Il viaggio di ritorno attraverso le sfere planetarie

O.O. 140 – Ricerche occulte sulla vita fra morte e nuova nascita – 15.12.1912


 

Va assolutamente tenuto conto del fatto che, tra morte e nuova nascita, un giorno vivremo per l’appunto anche nella sfera del Sole, e lì ci è necessaria una comprensione molto profonda dell’impulso del Cristo.

Questa dobbiamo portarla con noi dalla Terra, perché il Cristo è stato un tempo sul Sole ma dal Sole è disceso, come abbiamo sentito, e ora si è unito alla Terra. Di conseguenza noi dobbiamo portare l’impulso di Cristo su fin nella fase solare e allora potremo, a suo mezzo, essere socievoli, nella sfera solare potremo comprenderlo.

Dobbiamo però imparare a distinguere tra Cristo e Lucifero, e attualmente apprendiamo questo solo grazie all’antroposofia. Infatti ciò che della nostra comprensione di Cristo portiamo con noi dalla Terra, ci conduce veramente su fino al Sole e nella sfera solare è per così dire una guida da anima umana ad anima umana, indipendentemente da fedi o confessioni.

Ma nella sfera solare ci si fa incontro un altro essere che pronuncia le stesse parole, le quali hanno in fondo lo stesso contenuto; questo essere è Lucifero. Noi allora dobbiamo aver acquisito la comprensione della differenza tra Cristo e Lucifero, perché ora è Lucifero che deve accompagnarci attraverso le sfere successive tra morte e nuova nascita.

 

Vedete, noi dunque attraversiamo una sfera della Luna, di Mercurio, di Venere e del Sole.

In ognuna di queste sfere arriviamo anzitutto a quello che abbiamo portato con noi, in relazione alla forza interiore.

• Nella sfera lunare gli affetti – impulsi, passioni, amore sensuale – ci legano a questa sfera.

• Nella sfera di Mercurio ci arriva tutto quello che abbiamo come difetti morali;

• nella sfera di Venere quanto abbiamo come manchevolezze religiose;

• nella sfera del Sole quello che ci separa da tutto ciò che si chiama “umano”.

 

Quindi a questo punto andiamo nelle altre sfere, che l’occultista conosce come sfere di Marte, di Giove, di Saturno.

Lì è Lucifero la nostra guida, entriamo allora in un mondo che ci feconda con nuove forze.

• Come qui abbiamo la terra sotto di noi,

• là sotto di noi abbiamo il cosmo interno al Sole.

 

Ci espandiamo nei mondi divino-spirituali e, nel farlo, dobbiamo serbare nel ricordo ciò che abbiamo portato con noi dell’impulso di Cristo. Questo lo possiamo acquisire solo sulla terra e, quanto più fortemente l’abbiamo assimilato, tanto più lontano possiamo portarlo fuori nel cosmo.

Lì ci si accosta poi Lucifero e ci guida nel mondo in cui dobbiamo uscire,

per venir preparati in vista di una nuova incarnazione.

 

Ciò di cui non possiamo essere sprovvisti, affinché Lucifero non diventi pericoloso per noi, è la comprensione dell’impulso del Cristo, ciò che di Cristo abbiamo assimilato nel tempo trascorso sulla terra; giacché Lucifero ci si avvicina nel periodo tra morte e nascita, Cristo invece dobbiamo averlo accolto nel tempo terreno.

 

• Poi ci espandiamo nelle altre sfere che sono al di fuori del Sole. Diveniamo, per così dire, sempre più grandi, abbiamo sotto di noi il Sole e sopra di noi tutto il grandioso, possente cielo stellato. Ci dilatiamo nel grande spazio dell’universo, fuori nel cosmo, fino a determinati limiti. E, mentre ci espandiamo, agiscono su di noi le forze cosmiche da tutte le stelle. Dall’intero, possente mondo degli astri accogliamo le forze nel nostro essere poderosamente espanso.

• Giungiamo fino a un dato limite. Poi torniamo a contrarci e rientriamo in quel che abbiamo attraversato. Passiamo per le sfere del Sole, di Venere, di Mercurio, della Luna, fino a giungere di nuovo vicino alla Terra – finché quello che era stato portato fuori nello spazio cosmico torna a concentrarsi in un germe che, in una madre umana, si forma come nuovo uomo. Questo dunque avviene nuovamente quando l’uomo si è espanso negli spazi lontani dell’universo e vi ha accolto le forze cosmiche.

Questo è il segreto dell’esistenza umana dopo la morte, tra morte e nuova nascita.

 

Dopo che l’uomo è passato per la porta della morte, uscendo dal piccolo spazio della Terra è divenuto sempre più grande, si è esteso fino alle sfere della Luna, di Mercurio, di Venere, del Sole, di Marte, di Giove, di Saturno. Dunque noi ci siamo espansi nello spazio cosmico.

Come esseri spirituali, diveniamo per così dire un globo gigantesco.

Poi, dopo avere accolto come anima le forze dell’universo, degli astri, torniamo a contrarci e a quel punto abbiamo in noi le forze del mondo delle stelle.

 

Qui abbiamo una spiegazione della ricerca spirituale, riguardo al fatto che in questa nostra massa cerebrale compressa si ha da trovare un’impronta dell’intero cielo stellato. Il nostro cervello racchiude veramente un segreto emblematico.

• A questo punto si trova un altro segreto: l’essere umano si è dunque contratto,

si è incarnato in un corpo fisico entro il quale è entrato tramite una coppia di genitori.

L’uomo è arrivato così lontano perché, col dilatarsi entro lo spazio cosmico, vi ha iscritto tutte quelle che erano le sue caratteristiche. Quando siamo sulla Terra e volgiamo lo sguardo fuori al cielo stellato, allora là non ci sono soltanto stelle, ma si trovano le nostre caratteristiche di incarnazioni precedenti.

 

Se, ad esempio, in incarnazioni passate eravamo ambiziosi, questa ambizione sta scritta nel mondo degli astri. È iscritta nella cronaca dell’akasha e, se noi qui sulla Terra ci troviamo in un determinato punto, l’ambizione giunge a noi, per mezzo del relativo pianeta in questa o in quella posizione, fa valere il suo influsso.

E questa è la morale degli astrologi, dato che essi non vedono solo stelle e influssi astrali, ma dicono: qui sta la vostra vanità, la vostra ambizione, la vostra immoralità, la vostra pigrizia; e quindi ora qualcosa che voi avete iscritto negli astri, dal mondo delle stelle scende ad agire quaggiù e condiziona il vostro destino.

Perciò noi iscriviamo nel grande spazio quello che esiste nella nostra anima e allora esso torna ad agire su di noi dallo spazio mentre siamo qui sulla Terra, mentre tra nascita e morte camminiamo qui sulla Terra. Queste cose ci toccano molto da vicino se le comprendiamo veramente e ci spiegano così parecchio.