La natura non è vuota di spirito

O.O. 26 – Massime antroposofiche – n° 17, 18


 

 

17 — L’uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo.

È inserito col suo sviluppo corporeo in un « mondo inferiore »;

con l’entità della sua anima egli forma un « mondo intermedio »,

e tende con le sue forze spirituali verso un « mondo superiore ».

Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura;

porta in sé come parte sua propria l’entità della sua anima;

trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso

a prender parte ad un mondo divino.

 

18 Lo spirito è attivo in queste tre sfere del mondo.

La natura non è vuota di spirito.

Si perde conoscitivamente anche la natura, se non vi si scorge lo spirito.

Si troverà però lo spirito come sopito entro l’esistenza naturale.

Come nella vita umana il sonno ha il suo compito,

e l’« io » deve dormire un certo tempo per essere ben desto in un altro,

così lo spirito del mondo deve dormire nel « luogo della natura »,

per essere ben desto in un altro