Ingresso dell’entità avatarica del Cristo in Gesù di Nazareth e il conseguente moltiplicarsi del corpo eterico, del corpo astrale e dell’io di Gesù

O.O. 107 – Antropologia Scientifico-Spirituale Vol. II – 15.02.1909


 

Dal fatto che l’entità avatarica del Cristo ha preso dimora nel corpo di Gesù di Nazareth

è derivata la possibilità che il corpo eterico di Gesù di Nazareth si moltiplicasse innumerevoli volte,

e non solo il corpo eterico ma anche il corpo astrale e perfino l’io,

l’io quale impulso suscitato nel corpo astrale

allorché nel triplice involucro di Gesù di Nazareth è entrato il Cristo.

 

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• Il corpo eterico e il corpo astrale di Gesù di Nazareth si sono moltiplicati,

e sono stati conservati in questa loro molteplicità

fintanto che, nel corso dell’evoluzione dell’umanità, hanno potuto essere utilizzati.

 

Non erano però legati a una nazionalità o a una stirpe in particolare; piuttosto, da quel momento in poi, poteva comunque accadere che una copia astrale del corpo astrale di Gesù di Nazareth, oppure una copia eterica del suo corpo eterico, venissero intessute nel corpo astrale o nel corpo eterico di un uomo che, quale che fosse la sua nazionalità, si rivelasse maturo, si rivelasse idoneo a riceverle.

 

Da quel momento, dunque, il fatto nuovo era che in ogni individuo, senza distinzione, si potevano intessere come un’impronta, diciamo così, le copie del corpo astrale di Gesù di Nazareth o del suo corpo eterico.

 

A questo fatto è collegata la storia profonda dell’evoluzione del cristianesimo.