Il « periodo solare »

O.O. 13 – La scienza occulta nelle sue linee generali – (IV)


 

Il secondo dei grandi periodi di evoluzione, il « periodo solare », fa salire l’entità umana a un grado di coscienza superiore a quello raggiunto su Saturno. Paragonando però lo stato presente di coscienza dell’uomo allo stato di coscienza che egli aveva all’epoca solare, quest’ultimo potrebbe essere chiamato uno stato d’« incoscienza », perché esso è press’a poco simile a quello in cui l’uomo si trova oggi durante il sonno del tutto senza sogni; lo si potrebbe anche paragonare a quel grado inferiore di coscienza in cui sta assopito oggi il nostro mondo vegetale.

 

• Per la scienza occulta non esiste l’« incoscienza »; esistono solo gradi differenti di coscienza.

• Tutto è cosciente nel mondo.

 

Nel corso dell’evoluzione solare l’essere umano raggiunge un grado più alto di coscienza, perché gli viene allora incorporato il corpo eterico o vitale.

Prima che ciò possa succedere occorre che si verifichi una ripetizione delle condizioni saturnie nel modo già descritto. Tale ripetizione ha un significato ben determinato. Quando cioè il periodo di riposo di cui prima abbiamo parlato è giunto al suo termine, si desta dal « sonno cosmico » ciò che prima era Saturno, e si ripresenta quale nuovo corpo cosmico, come Sole. Ma le condizioni dell’evoluzione si sono intanto mutate: le entità spirituali, di cui abbiamo descritto l’attività su Saturno, sono progredite verso nuove condizioni.

 

Dapprima, costituitosi il nuovo Sole, il germe umano vi ricompare quale era divenuto su Saturno; deve anzitutto modificare i diversi stadi di evoluzione attraversati su Saturno in modo da adattarli alle condizioni che si trovano sul Sole; di conseguenza l’epoca solare comincia con una ripetizione di quanto si era svolto su Saturno, ma adattato alle condizioni mutate della vita solare. Quando poi l’essere umano è avanzato a tal punto che il grado di evoluzione da esso raggiunto su Saturno si è adattato alle condizioni del Sole, gli « spiriti della saggezza » già nominati cominciano a far fluire il corpo eterico o vitale nel corpo fisico.

 

Il grado più avanzato che l’uomo raggiunge sul Sole può dunque essere caratterizzato dicendo che il corpo fisico, formatosi allo stato di germe su Saturno, viene innalzato a un secondo gradino di perfezione, divenendo il veicolo di un corpo eterico o vitale.

Quest’ultimo raggiunge per se stesso il suo primo grado di perfezione durante l’evoluzione solare. Ma perché il secondo grado di perfezione per il corpo fisico e il primo per il corpo vitale possano essere raggiunti, è necessario, nell’ulteriore corso della vita solare, che ancora altre entità spirituali intervengano in modo simile a quello descritto per il periodo saturnio.

 

Quando comincia ad affluire il corpo vitale per opera degli spiriti della saggezza , il globo solare, fino allora oscuro, comincia a risplendere; contemporaneamente si manifestano nel germe umano i primi segni di attività interiore: comincia la vita.

Ciò che si è dovuto descrivere per Saturno come una parvenza di vita, diventa ora vita reale; l’affluire dura un determinato tempo, alla fine del quale un’importante modificazione si verifica nel germe umano; esso si scinde, cioè, in due parti.

 

Mentre fino a questo momento il corpo fisico e quello vitale formavano un tutto strettamente connesso, ora il corpo fisico comincia a staccarsi come una parte separata, la quale pur tuttavia continua ad essere pervasa dal corpo vitale.

Abbiamo ora dunque un essere umano composto di due parti.

• Una delle parti è un corpo fisico elaborato da un corpo vitale,

• l’altra è semplicemente corpo vitale.

