Nell’epoca postatlantica non era ancor giunto il momento

in cui gli uomini non avessero più bisogno di ricevere qualcosa dall’alto;

anzi occorreva loro ancora una specie di animazione, di ispirazione dall’alto; e questa avvenne infatti.

 

Abbiamo visto come una siffatta animazione si compiesse ai tempi delle popolazioni lemuriche,

quando il corpo fisico era animato dagli spiriti della personalità.

Nel tempo atlantico il corpo fisico e il corpo eterico vennero pervasi da arcangeli,

ed ora i grandi capi dell’umanità postatlantica

furono animati a tutta prima da angeli che discesero nei loro corpi fisici, eterici ed astrali.

 

I grandi capi dei primi tempi postatlantici

non avevano solo il loro corpo fisico umano, i loro corpi eterici e astrali umani; in essi penetrava un angelo.

• Perciò quei grandi capi potevano guardare indietro alle loro incarnazioni precedenti.

 

Ciò non è possibile all’uomo comune, perché egli non si è ancora sviluppato fino al manas; deve prima divenire un angelo egli stesso. Quei capi, che nascevano dal seno della popolazione solita, avevano però nel loro corpo fisico, nel corpo eterico e nel corpo astrale un essere angelico che li compenetrava, che li animava. Quegli uomini erano dunque anch’essi maya, esseri in realtà diversi da quello che apparivano sulla Terra.

 

I grandi capi dell’umanità, negli antichissimi tempi, erano del tutto diversi da come apparivano esteriormente.

• Erano persone nelle quali dimorava un angelo

il quale ispirava loro tutto il necessario perché fossero maestri e guide dell’umanità.

I grandi fondatori e maestri delle religioni erano uomini in tal modo posseduti da angeli;

attraverso loro parlavano angeli.

 

Ma nel cosmo gli avvenimenti che si possono descrivere con perfetta regolarità sono però sempre intrecciati e frammischiati tra loro. Quello che descriviamo così regolarmente non si avvera con la stessa perfetta regolarità. Certo, in generale, è vero il fatto che ai tempi lemurici, attraverso certi esseri umani, parlavano spiriti della personalità, che lo stesso facevano ai tempi atlantici arcangeli, e ai tempi postatlantici angeli. Ma anche dopo l’Atlantide si trovano uomini che sono pervasi fin nel loro corpo fisico da spiriti della personalità, e che si trovano realmente, benché vivano nei tempi postatlantici, nella stessa condizione in cui si trovavano una volta gli uomini lemurici attraverso ai quali parlavano spiriti della personalità.

 

Nei tempi postatlantici possono dunque esservi uomini

che sono l’incarnazione esteriore di uno spirito della personalità,

che presentano assolutamente le caratteristiche umane normali,

ma che portano ancora in sé un tale spirito, perché all’umanità occorrono questi grandi capi.

 

Nei tempi postatlantici esistono anche uomini

che hanno in sé un arcangelo, uno spirito di Mercurio, il quale anima il loro corpo fisico e specialmente l’eterico.

E finalmente vi è anche una terza categoria di uomini

i quali sono animati e ispirati nel corpo fisico, eterico e astrale da un essere angelico,

uomini attraverso ai quali parla un angelo.

 

Secondo la dottrina orientale tali personalità umane ricevono nomi speciali.

Una personalità umana che esteriormente è sì un uomo dell’epoca postatlantica,

ma che in realtà porta in sé uno spirito della personalità e ne è animato fin dentro il corpo fisico,

si chiama nella dottrina orientale dhyani-buddha.

Questo è dunque un nome comune dato a individualità umane

che sono animate, fin dentro il loro corpo fisico, da uno spirito della personalità.

 

Le personalità umane che sono animate fin dentro il loro corpo eterico,

che nell’epoca postatlantica portano in sé un arcangelo, si chiamano bodhisattva.

E quelle che portano in sé un angelo, che sono così animate nel loro corpo fisico, eterico e astrale,

si chiamano buddha umani.

 

• Abbiamo dunque tre gradi: i dhyani-buddha, i bodhisattva e i buddha umani.

Questa è la vera dottrina dei buddha, delle loro classi e categorie,

che dobbiamo considerare in relazione con tutte le vie e i modi in cui operano le gerarchie.

 

Questo è il fatto meraviglioso che ci appare quando guardiamo indietro agli uomini primitivi, non ancora evoluti: fra loro ne troviamo alcuni attraverso ai quali parlano veramente dal cosmo le grandi gerarchie fin giù nei pianeti; e solo gradualmente gli spiriti delle gerarchie superiori, che agivano già prima della formazione della nostra Terra, affidano poi gli uomini a loro stessi man mano che divengono maturi. Penetriamo con lo sguardo in un’immensa saggezza, ed è straordinariamente importante che penetriamo questa saggezza appunto in questo senso, come fu insegnato in tempi antichissimi quando all’umanità s’insegnava ancora la saggezza primordiale.

 

Se dunque sentiamo parlare dei buddha (e nella dottrina orientale non si parla solo di un buddha, ma di molti, fra i quali vi sono naturalmente gradi diversi di perfezione) teniamo presente che un buddha viveva sulla Terra, ma dietro al buddha v’era ancora il bodhisattva e persino il dhyani-buddha.

 

Poteva però anche darsi che ad esempio il dhyani-buddha e il bodhisattva non scendessero fino ad animare il corpo fisico, ma che il bodhisattva scendesse solo fino ad animare il corpo eterico: ne risultava un essere che non giungeva fino ad animare ed ispirare un corpo fisico umano, ma solo un corpo eterico.

 

Così può accadere che un simile bodhisattva, che dunque fisicamente non è per nulla visibile (poiché se appare solo in un corpo eterico non è fisicamente visibile, e vi furono certo di tali bodhisattva fisicamente invisibili), possa a sua volta, come essere superiore, ispirare specialmente il buddha umano. Si ha allora il buddha umano, che è già ispirato da un angelo, ma che nel suo corpo eterico viene ancora ispirato da un arcangelo.

 

L’essenziale per noi è di gettare lo sguardo nella meravigliosa complessità dell’essere umano. Più di una personalità di tempi passati, alla quale rivolgiamo il nostro sguardo, si può solo comprendere se la intendiamo come un punto dove s’incontrano e si radunano diversi esseri che si manifestano e si annunziano attraverso l’uomo.

 

In verità molte epoche non hanno un numero sufficiente di grandi uomini che possano venire ispirati dagli spiriti che debbono agire; una sola persona deve alle volte venire animata e ispirata da diverse individualità delle gerarchie superiori. Talvolta, attraverso una personalità che ci sta davanti, ci parlano non soltanto gli abitanti di Mercurio, ma quelli di Mercurio e di Venere.

 

Questi sono i concetti che ci conducono alla comprensione dell’evoluzione umana sì che riconosciamo le grandi personalità nella loro vera natura, mentre, quando le incontriamo come uomini fisici, sono in realtà solo una maya.