II – Il gruppo scultoreo e la redenzione delle forze oppositrici

Il gruppo scultoreo


 

Rudolf Steiner ha elaborato il principale motivo del gruppo scultoreo in tre gradi.

• A Pasqua del 1914 prima di tutto egli creò lo schizzo colorato con pastelli. Esso costituiva il fondamento per l’esecuzione di questo motivo nel lato Est della cupola piccola del primo Goetheanum. Perché, come già detto, Rudolf Steiner non era soddisfatto di tutti i tentativi pittorici dei suoi collaboratori, dovette decidere di eseguire questo motivo centrale di tutto il dipinto con le proprie mani. Dopo aver tolto l’impalcatura, l’opera pittorica nell’edificio era definitivamente conclusa. In quel periodo Rudolf Steiner lavorava anche già al gruppo scultoreo, dove in forma plastica doveva apparire lo stesso motivo. Così, il gruppo scultoreo costituisce il terzo grado nel cammino qui abbozzato.

 

Dietro tutti e tre i gradi, come motivo che lo compenetra, si trova la lotta del Cristo, quale rappresentante delle più alte forze dell’umanità, con le potenze oppositrici Lucifero e Arimane. Questa lotta tuttavia non conduce soltanto a combatterle, ma dal punto di vista esoterico costituisce il conseguente processo della loro redenzione. Anche qui è possibile riconoscere determinate fasi evolutive che conducono a tale meta. Per questo bisogna confrontare l’una con l’altra le tre menzionate opere d’arte, e cioè nella sequenza di tempo opposta: prima il gruppo scultoreo rimasto incompiuto, poi il suo motivo nel dipinto della cupola piccola e alla fine lo schizzo colorato con pastelli, quale seme di tutto lo sviluppo.

 

Nel gruppo scultoreo stesso non troviamo nessuna traccia di redenzione delle potenze oppositrici. L’apparizione del Cristo nel loro ambito provoca soltanto che esse cercano di sfuggire a questo incontro, perché non riescono a sopportare la Sua forza d’amore che compenetra tutto. Lucifero si precipita nell’abisso universale, spezzandosi le ali, e Arimane si rifugia nelle profondità della Terra.

 

Questa situazione appare essenzialmente diversa nel dipinto della cupola piccola. Il cambiamento riguarda soprattutto il destino di Lucifero, che evidentemente è rappresentato già nel processo della sua redenzione. Qui egli non si getta più nell’abisso, ma ascende nelle altezze spirituali, ripetendo con le sue mani il gesto fondamentale del Rappresentante dell’umanità. (Con la mano destra già in modo abbastanza preciso, con quella sinistra tuttavia solo parzialmente.146) Egli sembra già essere sulla via per diventare l’allievo cosmico del Cristo. Con ciò Lucifero diviene sempre di più una giustificata guida dell’uomo attraverso le sfere cosmiche del mondo spirituale. Dalla mano sinistra del Rappresentane dell’umanità tesa verso l’alto egli sperimenta la forza di cui ha bisogno per la sua trasformazione. Soprattutto nelle dita di questa mano è possibile vedere come i raggi di luce salgono a Lucifero. Questa forza raggiante ha la sua origine nella resurrezione del Cristo alla svolta dei tempi ed è nel contempo quella del Sole spirituale, che dal Mistero del Golgota agisce nell’aura della Terra.

 

Il fatto tuttavia che Rudolf Steiner continui ad avvisarci dei pericoli derivanti dalle entità luciferiche, fa supporre che qui si tratti soltanto della redenzione di una determinata parte di entità luciferiche, che a poco a poco divengono nuovi servitori del Cristo nel mondo spirituale.

 

Della redenzione di Arimane tuttavia, nel dipinto del primo Goetheanum non può essere osservato assolutamente nulla. Così come nel gruppo scultoreo, così anche nel dipinto della cupola, egli viene tenuto prigioniero nell’oscura sfera (quasi nera) sotto la Terra. È tuttavia possibile sentire che i raggi di luce spirituali, che emanano dalla mano destra del Rappresentante dell’umanità in direzione di Arimane, sviluppano un’immensa forza (vedi immagine a pag. 127) e con ciò costituiscono come una premessa per la sua futura redenzione.

