Il vero concetto evolutivo: ascendente e discendente

O.O. 194 – La Missione di Michele – 23.11.1919


 

Nella vita umana ogni cosa dipende dalle altre, e come andiamo in giro portandoci dietro l’errore che l’uomo sia un essere sensibile e non soprasensibile, così ci portiamo dietro anche altri errori: parliamo di evoluzione e pensiamo sempre che tutto vada in avanti, sempre in avanti.

 

Come sappiamo, fu impossibile esprimere artisticamente un tale tipo di evoluzione nel nostro edificio: quando progettai i capitelli, dovetti formare il primo, il secondo, il terzo capitello in evoluzione ascendente, il quarto sta in mezzo, il quinto è in evoluzione discendente, il sesto è ancora più semplice, il settimo è di nuovo semplicissimo. Dovetti cioè aggiungere all’evoluzione ascendente, quella discendente.

 

Troviamo le due evoluzioni in effetti nella nostra testa:

• mentre il restante organismo è ancora in evoluzione ascendente,

• la nostra testa è già in evoluzione discendente.

 

Credendo che l’evoluzione si svolga solo in ascesa, ci si allontana dalla vera realtà;

si parla come Haeckel sotto l’influsso di una certa erronea tendenza:

in principio esseri semplici, poi evoluzione, poi ancora esseri più complicati e così di seguito all’infinito,

sempre più complicato, sempre più perfetto. Tutto questo è assurdo.

 

• Ogni sviluppo che procede, ha anche la via del ritorno;

ogni ascesa è seguita da una discesa, perché ogni ascesa porta in sé la disposizione alla discesa.

• Si annovera tra le più insidiose illusioni dell’umanità moderna

quella di aver smarrito il rapporto tra evoluzione e involuzione, tra sviluppo e divenire recessivo.

 

Dov’è sviluppo ascendente deve infatti aversi anche la disposizione allo sviluppo discendente;

nel momento in cui uno sviluppo evolutivo comincia a divenire recessivo, il fisico passa a un’evoluzione spirituale,

perché non appena il fisico comincia a divenire recessivo, si forma il posto per un’evoluzione spirituale.

Ecco perché il nostro capo è la sede di un’evoluzione spirituale, poiché in esso ha luogo uno sviluppo fisico recessivo.

 

Non potremo vedere fino in fondo l’essere umano e con lui l’universo che lo circonda, prima di essere in grado di vedere le cose nella giusta luce, cioè prima di aver portato la nostra intelligenza in un reale rapporto con l’evoluzione luciferica, come l’ho descritta.

 

Allora sapremo dare il giusto valore a tali fatti e sapremo che la nostra intelligenza necessita di un incitamento, se deve condurre l’uomo alla sua mèta: Lucifero deve essere impedito dal principio-Cristo nel suo intento di rendere l’uomo infedele alla direzione divina a lui prescritta.