Il primo germe del nostro corpo fisico venne posto sull’antico Saturno

O.O. 112 – Il Vangelo di Giovanni in relazione agli altri 3 – 26.06.1909


 

Come le qualità interiori della vostra anima si trovano superficialmente espresse

nei lineamenti del vostro volto, nella vostra fisionomia,

così il vostro corpo fisico esprime anche il lavoro compiuto dal corpo astrale e dall’io.

 

Il corpo fisico non rappresenta soltanto se stesso, ma rappresenta anche l’espressione fisica delle parti fisicamente invisibili dell’uomo.

• Così il sistema glandolare dell’uomo, e tutto quanto ne fa parte, è nell’uomo l’espressione del corpo eterico.

• Tutto ciò che appartiene al sistema nervoso è un’espressione del corpo astrale;

• e tutto ciò che appartiene al sistema sanguigno è un’espressione del veicolo del suo io.

 

Anche nello stesso corpo fisico dobbiamo quindi distinguere una quadruplice partizione; le diverse sostanze che costituiscono il corpo fisico potranno così essere giudicate equivalenti soltanto da chi professi una concezione del mondo grossolana.

 

• Ciò che pulsa in noi quale sangue è diventato una simile sostanza per il fatto che un io dimora nell’uomo.

• Il sistema nervoso e la sua sostanza sono così conformati perché nell’uomo vi è un corpo astrale.

• Il sistema glandolare è diventato quale è per il fatto che nell’uomo vi è un corpo eterico.

 

Se tenete conto di questo, capirete facilmente che in ultima analisi

l’essere umano, dalla sera quando si addormenta fino al mattino quando si sveglia, è un essere in sé contradditorio.

Si vorrebbe dire che dovrebbe essere una pianta,

ma non è una pianta perché una pianta, nella sua sostanza fisica,

• non ha l’espressione del corpo astrale: il sistema nervoso,

• e neppure l’espressione dell’io: il sistema sanguigno.

 

Un essere fisico quale è l’uomo, con i sistemi glandolare, nervoso e sanguigno,

può esistere soltanto se in esso vi sono un corpo eterico, un corpo astrale e un io.

 

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Se anche il corpo astrale e l’io dell’uomo ci appaiono come le parti superiori e più intime della natura umana,

in nessun caso esse risultano essere le più perfette.

• Già ad una osservazione superficiale il corpo fisico si rivela più perfetto del corpo astrale.

 

Due anni fa avevo già indicato il fatto che il corpo fisico, quanto più lo si osserva in tutto il suo assieme, tanto più appare degno di ammirazione. Non soltanto l’intelligenza può appagare il suo desiderio raffinato d’intellettualità e di conoscenza, studiando anatomicamente la meravigliosa struttura del cuore e del cervello umano, ma anche il sentimento estetico e morale dell’anima si sente elevato, considerando le sublimi e sagge disposizioni presenti nel corpo fisico.

 

Il corpo astrale non è ancora altrettanto progredito.

Esso è il veicolo di gioia e dolore, di istinti, desideri, piaceri, e così via;

e dobbiamo dirci che, nei riguardi dei suoi desideri, l’uomo tocca nel mondo molte cose

che non servono certo a favorire l’artistica e saggia struttura del cuore o del cervello.

 

Nella sua ricerca del piacere l’uomo cerca di appagare i suoi desideri con cose che, come il caffè, sono veleno per il cuore, e così via. Con ciò egli dimostra che il suo corpo astrale desidera dei piaceri che riescono dannosi per esempio alle sagge disposizioni del cuore umano. Per decenni il cuore resiste ai veleni che l’uomo prende per soddisfare le brame del suo corpo astrale. Da questo potete vedere che il corpo fisico è più perfetto del corpo astrale.

 

Sebbene in avvenire il corpo astrale sia destinato ad evolversi a perfezione maggiore di quello fisico,

quest’ultimo è oggi più perfetto nella sua evoluzione.

• Ciò deriva dal fatto che il corpo fisico è veramente la parte più antica della natura umana.

• Esso ci offre la prova di essere stato elaborato già molto prima della formazione della nostra Terra.

 

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Il primo germe del nostro corpo fisico venne posto sull’antico Saturno.

Possiamo anche dire che nulla di quanto oggi circonda l’uomo, nulla dei nostri attuali regni animale e vegetale, nulla del nostro attuale regno minerale esisteva sull’antichissimo corpo celeste che indichiamo col nome di antico Saturno (da distinguersi da quello attuale). Ma su di esso esisteva il primo germe dell’attuale corpo fisico umano.

 

Quel corpo fisico umano esisteva in maniera ben diversa da quella di oggi;

era allora nel suo primo stato germinale, e si è poi sviluppato durante l’evoluzione di Saturno.

Quando questa terminò, l’antico Saturno passò attraverso una specie di notte cosmica,

come l’uomo passa attraverso il devachan, per arrivare alla seguente incarnazione. E quindi Saturno divenne Sole.

Come la pianta germoglia dal seme, così sull’antico Sole sorse di nuovo il corpo fisico umano.

 

Per gradi quel corpo fisico umano venne compenetrato da un corpo eterico o vitale, in modo che sul Sole al germe del corpo fisico si aggiunse il corpo eterico o vitale. L’uomo non era una pianta, ma ne aveva il valore; era costituito di corpo fisico e corpo eterico, e la sua coscienza di allora era simile alla coscienza che si ha nel sonno, ossia simile alla coscienza che ha oggi tutto il mondo vegetale del nostro mondo fisico. L’esistenza solare volse alla sua fine; subentrò di nuovo una notte cosmica o, possiamo anche dire, un devachan cosmico. Dopo che il Sole ebbe attraversato quel devachan cosmico, si trasformò nello stato dell’antica Luna.

 

  Di nuovo risorsero le parti dell’entità umana che già esistevano su Saturno e sul Sole: il corpo fisico e il corpo eterico dell’uomo. Durante l’evoluzione lunare si aggiunse il corpo astrale. Ormai l’uomo aveva il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Da questo vedete che il corpo fisico, da quando era stato creato su Saturno, attraversa il suo terzo stadio sull’antica Luna. Il corpo eterico, che si era aggregato sul Sole, fu ora elevato al secondo grado del suo perfezionamento; e il corpo astrale, sopraggiunto da ultimo, sulla Luna era al suo primo gradino.