Il corpo astrale o, con termine rosicruciano, il corpo animico

O.O. 99 – La saggezza dei rosacroce – 25.05.07


 

Siamo così alla terza parte costitutiva dell’entità umana, al corpo astrale o, con termine rosicruciano, al corpo animico, che l’uomo ha in comune soltanto con gli animali.

 

Il corpo astrale è la sede di sensazioni, gioie, dolori, sofferenze, piaceri,

emozioni e passioni, di tutte le esperienze interiori di una creatura;

anche i desideri e le brame sono ancorati nel corpo astrale.

• Lo si caratterizza dicendo che contiene quanto esiste anche nel mondo animale.

 

Anche il regno animale ha una coscienza.

• Le entità astrali dell’uomo e dell’animale sono costituite da forze

che giacciono nel mondo astrale, immaginativo, o usando un termine rosicruciano, elementare.

 

Le forze che organizzano il corpo astrale e determinano la sua figura, possono venir riconosciute nella loro vera essenza nel mondo astrale.

In esso si trova quindi anche la coscienza dell’io dell’animale; come l’uomo ha un’anima individuale, così l’animale ha un’anima di gruppo che risiede appunto nel mondo astrale.

 

Quindi il singolo animale vivente sul piano fisico non ha un io; lo ha invece la specie: tutti i leoni, tutte le tigri hanno un io comune, un’anima di gruppo sul piano astrale.

L’animale che vive sulla Terra è quindi comprensibile soltanto se lo si segue fin sul piano astrale. Si troverebbero allora dei collegamenti che, per esempio, dai singoli leoni viventi sulla Terra si congiungono sul piano astrale all’io di gruppo di tutti i leoni.

 

Oltre ad un io individuale

l’uomo ha pure qualcosa di un io di gruppo che vive nel suo corpo astrale.

Egli può rendersene indipendente acquistando la veggenza astrale,

diventando compagno degli esseri astrali,

incontrando le anime di gruppo degli animali sul piano astrale, come qui incontra i singoli animali.

 

Lassù si muovono degli esseri capaci di scendere sul piano fisico, soltanto frantumati in innumerevoli singoli animali.

Al termine della loro vita i singoli animali si ricongiungono sul piano astrale con la rimanente parte della loro entità.

Un intero gruppo di animali è lassù un essere col quale si può parlare, come qui si parla con ogni singola persona.

Il loro aspetto è un po’ diverso, ma non a torto sono stati caratterizzati nel secondo suggello dell’Apocalisse suddividendoli in quattro classi: leone, aquila, toro e uomo (quest’ultimo non ancora disceso sul piano fisico).

I quattro animali dell’Apocalisse, sul piano astrale, sono le quattro classi di anime di gruppo più vicine all’uomo individualizzato.