La comunione nello spirito attraverso la meditazione è un cammino esoterico

O.O. 131 – Da Gesù a Cristo – 12.10.1911


 

Con meditazioni, concentrazioni

e tutto ciò che impariamo quali conoscenze dei mondi superiori

gli uomini diventeranno maturi per vivere interiormente

non soltanto di semplici mondi di idee, non di semplici mondi di sentimenti astratti,

ma a compenetrarsi nella loro interiorità con l’elemento dello spirito,

per questo fatto essi sperimenteranno la comunione nello spirito;

in tal modo dei pensieri quali pensieri meditativi, potranno vivere nell’uomo,

e dall’interno produrranno proprio il medesimo effetto

che il simbolo dell’eucarestia, il pane consacrato, produceva dal di fuori.

 

• Come il cristiano non evoluto

poteva cercare mediante l’eucaristia la sua via verso il Cristo,

• così il cristiano evoluto, che impara a conoscere la figura del Cristo

mediante la progredita scienza dello spirito,

potrà elevarsi nello spirito a ciò che in futuro dovrà diventare anche una via exoterica per gli uomini.

 

• Ciò scorrerà come una forza che porterà all’uomo un ampliamento dell’impulso del Cristo.

 

• Allora anche tutti i riti si trasformeranno

e quel che prima avveniva con gli attributi del pane e del vino,

avverrà in futuro per mezzo di un’eucaristia spirituale.

• Rimarrà però l’idea dell’eucaristia, della comunione.

 

Occorre soltanto dare una volta la possibilità che determinati pensieri che ci pervengono grazie alle comunicazioni della scienza dello spirito, che determinati pensieri interiori e sentimenti interiori compenetrino e spiritualizzino sacralmente l’interiorità, come nel miglior senso dell’evoluzione interiore cristiana l’eucaristia ha spiritualizzato e cristianizzato l’anima umana. Quando questo sarà possibile, e lo sarà, noi avremo fatto un altro passo nell’evoluzione. Così verrà nuovamente fornita la prova reale che il cristianesimo è più grande della sua forma esteriore.

 

Non apprezza infatti al suo giusto valore il cristianesimo chi ritiene che esso sparirebbe,

se le sue forme esteriori di un determinato tempo venissero eliminate.

Il cristianesimo è giustamente apprezzato

soltanto da chi è compenetrato dalla convinzione

che tutte le chiese che hanno coltivato l’idea del Cristo,

tutte le idee esteriori, tutte le forme esteriori sono temporanee e perciò transitorie,

ma che l’idea del Cristo continuerà a vivere nell’avvenire, sempre con nuove forme,

nei cuori e nelle anime degli uomini, per quanto poco tali forme oggi ancora si mostrino.

 

Così la scienza dello spirito ci insegna il significato

che l’eucaristia aveva effettivamente per la via exoterica nei tempi antichi.