La bestia dalle sette corna e la bestia con due corna nell’Apocalisse e la natura delle comete

O.O. 346 – Apocalisse ed agire sacerdotale – 20.09.24


 

…. Lo scrittore dell’Apocalisse, quando parla su come l’uomo si trova all’interno del mondo intero ha, in fin dei conti, di fronte a sè, un’unità fra il mondo stellare e quello terrestre, e tale da collegare ciò che è essenzialmente umano tanto al mondo stellare, che a quello terrestre. Ora vedete, si tratta di dovere fare accenno anche all’intera realtà che, lo scrittore dell’Apocalisse intende, quando parla delle bestie, della bestia a sette teste e della bestia con due corna. Fino ad ora, abbiamo fatto accenno puramente a ciò che è esperibile in una maniera interiormente umana.

 

Troverete ovunque che,

• laddove lo scrittore dell’Apocalisse parla in maniera tale da parlare delle stelle fisse

qui parla dello spirito divino, nella maniera in cui se ne parlava ancora, per tutto il medioevo.

• Quando parla delle stelle erranti, dei pianeti, parla qui delle intelligenze angeliche,

di intelligenze che portano carattere angelico, carattere gerarchico.

• Quando parla di animali, intende anche qualcosa di altrettanto concreto.

• Riferendosi all’entità dell’uomo,

egli lo rende partecipe tanto al cielo delle stelle fisse e dei pianeti quanto,

anche, però, a ciò a cui nella sua intera evoluzione sta come base all’animalità;

animali che giocano continuamente un certo ruolo nell’Apocalisse.

 

Che cosa mai sono questi nella realtà esteriore del mondo?

Ovunque lo scrittore parli di animali, parla propriamente della forza e dell’azione delle comete.

 

E se voi ora, soltanto conosceste questa terminologia, vi si schiuderebbe un po’ della luce su ciò che il redattore dell’Apocalisse già sapeva sulla natura delle comete, cosa, che poi, è stata completamene seppellita.

Per questo motivo vogliamo prendere in considerazione, in rapporto con l’Apocalisse, la natura di ciò che è cometa.

Vorrei rappresentarvelo a questo modo: Vedete,

• se si prende semplicemente il sistema copernicano nel modo in cui oggi viene trattato a scuola (viene fatto un disegno alla lavagna): Sole, Mercurio, Venere, Terra, Marte, poi, Giove, Saturno e in aggiunta si possono calcolare Urano e Nettuno, poi si trova una regolarità tanto calcolabile che se non si fanno gravi errori nel calcolo e si prendano in considerazione anche le cose a cui vanno sempre aggiunte delle correzioni – si deve soltanto dirigere il cannocchiale nel punto dato dal calcolo e là, nel cannocchiale, si trova la stella. Queste sono cose calcolabili.

Ora, però, all’interno di questo sistema planetario ci sono diverse traiettorie di comete. Queste traiettorie si possono calcolare per molte comete, e questi calcoli danno degli strani risultati, tali, desidererei dire, da poter portare qualcuno fuori di senno, se li si prende tanto semplicemente come essi risultano dall’attuale calcolo astronomico.

 

Era l’anno 1773 quando venne reso noto a Parigi che Lalande, il famoso astronomo, avrebbe tenuto all’accademia una conferenza sulle comete. Si diffuse la voce che egli avrebbe dimostrato che proprio nell’anno 1773 avrebbe avuto luogo uno scontro fra una cometa e la Terra: calcolando la traiettoria della cometa, ne sarebbe conseguito che questa traiettoria avrebbe incrociato quella della Terra, da cui ne sarebbe risultato lo sconto.

Dovete farvi una rappresentazione della disposizione dell’uomo a quel tempo. Attraverso questa voce, un panico spaventoso scoppiò a Parigi, specialmente dopo la notizia che la polizia, che è sempre al suo posto, non avrebbe potuto far altro che proibire questa conferenza. Sotto l’impressione di questa voce, vi furono aborti spontanei e parti prematuri in gran quantità, decessi di malati gravi e i sacerdoti cattolici, impartendo assoluzioni, ebbero enormi entrate perché tutta la gente corse al confessionale, volendo ricevere i sacramenti prima che il mondo soccomba.

Per il fatto che questa conferenza non ebbe luogo, non si sa che cosa Lalande avrebbe proprio voluto dire. Ora, il calcolo di Lalande era giusto fino a quel punto. Il calcolo non poteva nient’altro che attestare che una certa cometa avrebbe incrociato l’orbita terrestre e che se avesse colpito la Terra, attraverso l’urto quasi certamente le masse marine avrebbero dovuto scorrere dall’equatore con enormi inondazioni verso le masse continentali che si trovano fra il Polo Nord ed il Polo Sud. Il peggio non è accaduto, ma il calcolo era giusto.

