La comprensione delle conoscenze teosofiche tramite il sentimento

O.O. 102 – L’Agire di entità spirituali nell’uomo – 16.05.1908


 

Nella nostra ultima conferenza è già stato fatto notare che in questo periodo di sviluppo del nostro gruppo deve venir detto qualcosa per i teosofi più progrediti, ed è stato detto che quest’espressione di “teosofi progrediti” non deve essere intesa nel senso di possedere una speciale conoscenza teoretica della dottrina teosofica.

 

Con ciò si intende qualcosa che possiamo chiarirci ponendoci di fronte all’anima il fatto che la vita all’interno di un gruppo teosofico, anche se per un certo tempo è soltanto un attendere, per l’anima umana deve pure avere un significato.

 

Durante questa vita teosofica del gruppo ci si appropria

non solo delle rappresentazioni e dei concetti sull’entità dell’uomo,

sui mondi superiori, sull’evoluzione e così via,

ma, assai più di quello che il singolo si porti a coscienza,

durante questa vita di gruppo ci si appropria di una certa somma di sensazioni e sentimenti

diversi da quelli che come novizi ci si era portati con sé quando si era entrati in principio nella teosofia.

 

Queste sensazioni e questi sentimenti si riferiscono cioè al fatto

che in tutta quiete e tranquillità, con una certa fede interiore,

s’imparano ad udire cose e ad accogliere rappresentazioni senza considerarle fantasticherie e sogni,

cose di cui, prima dell’avvicinamento alla teosofia, probabilmente si sarebbe riso, ci si sarebbe fatti burla,

e che certamente avrebbero tenuto allegra la maggior parte dei nostri contemporanei.

 

Assai più importante dei particolari singoli della dottrina teosofica e delle teorie,

è questa somma di sensazioni e sentimenti ai quali si abitua un poco alla volta la nostra anima.

 

Giacché, per mezzo di questi, in realtà noi diventiamo uomini diversi,

esseri che si sono appropriati sensazioni e sentimenti sugli altri mondi

che continuamente pulsano dentro il nostro, ma che non sono percepibili ai nostri sensi.

 

Con “teosofi progrediti” si intende appunto quegli uomini

che hanno tali sensazioni e sentimenti,

che possono stare di fronte a questi altri mondi proprio così come è stato detto or ora.

 

• Dunque, non ci si appella alla vostra conoscenza teoretica,

ma al vostro cuore, al vostro sentimento.