 

Sullo schizzo in pastelli tutta la situazione è rappresentata completamente diversa. Qui il processo di redenzione di Lucifero (ossia dapprima di una determinata parte di Spiriti luciferici) è già concluso, e viene soprattutto ad espressione dalla rappresentazione che Lucifero dal cuore del Cristo ascende nelle altezze spirituali, avvolto da una possente aura rosso fuoco nella forma di un grande cuore cosmico. Adesso è aperta anche la mano sinistra che indica verso l’alto, accogliendo così in sé il corrispondente gesto del Rappresentante dell’umanità e portandolo avanti.

 

Qui Lucifero è già rappresentato come il nuovo Spirito Santo, vale a dire come un’entità ora facente parte del Cristo.147

• «Questo Spirito Santo non è altro che lo Spirito luciferico risuscitato, ed ora assurto a più pura e maggior gloria, lo Spirito della conoscenza autonoma, della conoscenza piena di saggezza. … Il Cristo è preceduto dalla fiaccola di Lucifero risuscitato, di Lucifero ora convertito al bene» (O.O. 107,22.3.1909).

Appunto tale immagine di Lucifero divenuto il messaggero dello Spirito Santo è raffigurata nello schizzo colorato con pastelli e già accennato nel dipinto della cupola piccola. Con ciò si tratta di un processo descritto ancora, nella stessa conferenza, da Rudolf Steiner nel seguente modo: • «Queste entità luciferiche, che hanno donato all’uomo la libertà, ora gli offrono anche la possibilità di usare questa libertà in modo libero, per comprendere il Cristo. Cosi gli Spiriti luciferici verranno purificati e purgati nel fuoco del cristianesimo; e quanto di male dagli Spiriti luciferici è stato arrecato alla Terra, verrà trasformato da malefico in benefico» (ibidem).

 

Per quanto riguarda Arimane, sullo schizzo possiamo riconoscere che anche lui ha iniziato il suo cammino di redenzione e ora si trova nel grado centrale, paragonabile con la rappresentazione di Lucifero nel dipinto della cupola piccola. È possibile riconoscere l’inizio del processo di redenzione nel fatto che Arimane all’interno della Terra non è più avvolto soltanto da tenebra, ma si trova già nella sfera di luce che si sta formando e che costituisce una specie di continuazione dell’aura del Cristo ed è colmata dalle forze del Sole spirituale inviate dal Rappresentante dell’umanità con la sua mano destra nelle profondità della Terra. Qui tuttavia, il processo di redenzione è rappresentato appena in uno stadio del tutto iniziale, più come un lieve accenno, che in un primo momento riguarda soltanto una piccolissima parte delle entità arimaniche.148

 

Il tutto può essere compreso anche in una prospettiva del tempo che si sviluppa. Con ciò possiamo avere un presagio di come Rudolf Steiner abbia operato e indagato in modo scientifico-spirituale. Infatti, l’indagine spirituale avviene mediante l’approfondimento dell’iniziato nella corrente del tempo spirituale, che nei mondi superiori non gli fluisce incontro dal passato, come il tempo terreno, bensì dal futuro. Perciò nel triplice passo – dallo schizzo con i pastelli al dipinto e poi al plastico – Rudolf Steiner ha rappresentato la sequenza degli eventi, come essa si manifesta all’indagatore dello Spirito direttamente dal mondo spirituale. Se tuttavia vogliamo trasferire quanto da lui rappresentato nel tempo terreno, porlo per così dire in una prospettiva storico-terrena, allora dobbiamo osservare queste tre opere d’arte nella sequenza opposta, come ho cercato di fare in questa aggiunta.

 


 

Note:

146 – Contrariamente al Rappresentante dell’umanità, la mano sinistra di Lucifero non è del tutto tesa, le sue dita non sono ancora aperte completamente verso l’alto, e per cui non del tutto permeabili alla forza del Cristo.

147 – Qui e nell’ulteriore citazione lo Spirito Santo non è inteso quale terzo volto della Trinità, ma così come Egli si manifesta nel regno degli Angeli, che all’interno della terza gerarchia rappresentano il principio dello Spirito Santo. Infatti gli Spiriti luciferici sono Angeli rimasti indietro sull’antica Luna, che per questo hanno perduto la possibilità di essere sulla Terra i messaggeri dello Spirito Santo per gli uomini.

148 – Rudolf Steiner ha rappresentato nelle due ali laterali della vetrata rosa Nord il processo interiore della redenzione di Lucifero e Arimane mediante l’azione del Cristo nell’aura della Terra dopo la resurrezione. (Nel secondo Goetheanum questo motivo venne eseguito da Assja Turgenieff seguendo il modello di Rudolf Steiner).