 

Questa scissione avviene però nel corso di un periodo di riposo della vita solare durante il quale si spegne la luminosità che aveva cominciato a rilucere; il distacco si verifica, in certo qual modo, durante una « notte cosmica ». Ma questa sosta di riposo è assai più breve di quella già descritta che separa l’evoluzione saturnia da quella solare. Dopo terminato il periodo di riposo, gli « spiriti della saggezza » continuano il loro lavoro per qualche tempo sull’entità umana scissa in due, così come avevano fatto per l’entità costituita da un solo elemento. Gli « spiriti del movimento » iniziano allora la loro attività, facendo fluire il loro proprio corpo astrale nel corpo vitale dell’essere umano. Con questo mezzo l’uomo acquista la capacità di eseguire determinati movimenti interiori nel corpo fisico. Questi movimenti si possono paragonare con la circolazione dei succhi in una pianta di oggi.

 

Il corpo di Saturno consisteva solo di sostanza-calore che durante l’epoca solare si condensò in uno stato paragonabile a quello attuale del gas o del vapore: questo è lo stato che si può chiamare « aria ». I primi inizi di questo stato cominciano a palesarsi dopo che gli « spiriti del movimento » avevano cominciato a esercitare la loro attività.

 

Alla coscienza chiaroveggente si rivela il seguente quadro: dentro alla sostanza-calore appaiono forme tenui dotate di movimenti regolari dalle forze del corpo vitale; queste forme rendono visibile il corpo fisico dell’essere umano allo stato di evoluzione in cui allora si trovava; sono completamente compenetrate di calore e come rinchiuse in un involucro di calore. Riguardo al fisico, questo essere umano si può chiamare una formazione di calore in cui sono incorporate forme di aria a movimento regolare.

Se si vuol conservare l’esempio sopra citato di una pianta dei nostri giorni, dobbiamo ricordarci che non si ha a che fare con un organismo vegetale compatto, ma con una forma di aria o di gas[1] i cui movimenti si possono paragonare alla circolazione dei succhi nelle piante di oggi.

 

L’evoluzione descritta progredisce più oltre, e dopo un certo tempo sopraggiunge un nuovo periodo di riposo; terminata questa sosta, gli spiriti del movimento continuano la loro opera, fino a che viene ad aggiungersi alla loro attività quella degli spiriti della forma. Per virtù di quest’ultima le forme gassose, prima continuamente mutevoli, assumono ora forme durevoli.

Anche questo accade per il fatto che gli spiriti della forma fanno scorrere le loro forze attraverso il corpo vitale dell’essere umano. Fino a quando solamente gli spiriti del movimento esercitavano un’azione sugli organismi gassosi, questi erano in perpetuo movimento, conservavano la loro forma soltanto per un istante; ormai però essi assumono temporaneamente delle forme distinte. — Di nuovo, dopo un certo tempo, ritorna il periodo di riposo, e dopo di esso gli spiriti della forma riprendono ancora la loro attività; nell’evoluzione solare si presentano però allora condizioni del tutto nuove.

 

Ormai l’evoluzione solare è arrivata a metà del suo corso; ed è questo il momento in cui gli spiriti della personalità, che avevano raggiunto il loro gradino di umanità su Saturno, ascendono a un grado di perfezione più elevato. Essi oltrepassano il grado umano e acquistano uno stato di coscienza che l’uomo attuale non possiede ancora, nel corso normale della sua evoluzione sulla Terra. Egli l’acquisterà quando la Terra — che è il quarto stadio planetario dell’evoluzione — avrà raggiunto la sua mèta e sarà entrata nel successivo periodo planetario; allora l’uomo non soltanto percepirà intorno a sé quello che gli vien trasmesso dai sensi fisici attuali, ma sarà capace di vedere in immagini le condizioni animiche interiori degli esseri che lo circondano. Egli avrà una coscienza immaginativa, pur conservando completa l’autocoscienza.

 

Senza che vi sia nulla di trasognato o di oscuro nella sua veggenza immaginativa, egli percepirà ciò che è animico a mezzo di immagini, in modo però che queste saranno l’espressione di realtà, così come lo sono ora i suoni e i colori fisici. Attualmente l’uomo può elevarsi a questo grado di veggenza soltanto mediante la disciplina scientifico-spirituale, di cui tratteremo in pagine successive di questo libro.

