Il sangue versato nel Golgota – l’eccedenza dell’io nella natura umana

O.O. 114 – Il Vangelo di Luca – 26.09.1909


 

Quello che solo pochi iniziati avevano contemplato nei templi di iniziazione, durante un sonno di tre giorni e mezzo simile a morte, quello che aveva dato loro la convinzione che lo spirito vincerà sempre sulla materia e che lo spirito dell’uomo appartiene al mondo spirituale, tutto ciò ora dovette svolgersi al cospetto dell’umanità intera.

 

L’evento del Golgota: un’iniziazione trasportata sul piano della storia.

Quell’iniziazione non ebbe luogo soltanto per coloro che vi assistettero allora, ma per tutta l’umanità.

Quel che fluì dalla morte sulla croce, fluì nell’umanità intera.

Dalle gocce di sangue versate sul Golgota scaturisce un fiume di vita spirituale;

e questo fiume fluisce in tutta l’umanità.

 

L’antica saggezza rivelata dagli antichi maestri doveva ora penetrare nell’umanità come una forza.

Questa è la grande differenza tra il mistero del Golgota e tutte le dottrine degli altri fondatori di religioni.

Per potere afferrare il senso di quanto avvenne allora sul Golgota,

occorre una comprensione più profonda di quella a cui si è usi oggi.

 

• Quando l’evoluzione della Terra ebbe inizio, l’io umano fu collegato col sangue.

Il sangue è l’espressione esteriore dell’io umano.

Gli uomini andarono sempre più rafforzando il loro io (ossia il loro sangue),

e senza la comparsa del Cristo l’umanità sarebbe caduta nell’egoismo estremo.

Da questo pericolo la preservò l’evento del Golgota.

 

Che cosa doveva essere versato? L’eccesso dell’io: il sangue.

Ecco quello che doveva essere versato sulla croce.

 

Quel che ebbe inizio sul Monte degli Ulivi,

quando le gocce di sudore del Redentore caddero a Terra simili a gocce di sangue,

dovette proseguirsi sul Golgota col sangue versato dalle ferite del Cristo Gesù.

Il sangue versato allora è il segno che sta a indicare l‘eccedenza dell’io nella natura umana,

l’eccedenza di egoismo che dovette venir sacrificata.

 

Dobbiamo penetrare più profondamente nel senso spirituale del sacrificio del Golgota.

• Quanto avvenne sul Golgota non è percepibile al chimico, che vede le cose solo da un lato esterno ed intellettuale. Se qualcuno avesse analizzato chimicamente il sangue versato sul Golgota, vi avrebbe trovato le stesse sostanze che si trovano nel sangue di tutti gli altri uomini. Ma chi investiga questo sangue mediante l’indagine occulta, troverà che in realtà si tratta di un altro sangue.

 

A causa dell’eccedenza di egoismo negli uomini, ossia a causa dell’eccedenza del sangue,

gli uomini avrebbero finito per corrompersi,

se non fosse intervenuto l’amore infinito, e se il suo sangue non si fosse potuto versare.

 

Al sangue versato sul Golgota è mescolato l’amore infinito;

e l’investigatore occulto trova che fu l’amore infinito appunto

a compenetrare totalmente il sangue del Golgota.

 

L’autore del vangelo di Luca aveva il compito particolare

di descrivere l’amore infinito, venuto nel mondo per opera del Cristo,

l’amore che a poco a poco avrebbe superato l’egoismo.

Luca si limita a questo suo compito.

Ogni evangelista infatti descrive quel che gli compete in modo speciale.