La vita è percepita nei suoi effetti – ma non viene percepito direttamente l’etere vitale proveniente dal sole

O.O. 123 – Il Vangelo di Matteo – 03.09.1910


 

Dall’antica esistenza lunare si trapassa poi a quella terrestre nella quale avviene l’addensamento fino allo stato solido. Ancora sull’antica Luna non vi erano corpi solidi come quelli presenti sulla Terra. Lo stato solido è appunto caratteristico della nostra Terra; qui abbiamo dunque il calore, l’aeriforme, il liquido (o acquoso) e i corpi solidi; e dall’altro lato sono presenti l’etere della luce, l’etere sonoro e l’etere della vita.

 

Questo è stato il risultato raggiunto dall’evoluzione terrestre; coesistono sette diversi stati elementari, mentre sull’antico Saturno ve n’era uno solo, quello intermedio, il calore. Dobbiamo dunque immaginarci la nostra Terra, all’inizio della sua esistenza attuale, quando emerse dalla tenebra cosmica, ed era ancora congiunta col Sole e con gli altri pianeti, come un corpo che vibra e vive in questi sette stati elementari. In seguito alla scissione del Sole avviene però qualcosa di molto singolare.

 

Per la vita esteriore attuale, in cui si manifestano le attività che dal Sole s’irraggiano sulla Terra, troviamo sì il calore e la luce, che si percepiscono sensibilmente, ma non percepiamo invece direttamente le manifestazioni dell’etere sonoro e di quello della vita. Per tale ragione, gli effetti dell’etere del suono si manifestano solo nelle combinazioni e scomposizioni chimiche, cioè nei reciproci rapporti fra le diverse sostanze.

 

L’effetto dell’etere vitale non può neppur esso venire percepito direttamente, quale perviene irradiato dal Sole, così come invece l’uomo percepisce direttamente la luce, distinguendo con i suoi sensi la chiarità dalla tenebra.

La vita viene certo percepita nei suoi effetti, negli esseri viventi, ma non viene percepito direttamente l’etere vitale proveniente dal Sole. Ecco perché la scienza si trova costretta a dichiarare che la vita è un enigma.

 

Troviamo dunque che le due qualità eteriche più elevate e più sottili che emanano dal Sole, cioè l’etere del suono e quello della vita, sebbene siano quanto di più prezioso provenga dal Sole, tuttavia non sono direttamente manifeste nell’esistenza terrestre.

Ci troviamo qui di fronte a qualcosa che, sebbene s’irradii dal Sole, rimane tuttavia nascosto alla percezione ordinaria.

 

Di tutto quanto vive nell’etere della vita e nell’etere del suono, non è percepibile attualmente sulla Terra se non qualcosa che è per così dire interiore alla costituzione umana.

 

Le attività dirette della vita e dell’armonia delle sfere non sono percepibili sulla Terra;

percepibili ne sono invece gli effetti entro la costituzione dell’uomo.