Il nuovo vangelo
O.O. 112 – Il Vangelo di Giovanni in relazione agli altri 3 – 24.06.1909
Quella sacra coppa, dalla quale il Cristo Gesù ha mangiato e bevuto coi suoi discepoli,
che vien chiamata il Santo Graal,
e in cui il sangue che uscì dalla ferita venne raccolto per opera di Giuseppe di Arimatea,
come si racconta, è stata trasportata dagli angeli in Europa.
Per essa venne costruito un tempio, e i rosicruciani divennero i guardiani del contenuto della sacra coppa,
vale a dire di ciò che era l’essenza del Dio rinato.
Il mistero del Dio rinato domina nell’umanità; questo è il mistero del Graal.
Questo è il mistero che viene dato come un nuovo Vangelo, e del quale viene detto
di alzare lo sguardo ad un saggio, come l’autore del Vangelo di Giovanni, il quale poteva dire:
• « Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.
Quello che in principio era presso Dio è rinato
in colui che abbiamo veduto soffrire e morire sul Golgota, e che è risorto ».
La continuità del principio divino attraverso tutti i tempi, e la rinascita del principio divino,
è ciò che lo scrittore del Vangelo di Giovanni voleva esporre.
Ma tutti coloro che hanno voluto esporre quel fatto
sapevano che il principio presente dalle origini era stato conservato.