 

Ciò che qui sta alla base, miei cari amici, non si può spiegare, se non consideriamo la cosa per un’altra cometa, la famosa cometa di Biela. A ragione, nel 1832, si osservò con grande attenzione la traiettoria della cometa di Biela e tutto ciò che si lasciava profetizzare matematicamente a partire dalla traiettoria di questa. E l’apparizione di allora di questa cometa dimostrava tutti i calcoli. La cometa si accostò tanto vicino alla Terra che si disse: Ogni volta si accosta più vicino alla Terra, un giorno diverrà pericolosa – E siccome la cometa di Biela appare ogni sei o sette anni in modo tale da giungere nelle vicinanze della traiettoria terrestre, il fenomeno venne seguito particolarmente negli anni quaranta del secolo scorso con enorme attenzione, perché allora la cometa, secondo i calcoli, si sarebbe accostata tanto vicino alla traiettoria terrestre, da essere tredici volte meno distante della Luna dalla stessa traiettoria terrestre. Allora, era proprio una cosa cattiva.

Quando la cometa continuò a giungere sempre vicino alla traiettoria terrestre, gli osservatori astronomici osservarono che diveniva sempre meno luminosa tanto più era vicina. Quando nel 1846 la si poté riosservare si verificò che la cometa quando si venne pericolosamente nelle vicinanze della Terra, non soltanto era meno luminosa, bensì che ve ne erano due; si era divisa in due pezzi, si era separata.

 

Gli anni sessanta non furono buoni per l’osservazione, ed ora si era di nuovo curiosi per la prossima apparizione della cometa che doveva avvenire nel 1872. Poiché, se i calcoli battevano tanto bene, come battevano bene nel 1773 per la cometa di Lalande, avrebbero dovuto allora avvenire proprio le cose più terribili per la Terra. Io, allora, ero ancora un piccolo ragazzino, nel 1872, ma mi ricordo ancora molto precisamente come, ovunque, nel posto dove mi trovavo, ma naturalmente anche in altri posti, venivano vendute delle brochure: Il mondo sta per crollare.

– Sul crollo del mondo, allora se ne parlò e se ne scrisse molto. Si aspettava questo avvenimento con una certa paura, senza poter citare ora una statistica sui parti abortivi, i casi di morte, e le assoluzioni. Giunse questo giorno so di ricordare molto bene come si aspettava tutto con eccitazione – e si vide che la cometa non ritornò più. Al suo posto comparve la più meravigliosa e stupenda pioggia meteorica. Una caduta di meteore proprio meravigliosa, come se un fuoco notturno cadesse sulla Terra generando molte scintille.

La cometa si era divisa in due parti e poi ancora sbriciolata in ancora più piccoli pezzettini che potevano venire raccolti dall’atmosfera della Terra che vennero legati all’essere della Terra. Aveva percorso la sua strada, per venire assorbita dalla Terra.

 

Ora, vedete, apparve allora, nel 1872, una trattazione dell’importante astronomo Littrow che era molto interessante. Oggi posso soltanto consigliarvi di occuparvene, è interessante al massimo grado, con calcoli sottili, che accordavano precisamente. Qui sulla questione aveva scritto un uomo illuminato. Egli ha imbastito un calcolo e contemporaneamente ha vagliato tutte le cose. Egli ha calcolato approfonditamente che, con la collisione del 1832, una grave sciagura non sarebbe potuto accadere, ma la cosa sarebbe stata tale che, se si mantenevano fermi tutti i rapporti come allora, quando si calcolò la traiettoria della cometa, quando la cometa era ancora una e non era spezzata, avrebbe dovuto fare la sua comparsa assolutamente una catastrofe nel 1933.

 

Cioè, se la cometa sarebbe rimasta tale e quale avrebbe fatto la sua comparsa assolutamente la catastrofe nel 1933 nella quale tutti i mari si sarebbero riversarti in tali giganteschi flutti tale che, tutta la vita sulla Terra, avrebbe dovuto perire. Ma la cometa si è dissolta prima, è stata raccolta dalla Terra in particelle, la Terra si nutre di questa sostanza cosmica. Ed invece di aver luogo la collisione nel 1933 – non ne siamo molto distanti – ciò che la Terra ha già raccolto, verrà spiritualizzato attraverso altre sostanze e lo spirituale salirà. Miei cari amici, così sale da tempo in tempo, nella Terra l’elemento spiritualizzato proprio delle comete.

