Io Cosmico=Logos=Logos Solare=Spirito Santo=Cristo

O.O. 103 – Il Vangelo di Giovanni – 31.05.1908


 

Quando Gesù di Nazaret ebbe compiuto trent’anni,

aveva raggiunto, anche per le esperienze da lui compiute in quella stessa sua incarnazione,

un grado di sviluppo tale da consentirgli di compiere un processo che in casi eccezionali è possibile compiere.

 

Sappiamo che l’uomo consta del corpo fisico, del corpo eterico, del corpo astrale e dell’io;

questa è la quadruplice struttura dell’uomo quale vive in mezzo a noi.

• Chi si trovi a un certo punto dell’evoluzione individuale,

è in grado di estrarre il proprio io dalla compagine dei tre corpi, lasciando questi ultimi perfettamente intatti.

• Quell’io va nel mondo spirituale, mentre i tre corpi rimangono indietro.

Questo processo si è avverato talora, nel corso dell’evoluzione.

 

In un momento di estasi particolarmente intensa (che del resto può durare anche un tempo abbastanza lungo),

l’io d’una data persona esce fuori, nel mondo spirituale;

e i tre corpi, per il fatto di essersi evoluti altamente ad opera di quell’io,

sono strumenti validi per un’entità ancora più alta che ne prende possesso.

 

Ora, nel trentesimo anno della vita di Gesù di Nazaret,

prende possesso del corpo fisico lui, dell’eterico e dell’astrale, quella entità che abbiamo chiamato il Cristo.

Questa entità, il Cristo, non poteva incarnarsi in qualsiasi corpo di fanciullo,

ma solo in un corpo che fosse stato preparato a ciò da un io altamente evoluto.

Infatti l’entità del Cristo non era mai stata prima incarnata in un corpo fisico.

Dal trentesimo anno in poi si tratta dunque del Cristo in Gesù di Nazaret.

 

Ma cosa si era compiuto, in verità?

In verità, quella compagine corporea di Gesù di Nazaret, abbandonata dall’io,

era talmente matura, talmente perfetta,

che potè penetrarvi il Logos solare, l’essenza dei sei Elohim,

che abbiamo descritto come l’essenza spirituale del Sole.

Esso potè incarnarsi per tre anni in quella corporeità, potè farsi carne.

 

Il Logos solare (che per mezzo dell’illuminazione può risplendere nell’uomo),

il Logos stesso, lo Spirito Santo, vi penetrò;  vi penetrò l’io cosmico

e da quel momento dal corpo di Gesù di Nazaret parlò per tre anni il Logos solare, cioè il Cristo.

• A questo evento si accenna nel vangelo di Giovanni (e anche negli altri vangeli)

con l’immagine della discesa della colomba, dello Spirito Santo, su Gesù di Nazaret.

 

Nel cristianesimo esoterico questo fatto si esprime dicendo che

in quel momento l’io di Gesù abbandona il suo corpo

e che da allora parla in lui lo spirito del Cristo, per insegnare e operare.

 

• Questo è il primo grande evento, espresso nel senso del vangelo di Giovanni:

abbiamo dunque il Cristo nel corpo fisico, eterico e astrale di Gesù di Nazaret.

• Egli opera nel modo e nel senso che abbiamo descritto, fino al mistero del Golgota.