Immaginazione, ispirazione, intuizione

O.O. 26 – Massime antroposofiche – n° 29, 30, 31


 

9 — Nella conoscenza immaginativa sviluppata agisce quel che vive come animico-spirituale nell’interiorità dell’uomo, quel che nella sua vita lavora al corpo fisico, e che, sulla base di esso, sviluppa l’esistenza umana nel mondo fisico.

Al corpo fisico, che sempre da capo si rinnova nel ricambio, si contrappone qui l’essere umano interiore che, perdurando, si evolve in sé dalla nascita (o meglio dalla concezione) fino alla morte: al corpo fisico spaziale, un corpo temporale.

 

30 — Nella conoscenza ispirata vive in immagine ciò che l’essere umano sperimenta in un ambiente spirituale nel periodo fra la morte e una nuova nascita.

Lì si manifesta quel che l’uomo è secondo il suo essere in rapporto all’universo, senza il corpo fisico e quello eterico, mediante i quali egli attraversa l’esistenza sulla terra.

 

31 — Nella conoscenza intuitiva affiora alla coscienza l’influsso di vite terrene precedenti sopra l’attuale.

Tali vite terrene precedenti, nella loro ulteriore evoluzione, hanno cancellato i rapporti in cui erano state con il mondo fisico.

Sono divenute il nòcciolo puramente spirituale dell’essere dell’uomo e, come tali, agiscono nella vita presente.

Perciò sono anche oggetto della conoscenza che si ha quale sviluppo di quella immaginativa e ispirata.