 

Ora voglio spiegarvi che senso ha tutto ciò. Ha un senso profondo nelle relazioni cosmiche. Ho spesso dato rilievo ai fatti che sono accaduti durante l’inaugurazione della ferrovia. Non è accaduto soltanto che il ministro delle poste berlinese, quando si fece la proposta che si dovesse costruire una ferrovia, dicesse che, egli, ogni settimana mandava due carrozze postali e nessuno vi sedeva dentro, che senso aveva quindi il costruire una ferrovia, bensì è accaduto che ad un collegio medico a Norimberga venne richiesta una perizia, se si dovesse costruire la ferrovia da Norimberga a Furth ed il collegio medico ha dato il seguente giudizio: No, non si doveva costruire nessuna ferrovia, perché i nervi degli uomini ne avrebbero sofferto spaventosamente; gli uomini non potevano essere esposti a tutto ciò, senza che ne soffrissero poi di danni al corpo e all’anima. Se però si sentiva costretti, così disse il collegio, a cedere alla pazza pressione degli uomini, si dava per lo meno il consiglio di erigere a destra ed a sinistra delle rotaie delle alte tramezze di assi affinché i contadini non ricevessero delle commozioni celebrali. L’erudito collegio di Norimberga diede allora questo voto scientifico.

 

Oggi se ne ride, perché si pensa: Come la gente allora era di spirito ristretto. Però – e lo ho già citato anche più spesso – non posso scoppiare dalle risa, nello stesso senso perché, allo stato della scienza di allora, l’erudito collegio aveva ragione. Veramente, se si prende l’arte scientifica di allora, non si può dire altro che quanto segue: Quando la gente va in ferrovia, rovina i propri nervi.

– Ciò vero sino ad un certo punto. Se comparate i nervi attuali degli uomini, con i nervi degli uomini precedenti, riceverete un piccolo punto di riferimento, per non dare del tutto torto ai medici di Norimberga. Perché ho sentito sempre per certo, che gli abitanti di Norimberga, non impiccano nessuno che prima non hanno, e così sono del parere che non avete bisogno di un’altra scienza di quella che già avete – il dott. Rittelmeyer mi darà ragione.

 

Così, in realtà, la scienza non diceva altro – e ne aveva ragione – che quanto segue:

Se non vi fosse nessuna cometa, gli uomini, in effetti, non avrebbero potuto sopportare

le richieste che vengono poste, per vie traverse, attraverso il corpo astrale

se, questo stesso corpo astrale, che rappresenta l’animalità nell’uomo

non subisse di continuo la sua correzione, la sua giusta terapia,

attraverso ciò che tramite le sostanze assorbite dalle comete,

viene di nuovo irraggiato sulla superficie della Terra e agisce sulle facoltà umane, a mo’ di pareggio.

 

Vedete, qui avete posto l’uomo all’interno del cosmo in una maniera degna di nota.

Ora, si descriva qualcosa di simile alla cometa di Biela del 1872:

Fuoco cade dal cielo, la Terra lo accoglie, in modo tale che chi può vedere spiritualmente,

vede come ritorni nuovamente qualcosa ed influenzi il corpo astrale umano, in senso favorevole o sfavorevole.

 

Vi sono comete che influenzano l’uomo in modo, come ho descritto prima,

da pareggiare terapeuticamente la sua nervosità

e tali da incatenare le forze selvagge del corpo astrale quando riemergono, dopo che la Terra le ha assorbite.

Così lo scrittore dell’Apocalisse guarda le apparizioni delle comete

e, nel contempo, descrive le apparizioni delle stesse comete con gli animali:

egli le pone parallele, perché esse si fanno porre parallele, a secondo dei loro fenomeni,

le pone parallele alla bestia a sette teste perché allora, a quel tempo,

erano molto più in relazione con il fisico e perché, in effetti,

in una cometa che era spezzata in sette parti

venne ad espressione, in maniera celeste, ciò che accadeva sulla Terra.

 

Così, si ci riferisce ad una configurazione di comete

anche nella bestia con le due corna che io vi ho citato: La cometa con due code.

Si, miei cari amici, alle comete si è associata della superstizione confusa e la confusa superstizione associata alle comete ha impedito di considerare soprattutto queste stesse comete nella loro giusta importanza, a prescindere dal fatto che se ne è calcolato la traiettoria e si è stati infastiditi dal carattere lunatico del loro apparire. Tutt’al più una buona testa come Hegel si è avvicinato a porre l’attenzione ad altre connessioni dell’essere delle comete, con l’essere terrestre. Hegel, che non si è proprio escluso la gioia di un bicchierino di vino perlato, ha percepito proprio giustamente che gli anni buoni e cattivi per il vino sono in relazione con le comete.

 

Ora, per una volta, pensate alla cosa, miei cari amici, nelle grandi relazioni cosmiche.

La Terra consuma la sostanza delle comete, che ritorna da lei spiritualizzata

e ciò si unisce al corpo astrale degli uomini nel senso buono e cattivo.