Ora, a metà dell’evoluzione solare, gli spiriti della personalità acquistano questa veggenza come dote normale della loro evoluzione, e appunto perciò essi diventano capaci, durante l’evoluzione solare, di esercitare sul corpo vitale appena formato dell’essere umano un’azione uguale a quella che essi esercitavano su Saturno sul corpo fisico.

 

Come il calore su Saturno rispecchiava la loro personalità, così ora le figure gassose rispecchiano luminosamente le immagini della loro coscienza veggente; essi vedono soprasensibilmente ciò che si svolge sul Sole. Non si tratta però di semplice osservazione, ma accade come se nelle immagini che emanano dal Sole si manifestasse qualcosa della forza che l’uomo terrestre chiama amore. E se animicamente si osserva con più precisione, si troverà la ragione di questo fenomeno: entità elevatissime si sono frammiste con la loro attività alla luce che viene irradiata dal Sole.

Queste entità sono gli spiriti dell’amore (i Serafini del cristianesimo), di cui abbiamo già parlato. Da allora in poi questi spiriti agiscono insieme agli spiriti della personalità sul corpo eterico o vitale umano; per mezzo di questa attività il corpo vitale avanza di un passo sulla via della sua evoluzione. Esso acquista la capacità non solo di trasformare le figure gassose che contiene, ma di elaborarle in modo che incominciano ad apparire i primi indizi di una riproduzione degli esseri umani viventi. In certo qual modo, delle secrezioni vengono emesse (come per trasudamento) dagli organismi gassosi e assumono forme somiglianti alle forme madri.

 

Per caratterizzare il corso ulteriore dell’evoluzione solare, dobbiamo richiamare l’attenzione sopra un fatto del divenire cosmico che è della massima importanza: quello cioè che, nel corso di un’epoca, non tutti gli esseri raggiungono la mèta della loro evoluzione; ve ne sono alcuni che restano indietro.

Così, durante l’evoluzione saturnia, non tutti gli spiriti della personalità raggiunsero effettivamente lo stadio umano che era stato loro destinato nel modo sopradescritto; così pure non tutti i corpi fisici umani sviluppati su Saturno raggiunsero il grado di maturità adatto per essere capaci sul Sole di divenire il veicolo di un corpo vitale indipendente.

Ne viene di conseguenza che vi sono sul Sole degli esseri e delle forme che non sono adatte alle condizioni solari; essi devono ora ricuperare durante l’evoluzione solare ciò che hanno trascurato di fare su Saturno.

 

Durante l’epoca solare si può quindi osservare spiritualmente che, quando gli spiriti della saggezza cominciavano a far affluire il corpo vitale, il corpo del Sole in certo qual modo si offusca. Lo compenetrano delle formazioni che in realtà apparterrebbero ancora a Saturno; sono formazioni di calore che non hanno la capacità di condensarsi in aria nel modo giusto. Sono gli esseri umani che, rimasti indietro al gradino di Saturno, non possono diventare il veicolo di un corpo vitale normalmente costituito.

• Ora, questa sostanza-calore di Saturno rimasta indietro si scinde sul Sole in due parti; una di esse viene per così dire assorbita da corpi umani e forma da allora in poi nell’entità umana una specie di natura inferiore di essa. Così l’essere umano sul Sole accoglie nella sua corporeità qualcosa che propriamente corrisponde al gradino saturnio.

 

Come il corpo saturnio dell’uomo ha reso possibile agli spiriti della personalità di innalzarsi al gradino di umanità, così la parte saturnia dell’uomo offre sul Sole la stessa occasione agli spiriti del fuoco. Essi s’innalzano al gradino umano facendo fluire le loro forze attraverso questa parte saturnia dell’essere umano, come gli spiriti della personalità avevano fatto su Saturno. Anche questo si verifica a metà dell’evoluzione solare.

• La parte saturnia dell’essere umano ha ormai un grado di maturità tale che col suo aiuto gli spiriti del fuoco (Arcangeli) divengono capaci di attraversare il loro stadio di umanità.

