L’anima coscientedà all’uomo la disposizione ad elaborare un io più o meno autocosciente

O.O. 104 – L’Apocalisse – 26.06.1908


 

Vi ricorderete che il corpo fisico venne sviluppato su Saturno, il corpo eterico sul Sole, il corpo astrale sulla Luna, e che l’io deve formarsi sulla Terra; fino ad un grado relativamente alto si è già anzi formato.

Ora dobbiamo però guardare in modo ancora più preciso all’evoluzione dell’uomo sulla Terra.

 

• Quello che si chiama Sé spirituale, o corpo astrale trasformato,

(il fatto che l’uomo agisca e lavori del tutto coscientemente nel suo Sé spirituale,)

nel suo corpo astrale, verrà raggiunto, per la gran massa degli uomini,

soltanto alla fine dell’evoluzione terrestre.

 

• Invece, durante la nostra evoluzione terrestre l’uomo dovette attraversare una specie di preparazione

che, già nel corso di questa evoluzione terrestre,

rese possibile lavorare metà coscientemente e metà incoscientemente sulle sue tre parti costitutive inferiori.

 

• Quell’elaborazione, metà cosciente e metà incosciente, iniziò nell’epoca lemurica, alla quale già abbiamo accennato.

Allora l’io iniziò a lavorare, con una coscienza del tutto ottusa, cominciando dal corpo astrale.

Seguendo cioè l’evoluzione terrestre dall’epoca lemurica fino ai primi tempi di quella atlantica,

si trova che, all’inizio, mezzo incosciente, con un barlume di coscienza, l’io lavorava al suo corpo astrale.

Quella che allora apparve per prima cosa sulla terra, quale prodotto della trasformazione del corpo astrale,

viene chiamata anima senziente.

 

Poi, durante l’epoca atlantica, quando l’aria era permeata da masse di nebbia e acqua,

l’io lavorava con ottusa coscienza al corpo eterico ed elaborava quella che si denomina anima razionale o affettiva.

 

E dal momento in cui, da quel luogo nelle vicinanze dell’Irlanda odierna,

venne il grande impulso che spinse i popoli ad emigrare da occidente ad oriente

e li guidò a superare il diluvio atlantico verso la nostra nuova civiltà,

dall’inizio dell’ultimo terzo dell’epoca atlantica,

l’io lavorò incoscientemente al corpo fisico, ed elaborò quella che si chiama anima cosciente,

quella cioè che dà all’uomo la disposizione ad elaborare un io più o meno autocosciente

facendolo emergere dall’anima di gruppo;

quell’io che poi conseguì il grande impulso alla piena individualità

soltanto con l’apparizione del Cristo Gesù.

 

Soltanto allora l’uomo divenne veramente adatto

per quello che si può chiamare lavoro nel corpo astrale, più o meno cosciente.

Soltanto con la penetrazione del cristianesimo sulla terra

noi abbiamo in realtà iniziato a lavorare coscientemente al nostro corpo astrale.