 

Ciò che in un certo periodo su nel cielo vediamo come comete dopo questo lasso di tempo? Nel 1906 a Parigi in una conferenza ho posto allora l’attenzione – mentre nella scienza esteriore si parlava ancora lontanamente della cosa, più tardi lo si è trovato con lo spettro – sul fatto che,

nella sostanza delle comete, è contenuto del cianuro, riunione di carbonio ed azoto.

Questo significa moltissimo,

perché il cianuro viene diffuso sulla Terra, in quella minima misura,

e viene utilizzato per la purificazione dei corpi astrali.

Un medico cosmico, enormemente importante è attivo nel cosmo

il quale conduce più o meno di continuo tali terapie.

 

Pensate: Ciò che in un’epoca si vede nel cielo come cometa, più tardi è sul suolo terrestre, più tardi ancora passa dal suolo terrestre nelle piante, nelle radici, nei gambi, nelle foglie, nei fiori. Mangiamo ciò che è caduto dalle comete, il fermento cometario che viene dato alla Terra dal cosmo, lo mangiamo con il nostro pane.

Qui lo scrittore dell’Apocalisse guarda al fenomeno: Da una cometa sorgono effetti favorevoli, da un’altra effetti sfavorevoli nella loro spiritualità. La bestia si libererà dalla prigionia della Terra; questo è nel senso cosmico la cometa. La bestia sarà libera, questo significa qualcosa per lo sviluppo dell’uomo. Così si accenna a delle realtà molto forti, a punti molto importanti, nello sviluppo dell’umanità.

 

Nel 1933, miei cari amici, vi sarà la possibilità, che la Terra vada in rovina con tutto ciò che su essa vive, se non fosse presente l’altra saggia istituzione che non può assoggettare a dei calcoli. Accade che i calcoli non possono più essere ancora giusti se poi le comete prendono altre forme.

Nel senso dello scrittore dell’Apocalisse si dovrebbe dirlo così: Prima che il Cristo eterico possa venire afferrato dall’uomo nel modo giusto, l’umanità deve preparasi all’incontro con la bestia che si ergerà nel 1933. – Ciò è detto apocalitticamente. Qui, la descrizione spirituale si unisce alla descrizione della natura. Qui, ciò che c’è nel cosmo, si chiarisce nel suo carattere di base spirituale.

 

Prendete le descrizioni dei contadini del 1872 che stavano all’esterno e che contemplavano questa pioggia di luce e vi aggiungevano ciò che si può sapere spiritualmente, nel modo in cui io vi ho accennato e confrontatelo con qualche descrizione dell’Apocalisse e vedrete che vi è una concordanza letterale, vedrete che

nell’Apocalisse si intendono degli effettivi fenomeni naturali.

 

Questo è ciò che si fa anche dire, a ragione: L’Apocalisse è un libro con sette sigilli. Lo si deve dissuggellare a tal modo per giungere a ciò che, in esso, viene inteso. Quando la gente domanda: “Perché lo scrittore dell’Apocalisse dà un libro con sette sigilli?” questa domanda non mi appare molto più saggia di questa: “Perché suggelliamo le nostre lettere quando le mandiamo chiuse?” – Perché non le leggano coloro a cui esse non sono state scritte.

La stessa cosa avviene anche per lo scrittore dell’Apocalisse. Egli voleva proprio che l’Apocalisse venga letta solo da chi ne è chiamato. Nessuno che prima, desidererei dire, non riceva il coltello adatto dalle potenze spirituali comprende come aprire il sigillo.

Ora, miei cari amici, negli anni settanta del secolo passato, il 1872, in cui la cometa doveva ritornare vi fu questa pioggia di luce, tutto era molto più spiritualizzato che quando questa cometa venne precedentemente. Questa cometa, apparirà ora sempre in modo tale da riversare sulla Terra una pioggia di raggi di luce.

 

Alla fine però degli anni settanta, accadde che, in questa pioggia dorata di luce,

facesse la sua apparizione sulla Terra la reggenza di Michele.

Così avete avvenimenti naturali che sono proprio avvenimenti spirituali

e avvenimenti spirituali che hanno la forza di essere avvenimenti naturali.

 

Soltanto se voi osserverete il mondo in maniera tale

che tutti gli avvenimenti naturali divengano avvenimenti spirituali,

e che tutti gli avvenimenti spirituali abbiano l’intensità di avvenimenti naturali

allora perverrete ad una reale visione nella configurazione del mondo (in tedesco: Weltgestaltung).

 

Poi l’elemento morale e quello naturale a voi si combineranno

e nascerà l’inclinazione a raccogliere conoscenza, come contenuto della vita religiosa.

 

Non bisogna prendere più a pretesto che le conoscenze non possono essere il contenuto della vita religiosa,

bensì solo la fede.

Questo è ciò che potete acquisire attraverso una più profonda contemplazione dell’Apocalisse.