Il corpo astrale

O.O. 99 – La saggezza dei rosacroce – 26.05.1907


 

Quando ci addormentiamo, il corpo astrale, l’io e la parte di corpo astrale già elaborata dall’io escono dal corpo fisico e dall’eterico.

Guardando chiaroveggentemente un uomo addormentato, si vede giacere nel letto il solo corpo fisico con quello eterico; essi nel sonno conservano il loro collegamento abituale, mentre il corpo astrale fa uscire dal corpo fisico le parti costitutive superiori dell’uomo.

 

Il chiaroveggente osserva che, quando l’uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell’uomo attuale appare articolato in varie correnti e bagliori luminosi, nell’insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l’altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo.

I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l’apparizione assume una forma ovale. Quando l’uomo si risveglia, svanisce la parte che si prolungava nel cosmo e il rimanente si ritrae nei corpi eterico e fisico.

 

Il sogno è uno stato intermedio fra la veglia e il sonno, perché nel sonno con sogni il corpo astrale, per aver ritirato i suoi collegamenti, è completamente sciolto dal corpo fisico, ma ancora legato a quello eterico; il nostro campo percettivo è allora attraversato dalle immagini di sogno. Si tratta oggettivamente di uno stato intermedio, poiché il corpo astrale ha sciolto del tutto i suoi collegamenti col corpo fisico, pur restando in una certa connessione con quello eterico.

 

L’uomo in stato di sonno vive col suo corpo astrale fuori dal corpo eterico e dal fisico. Che l’uomo debba dormire ha la sua profonda giustificazione in tutta la natura. Non si deve pensare che il corpo astrale, sciolto di notte dai corpi fisico ed eterico, sia inattivo e non abbia lavori da compiere. Quando di giorno il corpo astrale è unito agli altri due corpi, subisce l’influenza del mondo esterno che l’uomo percepisce attraverso i suoi sensi, la sua attività nel mondo fisico e l’attività del corpo astrale medesimo.

 

I sentimenti, le sensazioni e tutto quanto esercita un’influenza su di noi dall’esterno,

arrivano sino al corpo astrale, la vera parte dell’uomo che sente e pensa,

mentre il corpo fisico e l’eterico sono soltanto i suoi mediatori e i suoi strumenti.

 

Le attività del pensare e del volere risiedono nel corpo astrale.

 

• Mentre di giorno l’uomo agisce, il corpo astrale riceve di continuo impressioni dal mondo esterno.

Dobbiamo d’altra parte tener presente che il corpo astrale è il costruttore del corpo eterico e di quello fisico.

 

• Come il corpo eterico, per una specie di processo di densificazione, ha formato tutti gli organi di quello fisico,

• così quanto scorre e agisce nel corpo eterico è nato dal corpo astrale.

 

A sua volta da dove proviene il corpo astrale?

Da tutto l’organismo astrale che compenetra il nostro cosmo.

 

Per rappresentarci con un paragone il rapporto fra la piccola quantità di sostanza astrale contenuta nel nostro corpo e l’immenso mare astrale, nel quale si muovono e dal quale sono nati tutti gli uomini, gli ammali, le piante, i minerali e gli stessi pianeti, per rappresentarci il rapporto che corre fra corpo astrale e organismo astrale, immaginiamo una goccia di un liquido contenuto in un recipiente.

Come la goccia ha origine dal liquido del recipiente, così i singoli corpi astrali erano compresi un tempo nel grande mare astrale cosmico. Entrando nei corpi eterico e fisico, il corpo astrale si è separato, come una goccia si separa dal liquido nel recipiente.

 

• Finché il corpo astrale era in grembo al mare astrale comico, riceveva da esso le sue leggi e le sue impressioni, ne viveva la vita.

• Dopo la separazione il corpo astrale, durante la veglia, dipende dalle impressioni del mondo fisico, e deve quindi dividersi fra le impressioni rimastegli dal mare astrale cosmico e quelle che ora riceve dall’esterno, data la sua attività nel mondo fisico.

• Quando l’uomo raggiungerà la mèta della sua evoluzione terrestre, questi due aspetti formeranno un tutto armonico; oggi ancora non si accordano.

 

Il corpo astrale è il costruttore di quello eterico e quindi indirettamente anche del corpo fisico, dato che quest’ultimo a sua volta è edificato dal corpo eterico.

Tutto quanto il corpo astrale ha lentamente costruito nel corso dei tempi è sorto dal grande mare cosmico.

 

Siccome dal mare astrale può nascere soltanto armonia, sana conformità alla legge, il corpo astrale forma sani ed armonici i corpi eterico e fisico; tutti i disturbi del corpo fisico, oggi esistenti nell’uomo, provengono quindi dagli influssi esterni che turbano l’armonia primitiva del corpo astrale.

 

Se il corpo astrale rimanesse sempre collegato all’uomo, la forte influenza del mondo fisico distruggerebbe subito l’armonia rimasta nel corpo astrale dal mare astrale cosmico; l’uomo sarebbe presto consumato dalle malattie e dalla stanchezza, il corpo astrale si sottrae durante il sonno alle impressioni del mondo fisico, non più capace di dare armonia, e rientra nell’originaria universale armonia cosmica, riportando con sé al mattino i riflessi del rinnovamento vissuto durante la notte.

 

Ogni notte il corpo astrale rinnova la sua armonia nel grande mare astrale cosmico e non appare quindi inattivo al chiaroveggente; questi osserva un collegamento fra il mare astrale e il prolungamento simile a cometa, e vede come quest’ultimo lavori per eliminare l’indebolimento provocato dal mondo esterno, disturbatore dell’armonia.

 

Questa attività del corpo astrale si manifesta nel ristoro mattutino.

Il corpo astrale, che durante la notte ha vissuto nella grande armonia, deve però riadattarsi al mondo fisico, e perciò la maggior sensazione di ristoro si ha soltanto alcune ore dopo il ritorno del corpo astrale nel fisico.