L’antroposofia non deve essere una teoria
O.O. 130 – Cristianesimo esoterico e la guida spirituale dell’umanità – 08.02.1912
Non è privo di significato che al termine delle due conferenze pubbliche
io abbia rilevato con sempre maggior forza
che l’antroposofia non deve essere una teoria, una mera scienza,
qualcosa che nel senso corrente si definisce conoscenza,
bensì qualcosa che nella nostra anima può trasformarsi
da semplice conoscenza, da mera teoria in vita immediata, in elisir di vita.
L’antroposofia non ci comunica, dunque, solo delle nozioni,
perché quelle che fa affluire in noi sono soprattutto delle forze,
che non aiutano solo nella vita consueta che conduciamo qui nell’esistenza fisica,
ma anche nella vita intesa nella sua interezza,
cioè sia quella che viviamo nell’esistenza fisica
sia quella che conduciamo quando siamo disincarnati tra la morte e una nuova nascita.
Più si intensifica in noi il sentimento che l’antroposofia ci apporta forze ristoratrici,
elementi che promuovono la vita, più la comprendiamo meglio.