’uomo deve prima morire

perché il suo cadavere si trovi nel regno nel quale egli è libero anche secondo la sua natura.

Così stanno le cose.

 

L’uomo invecchia, invecchia sempre più.

Se non intervengono altri fatti che impareremo a conoscere attraverso lo studio del karma,

quando l’uomo vecchio muore, come cadavere diventa simile al regno minerale.

Invecchiando entriamo nella sfera dell’inanimato, e lì abbandoniamo il cadavere.

Il cadavere non è più un essere umano, non lo è certamente più.

 

Consideriamo il regno minerale: esso non è più Dio.

Proprio come il cadavere non è più un essere umano, così il regno minerale non è più Dio. Che cos’è?

La divinità è presente nel regno vegetale, nel regno animale e in quello umano;

in essi la abbiamo trovata nelle sue tre gerarchie.

• Nel regno minerale essa non è presente, come nel cadavere non è presente l’uomo.

Il regno minerale è il cadavere della divinità.

 

Vedremo più avanti il fatto singolare a cui voglio oggi soltanto accennare, e cioè che

per diventare cadavere l’uomo invecchia,

• mentre invece le divinità ringiovaniscono per diventare cadavere.

 

Gli esseri divini percorrono una via diversa da quella che noi percorriamo dopo la morte.

Il regno minerale è per questo fra tutti il più giovane.

È il regno scartato dagli dei,

e poiché è stato scartato da loro, l’uomo può vivere in esso come nel regno della sua libertà.