Il Cristo viene anche chiamato da Paolo l’« ultimo Adamo ».

O.O. 104 – L’Apocalisse – 26.06.1908


 

Paolo chiama « corpo spirituale » il corpo eterico o vitale,

dopo che quello fisico si sarà dissolto, e il corpo eterico si avvierà verso la terra astrale.

Paolo vede in anticipo il corpo incorruttibile, spirituale, come egli lo chiama.

 

Ed ora consideriamo quello che l’uomo apporta come espressione della sua propria ricettività per il Cristo.

È la medesima cosa che appare spiritualmente a Paolo e che egli chiama « ultimo Adamo »,

mentre chiama « primo Adamo » il primo uomo che è giunto ad esistenza in un corpo fisico visibile.

 

All’epoca lemurica, al limite dell’epoca lemurica, già si trovano sulla terra diversi animali,

mentre l’uomo non è ancora visibile per degli occhi esteriori; egli è ancora eterico.

Poi si condensa, accoglie delle parti minerali, appare nella sua prima figura.

 

Come l’acqua si condensa in ghiaccio, così appare l’uomo fisico.

L’evoluzione fisica progredirà poi fino al dissolversi di quello che è terrestre, scomparirà quello che è terrestre.

Di conseguenza l’uomo che ha il solo corpo eterico appare come « ultimo Adamo ».

 

Il « primo Adamo » ha la facoltà di guardare sulla terra nel corpo fisico mediante i sensi fisici;

l’« ultimo Adamo », quello che assume un corpo spirituale, è l’espressione dell’intima ricettività per il Cristo.

Il Cristo viene perciò anche chiamato da Paolo l’« ultimo Adamo ».

 

Si conchiude così ciò che contiene il divenire dell’uomo.

 

Vediamo apparire in ispirito quello che l’uomo diverrà in futuro,

mentre in precedenza vedemmo come l’uomo discese sulla nostra Terra.

 

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Quello che oggi è chiuso nell’uomo per mezzo della sua pelle penetrò in lui da tutta la terra.

L’entità dell’uomo è stata presa dalla terra e introdotta in lui.

Prima di divenire figlio dell’uomo, l’uomo era figlio della terra.

E « Adamo » significa proprio figlio della terra.

 

Tutti questi antichi nomi indicano importanti misteri.

Se ne siamo coscienti, comprenderemo pure che la terra, prima che su di essa apparisse l’uomo visibile,

conteneva già in sé tutte le forze appunto di questo uomo visibile.