La « chiave di Davide »

O.O. 104 – L’Apocalisse – 20.06.1908


 

L‘uomo svilupperà il suo io alla giusta altezza

così da essere indipendente, e in libertà portare amore incontro ad ogni altro essere, nel sesto periodo,

quello che è rappresentato dalla comunità di Filadelfia.

 

Questo deve venir preparato, come vita spirituale del sesto periodo.

Allora avremo trovato l’io individuale in noi ad un gradino più alto, così che nessuna forza esteriore potrà più giocare in noi, se noi non lo vogliamo; così che noi potremo chiudere, e nessuno, senza la nostra volontà, potrà aprire, e se noi apriremo, nessuna forza contraria potrà chiudere.

Questa è la « chiave di Davide ».

 

Perciò colui che ispira la lettera dice di avere la chiave di Davide:

« E scrivi all’angelo della chiesa di Filadelfia: questo dice il santo, il veritiero,

quegli che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, colui che chiude e nessuno apre »

— « Guarda, io ti ho messo davanti una porta aperta, e nessuno può chiuderla » — l’io che ha trovato sé in se stesso.