La lotta di Arimane contro Michele. Arimane vuole rendere l’intelligenza del tutto terrena

O.O. 237 – Nessi karmici Vol. III – 13.07.1924


 

Mentre dal cosmo l’intelligenza discendeva sulla Terra,

crebbe sempre più l’aspirazione delle forze arimaniche a strappare a Michele

l’intelligenza cosmica che andava diventando terrena,

e di conferirle validità sulla Terra soltanto, una validità però libera da Michele.

 

Questa è la grande crisi che dal principio del secolo quindicesimo dura fino a oggi,

crisi in cui ancora ci troviamo e che si esprime nella lotta di Arimane contro Michele:

Arimane che tutto mette in opera per contrastare a Michele

il dominio sull’intelligenza ormai divenuta terrena,

Michele che, dopo che il dominio sull’intelligenza gli è sfuggito,

con ogni suo impulso si sforza di riafferrarla con l’inizio della sua reggenza terrena dall’anno 1879.

 

Nelle alternative di questa lotta trascorse l’evoluzione dell’umanità nell’ultimo terzo dèi secolo diciannovesimo.

L’intelligenza che un tempo era stata cosmica era ormai divenuta terrena,

e Arimane voleva renderla del tutto terrena

in modo che continuasse come si era avviata a essere durante il periodo di Gabriele.

L’intelligenza doveva diventare del tutto terrena,

doveva solo riguardare la consanguineità, la discendenza, le forze della riproduzione. Questo voleva Arimane.

Michele discese sulla Terra.

 

Solo sulla Terra egli poteva ritrovare quel che nel frattempo aveva dovuto seguire il suo corso affinché gli uomini pervenissero a intelligenza e libertà. Deve quindi riafferrarlo qui in modo da essere di nuovo, nell’ambito della Terra, il sovrano dell’intelligenza che opera ormai nell’umanità.

 

Arimane di fronte a Michele,

Michele posto nella necessità di difendere contro Arimane

ciò che attraverso eoni egli aveva retto per il bene degli uomini.

L’umanità si trova posta in questa lotta.

 

Essere antroposofi significa fra l’altro comprendere questa lotta almeno fino a un certo punto.

Essa si palesa ovunque.

La sua vera essenza rimane dietro le quinte del divenire storico,

ma essa si palesa ovunque nei fatti del mondo visibile.