Il corso della vita umana

O.O. 13 – La scienza occulta nelle sue linee generali – (VI – corso vita umana)


 

La vita dell’uomo,

così come si manifesta attraverso la successione dei vari stati fra nascita e morte,

può essere compresa completamente soltanto quando si tengano in considerazione, oltre al corpo fisico-sensibile,

anche quelle trasformazioni che si compiono nelle parti costitutive soprasensibili della natura umana.

 

Si possono considerare tali trasformazioni nel modo seguente:

• la nascita fisica si manifesta come il distacco del bambino dall’involucro fisico materno. Le forze che il germe umano, prima della nascita, aveva in comune col corpo materno, esistono ancora in lui dopo la nascita soltanto come forze indipendenti. Per la percezione chiaroveggente, nel corso successivo dell’esistenza si svolgono degli eventi soprasensibili che somigliano a quelli sensibili della nascita fisica.

 

• Fino alla seconda dentizione (press’a poco nel sesto o nel settimo anno di età) il corpo eterico del bambino è circondato da un involucro eterico; in quest’epoca della vita esso si distacca, e si verifica la « nascita » del corpo eterico.

• Il bambino resta però ancora avvolto in un involucro astrale che si distacca a sua volta fra il dodicesimo e il sedicesimo anno (al momento della pubertà). Questa appunto è la nascita del « corpo astrale »,

• e più tardi ancora nasce il vero « io »

(le considerazioni utili che si possono dedurre da questi fatti soprasensibili, nei riguardi dell’educazione, sono esposte nel mio breve scritto: L’educazione del bambino dal punto di vista della scienza dello spirito, nel quale si trovano anche maggiori schiarimenti su cose qui appena accennate).

 

Dopo la nascita dell’io, l’uomo vive in modo da adattarsi alle condizioni del mondo e della vita, e da esplicare in seno ad esse la sua azione, in ordine alle capacità degli elementi che agiscono per mezzo dell’io, e cioè, dell’anima senziente, dell’anima razionale e dell’anima cosciente. Viene poi un tempo in cui il corpo eterico fa un cammino inverso, in cui attraversa in senso inverso il processo dello sviluppo compiuto dal settimo anno in poi. Mentre prima il corpo astrale si era evoluto in modo da sviluppare anzitutto ciò che aveva in sé come disposizione fin dalla nascita, e più tardi, dopo la nascita dell’io si arricchiva delle esperienze del mondo esteriore, da un determinato momento in poi comincia a nutrirsi spiritualmente del proprio corpo eterico; esso consuma il corpo eterico.

 

Nell’ulteriore corso della vita anche il corpo eterico comincia a nutrirsi del corpo fisico;

da questo dipende il decadimento di quest’ultimo nella vecchiaia.

Il corso della vita dell’uomo si divide perciò in tre periodi:

• un primo, in cui il corpo fisico e l’eterico si sviluppano,

• un secondo, in cui si evolvono il corpo astrale e l’io,

• e finalmente un terzo, in cui il corpo eterico e il corpo fisico si trasformano a ritroso.

 

Orbene, il corpo astrale prende parte a tutti i processi che si svolgono fra nascita e morte; per il fatto però che esso nasce spiritualmente soltanto fra il dodicesimo e il sedicesimo anno, e che nell’ultimo periodo della vita è costretto a nutrirsi delle forze del corpo eterico e del corpo fisico, lo sviluppo che può compiere a mezzo delle proprie forze è molto più lento di quanto non sarebbe, se esso non si trovasse in un corpo eterico e in un corpo fisico. Dopo la morte, quando corpo fisico e corpo eterico sono venuti meno, l’evoluzione, durante il periodo della purificazione (vedi cap. III), si svolge perciò in modo da rappresentare a un dipresso un terzo dell’esistenza fra nascita e morte.