I tre concetti di saggezza, bellezza, potenza in relazione alla trasformazione dei regni minerale, vegetale, animale.

O.O. 93a – Elementi fondamentali dell’esoterismo – 10.10.1905


 

Coltivando le scienze, sviluppando amicizie spirituali profonde, sviluppiamo le forze che un giorno agiranno come organi spirituali.

 

È sempre stato riassunto in tre concetti unitari come l’educazione del piano fisico nell’uomo debba agire da fuori sui suoi tre diversi corpi. Questi tre punti di vista venivano chiamati: saggezza, bellezza e potenza, o forza.

 

Quando nelle scuole rosicruciane più esoteriche, nell’atrio esterno, si istruivano gli allievi, si diceva loro: “Voi dovete essere gli operai del futuro”. Non si parlava di reincarnazione. Ma l’uomo avrebbe continuato ad agire anche dopo, quando non sarebbe più stato incarnato qui nel fisico.

Gli veniva impiantato ciò che in futuro sarebbe ricomparso per formare gli organi.

 

All’allievo si diceva:

“Là fuori, nella vita di tutti i giorni, conducete una vita di saggezza, di bellezza e di potenza, così svilupperete nei vostri corpi superiori organi che vi serviranno in futuro”.

Ancora oggi i massoni giovanniti parlano di quanto siano importanti la saggezza, la bellezza e la potenza, ma non sanno più che in quel modo vengono formati il corpo eterico, il corpo astrale e l’Io con i loro organi.

 

Quando, nel medioevo, un massone-capocantiere costruiva un duomo, una chiesa, per quest’opera il suo nome non aveva alcuna importanza. Egli restava nell’ombra.

Per lo stesso motivo anche della Theologia deutsch non viene citato l’autore. Egli si diede il nome di “uomo di Francoforte”.

Nessun ricercatore esperto è mai riuscito a scoprirne il nome.

L’intento di queste persone era di lavorare esteriormente sul piano fisico senza lasciare alcuna traccia del proprio nome, ma solo della propria attività sul piano fisico.

 

Immaginiamo qualcuno che desse il progetto e l’impulso per la costruzione di una grande cattedrale.

Sapeva che le forme della cattedrale avrebbero creato in lui un organo per il futuro.

Tutte queste opere sarebbero rimaste collegate nei loro effetti all’interiorità dell’anima.

Di regola, però, anche le opere esteriori rimangono finché la persona che le ha create, quando ritorna, le ritrova e le riconosce.

Normalmente sotto il pulpito si trova la piccola immagine del costruttore; egli vi si riconosce.

Questo è il ponte che viene gettato da una incarnazione all’altra.

 

• Attraverso la saggezza deve essere formato il corpo eterico,

• attraverso la bellezza, della quale fa parte la devozione, il corpo astrale,

• e attraverso la potenza l’Io vero e proprio.

 

L’uomo deve diventare una riproduzione del mondo esterno che rinnega se stessa.

Nell’antica India di questo non si sapeva assolutamente nulla.

Il bramanesimo era volto ad un perfezionamento del sé nell’interiorità… [lacuna negli appunti] ma proprio alla metà del nostro ciclo postatlantico apparvero quei maestri di religione che davano l’indicazione della rinuncia al sé.

Già Buddha la aveva insegnata.

Ma questo aspetto fu coltivato ancora di più in Occidente da parte della massoneria e del rosicrucianesimo.

Questi cercavano il perfezionamento dell’Io nella stessa forma in cui si trova anche nel mondo esterno, non tanto in quella che vive nell’interiorità, come veniva coltivata in India.

 

In questo senso l’occultista occidentale si diceva:

“Il tuo Io non è soltanto in te, bensì nel mondo intorno a te.

Gli dèi ti hanno innalzato al di sopra del regno minerale, vegetale e animale, ma tu stesso ti crei tre regni, i tre regni della saggezza, della bellezza e della potenza.

Questi organizzano l’uomo superiore.”

 

L’uomo si diceva:

• “Io mi trovo qui come coronamento da quando il regno minerale, il regno vegetale e il regno animale hanno rinunciato a se stessi per me; per questo motivo è risultata l’autocoscienza, l’Io.

E come l’Io è stato formato dagli altri, adesso esso stesso deve formare i regni della saggezza, della bellezza e della forza per avviticchiarvisi a sua volta e continuare ad elevarsi fino ad una totale trasformazione del nostro corpo eterico, astrale e dell’Io.

Questi tre regni sono il regno della scienza, dell’arte e della forza interiore, sarebbe a dire tutto quel che la volontà estrinseca”.

In questi tre rami l’esoterista medievale vedeva lo strumento per l’evoluzione.

 

Non è al cieco pressapochismo che si deve affidare la trasformazione del mondo:

• il regno minerale, quello vegetale e quello animale devono essere trasformati secondo questi tre punti di vista della saggezza, della bellezza e della forza.

Quando la Terra tornerà ad essere astrale, tutto sarà stato trasformato secondo questi tre punti di vista.

Dunque, i massoni del medioevo e tutti gli esoteristi costruivano ed edificavano secondo questi tre punti di vista.