L’anima diventerà, su Giove, signora della nascita e della morte.

O.O. 11 – Dalla cronaca dell’akasha – (La terra e il suo avvenire.)


 

L’uomo saprà creare immagini, non solo rappresentazioni.

Avrà allora raggiunto qualcosa di simile a ciò ch’esisteva già per la coscienza della Luna.

Ma le immagini in lui non fluttueranno più come in un sogno, bensì egli potrà evocarle in sé, come le attuali rappresentazioni, in piena autocoscienza.

Il pensiero di un colore sarà il colore stesso, la rappresentazione di un suono, sarà il suono stesso, e così via.

 

Un mondo d’immagini fluttuerà in avvenire nell’anima dell’uomo, per sua forza propria, mentre prima, durante il periodo della Luna, tale mondo d’immagini riempiva la sua vita interiore senza la sua opera, e non sparirà la caratteristica della spazialità peculiare al mondo oggettivo.

• Il colore, che sorgerà contemporaneamente all’idea del colore,non resterà soltanto un’immagine nell’anima, ma si manifesterà al di fuori, nello spazio.

Ne seguirà che l’uomo potrà percepire esseri e cose di natura superiore a quella degli oggetti che lo circondano ora.

Tali cose e tali esseri sono di natura spirituale e animica più raffinata, così che non si rivestono dei colori oggettivi percepibili ai sensi fisici attuali, ma si manifestano per mezzo dei colori e dei suoni animici e spirituali più raffinati che l’uomo dell’avvenire saprà risvegliare nella propria anima.

 

• L’uomo va dunque avvicinandosi a uno stato in cui possederà una coscienza immaginativa consapevole, che lo renderà atto a tali percezioni.

La prossima evoluzione della Terra porterà da un lato l’attuale vita di rappresentazioni e di pensiero a uno sviluppo sempre più sottile, più elevato, più perfetto; dall’altro, andrà a poco a poco formandosi anche la coscienza immaginativa consapevole.

Quest’ultima però raggiungerà la sua piena espansione nell’uomo soltanto sul prossimo pianeta nel quale la Terra si trasformerà e che la scienza occulta chiama «Giove».

L’uomo potrà allora comunicare con esseri che ora si sottraggono interamente alla sua percezione sensoria. È evidente che ciò trasformerà del tutto non soltanto le percezioni umane, ma anche l’attività, i sentimenti, e tutte le relazioni col mondo circostante.

 

Come oggi l’uomo è in grado di agire coscientemente soltanto su esseri forniti di organi sensori, così allora sarà in grado di agire coscientemente su forze e potenze ben diverse; e sarà in grado di ricevere egli stesso da ben altri regni influssi che potrà pienamente riconoscere.

A questo punto non si potrà più parlare di nascita e di morte nel senso attuale, poiché la «morte» avviene solo per il fatto che la coscienza sta in relazione col mondo esteriore per mezzo di organi sensori fisici.

Allorché questi non funzionano più» cessa ogni rapporto col mondo circostante; ciò vuol dire che l’uomo è «morto».

Se la sua anima è giunta al punto da non ricevere più gli influssi del mondo esterno per mezzo degli organi fisici, bensì per mezzo delle immagini generate da lei stessa, essa acquista anche la facoltà di regolare secondo la sua volontà  le proprie relazioni col mondo circostante; vale a dire che la sua vita non può più essere interrotta senza ch’essa lo voglia; l’anima è diventata signora della nascita e della morte.

 

Tutto ciò avrà luogo sul pianeta Giove, allorché sarà stata raggiunta la coscienza immaginativa consapevole.

Questa condizione dell’anima viene anche chiamata «coscienza psichica».