 

• L’altra parte della sostanza-calore di Saturno si separa e acquista una esistenza indipendente, accanto e in mezzo agli esseri umani del Sole. Si forma così un secondo regno a lato del regno umano; un regno che sviluppa sul Sole, come corpo soltanto fisico e completamente indipendente, un corpo-calore. La conseguenza ne è che gli spiriti della personalità perfettamente sviluppati non possono dirigere la loro attività nel modo descritto verso un corpo vitale indipendente.

 

Vi sono però altri spiriti della personalità, rimasti indietro durante l’epoca saturnia, i quali non avevano potuto raggiungere allora il loro grado di umanità. Esiste un legame di attrazione fra il secondo regno solare, che si è reso indipendente, e questi spiriti. Essi devono comportarsi sul Sole verso il regno ritardatario come i loro compagni più evoluti si comportarono su Saturno verso gli esseri umani.

Questi ultimi pure avevano formato su Saturno soltanto il corpo fisico; ma sul Sole stesso gli spiriti della personalità rimasti indietro non trovano possibilità di compiere tale lavoro, e perciò si separano dal corpo solare formando al di fuori di esso un corpo cosmico indipendente.

Questo corpo perciò si stacca dal Sole, e da esso gli spiriti della personalità ritardatari esercitano un’azione sugli esseri già descritti del secondo regno solare.

 

In tal modo due corpi cosmici si sono costituiti dall’unico originario corpo di Saturno. Il Sole ha vicino a sé un secondo corpo cosmico che rappresenta una specie di rinascita di Saturno, un nuovo Saturno. Da questo viene conferita la caratteristica della personalità al secondo regno solare. Perciò nell’ambito di quel regno si ha a che fare con esseri che non hanno una personalità propria sul Sole, ma riverberano agli spiriti della personalità, i quali si trovano sul nuovo Saturno, la personalità di quegli spiriti stessi. La coscienza soprasensibile può osservare fra gli esseri umani sul Sole delle forze di calore che si inseriscono nel corso regolare dell’evoluzione solare e nelle quali si manifesta l’azione degli spiriti sopra descritti del nuovo Saturno.

 

A metà dell’evoluzione solare si possono notare nell’essere umano i seguenti fatti. Esso è costituito da un corpo fisico e un corpo vitale nei quali gli spiriti della personalità progrediti, unitamente agli spiriti dell’amore, esplicano la loro attività; una parte della natura saturnia ritardataria è ormai frammischiata al corpo fisico, e in questa spiegano la loro attività gli spiriti del fuoco. Dobbiamo scorgere, in tutto ciò che gli spiriti del fuoco effettuano sulla parte ritardataria di sostanza saturnia, la preparazione degli attuali organi sensori dell’uomo terrestre. È stato mostrato che su Saturno gli spiriti del fuoco già si occupavano dell’elaborazione dei germi sensori nella sostanza-calore. L’opera compiuta dagli spiriti della personalità unitamente agli spiriti dell’amore (Serafini), ha dato l’inizio agli attuali organi ghiandolari umani.

 

Con questo non è però ancora esaurito il lavoro degli spiriti della personalità che abitano il nuovo Saturno; essi estendono la loro attività non solo sul secondo regno solare già citato, ma stabiliscono anche una specie di collegamento fra questo regno e i sensi umani. Le sostanze-calore di questo regno scorrono attraverso i germi dei sensi umani. In questo modo l’essere umano arriva sul Sole a una specie di percezione del regno inferiore esistente al di fuori di lui; percezione per sua natura oscurissima, corrispondente strettamente all’oscura coscienza saturnia di cui abbiamo già parlato e che consiste essenzialmente in svariate impressioni di calore.

 

Tutto ciò che è stato descritto nei riguardi della parte centrale dell’evoluzione solare continua per un determinato tempo; poi sopravviene un nuovo periodo di riposo; quindi le varie attività proseguono nello stesso modo per qualche tempo fino a un momento dell’evoluzione in cui il corpo eterico umano ha raggiunto il grado di maturità necessaria perché possa iniziarsi una collaborazione fra i « figli della vita » (Angeli) e gli « spiriti dell’armonia » (Cherubini). Nell’essere umano si palesano allora alla coscienza soprasensibile alcune manifestazioni che si possono paragonare a delle percezioni gustative, e che si esprimono esteriormente come suoni.

