La rinascita dell’io divino

O.O. 112 – Il Vangelo di Giovanni in relazione agli altri 3 – 24.06.1909


 

Il mistero del Dio rinato domina nell’umanità; questo è il mistero del Graal.

 

Questo è il mistero che viene dato come un nuovo Vangelo,

e del quale viene detto di alzare lo sguardo ad un saggio, come l’autore del Vangelo di Giovanni, il quale poteva dire:

• « Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

Quello che in principio era presso Dio

è rinato in colui che abbiamo veduto soffrire e morire sul Golgota, e che è risorto ».

 

La continuità del principio divino attraverso tutti i tempi, e la rinascita del principio divino,

è ciò che lo scrittore del Vangelo di Giovanni voleva esporre.

Ma tutti coloro che hanno voluto esporre quel fatto

sapevano che il principio presente dalle origini era stato conservato.

 

Nel principio vi era il mistero dell’io umano superiore; era stato conservato nel Graal;

era rimasto unito al Graal, e nel Graal vive l’io che è connesso con ciò che è eterno e immortale,

così come l’io inferiore è connesso con ciò che è caduco e mortale.

• Chi conosce il segreto del santo Graal sa pure che dal legno della croce emana la vita, vivente e germogliante,

l’io immortale che è simbolizzato dalle rose sul legno nero della croce.

 

Il mistero della croce con le rose può essere perciò considerato come una continuazione del Vangelo di Giovanni;

riguardo al Vangelo di Giovanni, e a ciò che lo continua, potremo dire le parole seguenti:

• «Nel principio era la Parola, e la Parola era presso Dio e la Parola era Dio. Essa era nel principio presso Dio.

Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei, e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini.

E la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno compresa ».

 

Poiché però soltanto alcuni degli uomini che possedevano una particella di quello che non è nato dalla carne,

compresero la luce che riluceva nelle tenebre, la luce divenne carne,

e abitò fra gli uomini nella figura di Gesù di Nazareth.

 

Secondo lo spirito del Vangelo di Giovanni si potrebbe ora dire:

• «Ciò che viveva in Gesù di Nazareth come Cristo era l’io superiore e divino dell’intera umanità,

il Dio rinatodivenuto terrestre in Adamo come in una copia di se stesso.

Questo rinato io umano continuò quale mistero sacro, venne conservato sotto il simbolo della croce con le rose,

e viene annunciato oggi come il mistero del santo Graal, della croce con le rose».

 

• Quello che in ogni anima umana può nascere come io superiore

ci indica la rinascita dell’io divino nell’evoluzione dell’intera umanità, per mezzo dell’evento di Palestina.

Come in ogni singolo uomo nasce l’io superiore,

così è nato in Palestina l’io superiore dell’intera umanità, l’io divino;

esso viene conservato e ulteriormente sviluppato in ciò che si nasconde sotto il segno della croce con le rose.

 

• Se consideriamo l’evoluzione dell’uomo, abbiamo però

non soltanto il grande avvenimento della rinascita dell’io superiore,

ma oltre a questo grande abbiamo anche un’infinità di altri eventi minori.

• Prima che l’uomo possa far nascere il suo io superiore,

prima che possa verificarsi questa grande, vasta e profonda esperienza dell’anima,

la nascita cioè dell’io immortale in quello mortale,

debbono venir attraversati dei gradini preparatori molto importanti.

 

L’uomo deve prepararsi nei modi più vari.

E quando egli ha conseguito in sé la grande esperienza in modo da potersi dire:

• « Adesso sento qualcosa in me, adesso conosco qualcosa in me che abbassa lo sguardo sul mio io abituale,

così come il mio io abituale guarda in giù agli oggetti sensibili; sono ora un secondo nel primo;

sono salito ormai nei regni in cui mi trovo unito con gli esseri divini! »,

 

Quando l’uomo ha avuto quest’esperienza, la seguono ulteriori gradini che egli deve superare;

sono sì di natura diversa dai gradini preparatori, ma anch’essi debbono essere superati.

Abbiamo così un avvenimento grande e decisivo,

la nascita dell’io superiore in ogni uomo individuale;

ma anche nell’intera umanità abbiamo una nascita simile: la rinascita dell’io divino