Il mondo soprasensibile
O.O. 137 – L’omo alla luce di Occultismo, Teosofia e Filosofia – 4.06.1912
Tre cose l’uomo impara a conoscere,
quando penetra veramente in ciò che si può chiamare il mondo soprasensibile.
• La prima cosa che egli impara a conoscere è “la luce immanifestata”.
Guardatevi attorno nel mondo, vedete ovunque la luce.
L’essenza, la natura della luce, è la manifestazione.
La prima cosa però che l’uomo impara a conoscere nel mondo soprasensibile è la luce immanifestata,
la luce oscura, la luce che non risplende.
• La seconda cosa che l’uomo impara a conoscere nel mondo soprasensibile è “la parola impronunciabile”.
Nel mondo ordinario una parola non esiste, se non viene pronunciata.
Una parola non pronunciata non è una parola.
Si tratta di un’assoluta contraddizione, quando diciamo:
“la seconda cosa che s’impara a conoscere nel mondo soprasensibile è la parola impronunciabile”.
• La terza che s’impara a conoscere è: “la coscienza senza oggetto di conoscenza”.
Ricordatevi che, quando voi esplicate una coscienza, quando conoscete questa o quella cosa,
la vostra coscienza, il vostro sapere, ha un oggetto.
La coscienza però che s’incontra quando si penetra nel mondo soprasensibile è coscienza senza oggetto,
senza oggetto di conoscenza.