 

Un fenomeno simile è già stato notato durante l’evoluzione di Saturno, ma sul Sole tutti questi processi nell’entità umana sono più intimi e forniti di vita più autonoma. I figli della vita acquistano allora la oscura coscienza di immagini che gli spiriti del fuoco avevano già conseguita su Saturno; vengono aiutati a ciò dagli spiriti dell’armonia (Cherubini). Questi ultimi in realtà osservano spiritualmente ciò che si sta svolgendo nella evoluzione solare, ma rinunziano a qualsiasi risultato di tale contemplazione e al sentimento che deriva dal sorgere di quelle immagini di saggezza, permettendo a queste invece di fluire come splendide visioni magiche nella coscienza di sogno dei figli della vita. Questi elaborano a loro volta tali immagini della loro visione nel corpo eterico dell’uomo, in modo che esso raggiunge gradini sempre più alti di evoluzione.

 

Subentra un nuovo periodo di riposo; il tutto poi risorge nuovamente dal « sonno cosmico » e, dopo trascorso un certo tempo, l’entità umana è progredita al punto da poter ormai attivare delle forze proprie. Sono le medesime forze che i Troni fecero fluire nell’entità umana durante l’ultimo periodo dell’evoluzione saturnia. L’essere umano sviluppa ormai una vita interiore la quale, nella sua manifestazione per la coscienza, può esser paragonata a un’intima percezione olfattiva. Ma verso l’esterno, verso lo spazio celeste, l’entità umana si manifesta come un’individualità, non diretta però da un « io » interiore; si palesa piuttosto come una pianta che agisca come un’individualità. È stato già detto che sulla fine dell’evoluzione saturnia l’individualità si manifesta come una macchina. E come allora si è sviluppato il primo germe di ciò che ancora sta germogliando nell’uomo attuale, cioè l’uomo spirito (atma), così a questo punto dell’evoluzione è stato formato il primo germe per lo « spirito vitale » (buddhi).

 

Dopo che tutto ciò si è svolto per alquanto tempo, sopravviene un altro periodo di riposo dopo il quale, come le volte precedenti, l’essere umano riprende per un certo tempo la sua attività; si presentano poi condizioni dovute a un nuovo intervento degli spiriti della saggezza; per mezzo di questi l’essere umano diviene capace di sentire il primo accenno della simpatia e dell’antipatia verso l’ambiente che lo circonda. Non si tratta ancora di sensazione vera e propria, ma soltanto di un accenno di sensazione. L’attività vitale interiore, di cui la manifestazione potrebbe essere caratterizzata come una percezione di odori, si rivela infatti esteriormente con una specie di linguaggio primitivo.

 

Se percepisce interiormente un odore simpatico (oppure un sapore, o un luccichio), l’essere umano lo manifesta all’esterno attraverso un suono, e lo stesso succede corrispondentemente quando la percezione interiore gli riesce antipatica.

Il vero senso dell’evoluzione solare per l’essere umano viene raggiunto a mezzo dei processi che abbiamo descritti; questo essere è arrivato a uno stadio di coscienza più elevato di quello che aveva su Saturno, e cioè alla coscienza di sonno.

 

Dopo qualche tempo vien raggiunto anche quel punto dell’evoluzione in cui le entità superiori, connesse all’evoluzione solare, devono passare in altre sfere per elaborare ciò che esse stesse hanno acquistato, in virtù del loro lavoro sull’entità umana. Si inizia un lungo periodo di riposo, simile a quello trascorso fra l’evoluzione saturnia e quella solare.

 

Tutto ciò che è venuto perfezionandosi sul Sole entra in uno stato che si può paragonare a quello di una pianta, quando le sue forze di crescita riposano nel seme.

Ma appunto come le forze di crescita tornano ad affacciarsi alla luce del giorno in una nuova pianta, così tutto ciò che era vita sul Sole emerge nuovamente, dopo un periodo di riposo, dal grembo dell’universo, e comincia una nuova esistenza planetaria.