Il karma agisce in noi da due lati

O.O. 207 – Cosmosofia I – 1.10.21


 

Il karma agisce in noi da due lati:

• da una parte al momento del risveglio, quando, entriamo nel corpo eterico

e diventano possibili anche per la coscienza ordinaria le reminiscenze dei sogni.

 

Attraversiamo in un certo senso l’intercapedine tra corpo eterico e corpo fisico

(si è nel corpo fisico solo quando la percezione sensibile è completa),

ossia la regione nella quale si collocano i pensieri viventi.

Sono gli stessi pensieri che in effetti costituiscono il karma passato, già compiuto,

che abbiamo portato attraverso la nascita nell’esistenza attuale,

e che prendono parte alla formazione del nostro organismo.

 

Quando però ci addormentiamo ci imbattiamo in qualcosa che non si trasformerà in azione.

Vivendo traduciamo in azioni gli impulsi attinenti alla nostra indole e gli impulsi volitivi.

Tuttavia esiste qualcosa che rimane sempre indietro e che si porta nel sonno.

Questa parte di vita animica che non diventa azione, che in un certo senso si ferma davanti all’azione,

è il karma futuro che si forma e che portiamo oltre la morte.