Il significato della morte di espiazione del Cristo

O.O. 93a – Elementi fondamentali dell’esoterismo – 27.09.1905


 

Molte persone, che adesso si dedicano esclusivamente alla vita materiale,

nella prossima incarnazione avranno accanto a sé la forma abnorme del guardiano della soglia.

 

Se adesso non venisse esercitato con molta forza l’influsso spirituale,

subentrerebbe una specie di visione epidemica del guardiano della soglia

come conseguenza della cultura materialistica.

Ne è un annuncio la nervosità del nostro secolo. Questa è una specie di alba alla periferia.

 

Tutte le persone nervose di oggi

saranno inseguite dal guardiano della soglia nella prossima incarnazione.

Saranno spintonate ad una incarnazione troppo precoce, una specie di parto cosmico prematuro.

Quel che dobbiamo perseguire con la teosofia

è un periodo sufficientemente lungo nel devachan, per evitare queste incarnazioni premature.

 

Dobbiamo considerare da questo punto di vista l’ingresso del Cristo nella storia del mondo.

Prima, chiunque volesse pervenire ad una vita in Cristo veniva portato a dover fare il suo ingresso nel Mistero.

Lì il corpo fisico veniva reso letargico,

e quel che ancora mancava alla sua purificazione veniva aggiunto al corpo astrale solo dai sacerdoti puri.

Questa era l’iniziazione.

 

Ma poiché il Cristo discese nel mondo,

avvenne che chi se ne sentiva attratto poteva ricevere da Lui una sostituzione [per questo vecchio tipo di iniziazione].

 

È sempre possibile che attraverso il legame con il Cristo

si ottenga che il corpo astrale venga talmente purificato

da poterlo inserire nel proprio corpo eterico senza danneggiare il mondo.

 

Tenendo in considerazione questo fatto,

la parola della morte espiatoria in funzione vicaria riceve un significato totalmente diverso.

Per morte espiatoria del Cristo si intende questo.

 

Precedentemente, nei Misteri, la morte l’aveva dovuta patire chiunque volesse conseguire la purificazione.

Ora l’Uno l’ha patita per tutti, cosicché con l’iniziazione storico-mondiale

è stata data una sostituzione della vecchia iniziazione.

Per mezzo del cristianesimo è stato creato molto di comunitario, che prima non era comunitario.

 

La forza attiva si esprime col fatto che con la visione interiore, con la vera mistica,

è possibile la comunione con Cristo. Ciò è stato immesso anche nel linguaggio.

 

Il primo iniziato cristiano in Europa, Ulfila,

ha inserito nella lingua tedesca la possibilità, per l’uomo, di trovare l’Io nel linguaggio.

Altre lingue esprimono questo rapporto con l’Io per mezzo di una particolare forma del verbo, per esempio nel latino “amo”, ma la lingua tedesca aggiunge l’Io. “Ich” è: J. Ch. = Jesus Christus.

Ciò fu immesso intenzionalmente nella lingua tedesca, non è un caso.

 

Sono gli iniziati, che hanno fatto la lingua.

Così come in sanscrito c’è la AUM per la Trinità, noi abbiamo per l’interiorità dell’uomo il segno ICH.

In tal modo fu creato un punto centrale, attraverso il quale le passioni del mondo possono trasformarsi in ritmo.

Devono diventare ritmo per mezzo dell’Io. Questo punto centrale è letteralmente il Cristo.