L’Akasha

O.O. 92 – Leggende e misteri antichi – 1.07.1904


 

Per poter leggere la cronaca dell’akasha

è necessario mettere i propri pensieri a disposizione delle forze e degli esseri

cui nel linguaggio teosofico diamo il nome di “maestri”.

 

Spetta a loro fornirci le istruzioni che ce ne permetteranno la lettura,

giacché la cronaca dell’akasha è scritta con simboli e segni,

non con le parole di una qualsiasi lingua del presente o del passato.

 

Finché continueremo ad avvalerci della forza che l’uomo adopera nell’ambito del pensiero comune

– e chiunque non abbia espressamente imparato a escludere coscientemente il proprio io adopera questa forza –

non saremo in grado di leggere la cronaca dell’akasha.

 

Se vi domandate: “Chi è che pensa?”, non potrete darvi che questa risposta: “Sono io”.

Siete voi a collegare soggetto e predicato quando formate una frase.

 

Finché sarete voi stessi a collegare i singoli concetti, non riuscirete a leggere la cronaca dell’akasha,

perché riferirete sempre i vostri pensieri al vostro io.

 

Bisogna invece che escludiate il vostro io; bisogna che rinunciate a ogni presunzione di autosufficienza.

 

Dovete limitarvi a metter lì le vostre rappresentazioni,

lasciando che sia lo spirito a stabilire collegamenti fra l’una e l’altra mediante forze a voi esterne.

È dunque necessario rinunciare non a pensare, bensì a collegare da se stessi i singoli pensieri.

 

Solo così il maestro potrà intervenire, insegnandovi

a lasciare che lo spirito componga dall’esterno i vostri pensieri in un quadro

– che solo lo spirito universale può mostrare – degli eventi e dei fatti accaduti nel corso della storia.

 

Se rinuncerete a giudicare i fatti da voi, sarà lo stesso spirito universale a parlarvi,

mentre voi gli metterete a disposizione il vostro materiale concettuale.

 

………….

 

A chi segue gli avvenimenti nella cronaca dell’akasha è dato scoprire

che quanto accade sul piano fisico è governato dai mondi superiori.

 

Gli spiriti-guida stanno sotto l’influsso di iniziati che sono al lavoro nei mondi superiori.

I personaggi geniali rimandano in alto, a esseri che lavorano dietro le quinte, su fino alla Loggia bianca.

 

L’aspetto fisico è solo il lato esterno.

Il lato interno è costituito dal lavoro dei sommi iniziati della Loggia bianca

e dei loro messaggeri, che escono nel mondo.