Il calore di Saturno proviene dai troni. L’aiuto dei cherubini agli arcangeli viventi nella luce dell’antico Sole.

O.O. 110 – Gerarchie spirituali – 13.04.1909 sera


 

Se ritorniamo alquanto col pensiero a ciò che ho detto nella conferenza precedente in merito alle condizioni di Saturno, ancora trasparenti e meno avvolte nella maya o illusione, ci sarà più facile comprendere come avvenga la liberazione, oppure l’ulteriore incatenamento di certi esseri che abbiamo menzionati in rapporto a quel passo profondo e importante della Bhagavad-Gita.

 

Ricordiamo che abbiamo detto:

se gli spiriti della personalità, sull’antico Saturno, avessero ogni volta riassorbite tutte quelle forme ovoidali di calore, senza nulla lasciare indietro, allora, compiuta la sua evoluzione, l’intero Saturno avrebbe dovuto essere riassorbito dal mondo spirituale. Ma come abbiamo narrato non fu così: gli spiriti della personalità impressero la loro impronta sull’antico Saturno anche più intensamente di quanto avrebbero dovuto, lasciando indietro qualcosa di sé, non riassorbendo tutto, ma abbandonando i corpi di calore esteriormente percepibili.

 

Qual è dunque la forza che domina negli spiriti della personalità sull’antico Saturno?

Semplicemente quella che oggi conosciamo nell’uomo come forza del pensiero,

perché in realtà gli spiriti della personalità non fanno altro sull’antico Saturno che esercitare la loro facoltà di pensiero.

• Producono quelle « uova » di caloreformando in sé la rappresentazione delle medesime;

dunque si tratta del potere di rappresentazione degli spiriti della personalità,

il quale però è molto maggiore che nell’uomo odierno.

 

• Quale potere ha la forza di rappresentazione nell’uomo di oggi?

Se oggi formiamo una rappresentazioneproduciamo una forma soltanto nell’astrale;

la rappresentazione si propaga solo fin nell’astrale.

Perciò il sussistere di quella forma non può venir constatato esteriormente nel mondo fisico.

Invece sull’antico Saturno gli spiriti della personalità erano maghi possenti.

 

Col potere del loro pensiero essi formarono le uova di calore di Saturno

e con la loro forza di pensiero le abbandonarono anche dietro di sé.

In sostanza, era dunque la forza degli stessi spiriti della personalità quella che lasciò dietro di sé ì residui dell’antico Saturno;

questi resti riapparvero sempre di nuovo, alla fine persino durante l’evoluzione solare.

 

Qui si vede dunque chiaramente che un essere, il quale in realtà è uomo, trae da quanto lo circonda delle forme

(perché le uova di calore che vengono così formate sono tratte dalla sostanza di Saturno);

esse vengono come stregate dagli spiriti della personalità, e incatenate fino a una successiva esistenza del pianeta.

Qui dunque si presenta già in misura più completa, perché le condizioni non sono tanto complicate, quanto già abbiamo detto.

 

Qui possiamo dire:

• « Guardiamo il fuoco di Saturno, guardiamo quello che sempre di nuovo viene spiritualizzato dell’antico fuoco di Saturno,

che vien di nuovo riassorbito quale fuoco interno, quale fuoco animico, quale piacevole senso di calore:

quello sale a mondi superiori ».

 

• Se null’altro rimanesse, Saturno scomparirebbe in mondi superiori.

Invece il calore esteriormente percepibile, che si condensa in calore esterno,

deve rinascere, deve ricomparire, e ricompare innanzi tutto sul Sole.