L’antroposofia è la preparazione per tutto ciò che si avvererà in avvenire

O.O. 130 – Cristianesimo esoterico e la guida spirituale dell’umanità – 01.10.1911


 

L’antroposofia è la preparazione per tutto ciò che si avvererà in avvenire.

 

Coloro che prendono sul serio l’evoluzione dell’umanità

vogliono che lo sviluppo dell’anima non si arresti e sprofondi in una palude,

ma che continui a procedere

in modo che la Terra possa realmente liberarsi nella sua parte spirituale,

mentre la sua parte più grossolana se ne distaccherà a guisa di un cadavere.

 

Potrebbe anche darsi

che, per colpa degli uomini, tutta questa grande opera venga rovinata;

ma coloro che vogliono evitare questo disastro e far sì che l’opera riesca,

devono acquistarsi una comprensione della vita spirituale

per mezzo di ciò che oggi chiamiamo antroposofia.

 

Così l’antroposofia diventa un dovere,

e la conoscenza desta in noi dei sentimenti di responsabilità.

 

Quando i misteri del mondo ci inducono a sentire di voler essere antroposofi,

abbiamo l’atteggiamento giusto.

 

L’antroposofia

non deve essere una mera soddisfazione della nostra curiosità,

ma deve divenire una cosa senza la quale non possiamo vivere.

 

Solo in questo caso abbiamo il giusto sentimento,

solo allora siamo delle pietre vive entro quella grande costruzione

che dovrà sorgere nelle anime degli uomini ed estendersi a tutta l’umanità.

 

L’antroposofia è dunque l’apertura ai veri fenomeni mondiali,

quali si manifesteranno agli uomini del futuro, alle nostre anime,

quando saremo ancora in un corpo fisico o già tra la morte e una nuova nascita.

 

Questa trasformazione avverrà in noi

• sia se saremo ancora in un corpo fisico,  •  sia se avremo già deposto il corpo fisico.

 

Già sulla Terra, in un corpo fisico,

l’uomo deve acquisire la comprensione per questi avvenimenti.

 

Per coloro che già attualmente, nel corpo fisico, avranno comprensione per il Cristo,

sarà indifferente se saranno ancora in vita quando arriverà il momento di vederlo,

o se avranno già attraversato la porta della morte.

 

Ma coloro che ora rifiutano la comprensione di Cristo

e che hanno già passato la soglia della morte,

devono attendere fino alla prossima incarnazione,

perché questo fatto non può essere compreso tra la morte e la nascita.

 

Una volta acquisita la comprensione, essa continua,

e allora Cristo è visibile anche tra la morte e la nuova nascita.

 

L’antroposofia è una cosa che noi impariamo per la vita fisica,

ma vale anche per quando abbiamo deposto il corpo fisico con la morte.

 

Questo è quanto volevo dare oggi per la comprensione dell’uomo e per poter rispondere a molte domande.

 

È difficile conoscere se stessi, perché l’uomo è un essere assai complicato.

L’essere umano è complicato perché è connesso con gli esseri superiori e il mondo superiore.

 

Quanto sta in noi è immagine d’ombra del grande mondo,

e la nostra organizzazione,

il nostro corpo fisico, eterico, astrale e il nostro io, che sono i nostri arti,

sono mondi per le entità divine.

 

Per noi il corpo fisico, eterico, astrale e l’io sono un mondo,

l’altro mondo è il mondo superiore, il mondo celeste.

 

Per gli esseri divino-spirituali dei mondi superiori, i corpi fisici sono alti mondi divino-spirituali.

 

L’uomo è così complicato perché è una reale immagine riflessa del mondo spirituale.

Ciò deve portarlo alla consapevolezza della sua dignità umana.

 

Sapendo che siamo una immagine,

e che siamo ancora lontani da quanto dovremmo essere,

oltre alla dignità umana facciamo nostra

anche la giusta modestia e l’umiltà rispetto al macrocosmo e ai suoi dèi.