Le 7 incarnazioni planetarie della Terra

O.O. 100 – Evoluzione dell’Umanità e conoscenza del Cristo – 18.11.1907


 

La scienza dello spirito riconosce tre incarnazioni antecedenti allo stato attuale. Questo non significa che la Terra non abbia vissuto in precedenza altre incarnazioni. Occorre dire, però, che anche per l’iniziato più elevato sono riconoscibili solo tre incarnazioni precedenti e tre successive, che insieme all’attuale assommano a sette. Il numero sette non presenta alcun carattere superstizioso. Se io mi trovo in un campo di vasta estensione, la distanza fino alla quale il mio sguardo si spinge è la stessa in tutte le direzioni. Nelle stesse condizioni si trova il chiaroveggente, anch’egli ha una visione del passato e del futuro di pari estensione temporale.

 

La scienza dello spirito designa le sette incarnazioni della Terra con questi nomi: Saturno, Sole, Luna, Terra, Giove, Venere e Vulcano. Con questi nomi si definiscono esclusivamente degli stati, delle condizioni di una stessa entità.

• Saturno è uno stato della nostra Terra che risale ad un remotissimo passato. L’attuale Saturno sta alla Terra attuale come il bambino sta al vegliardo. La Terra ha vissuto in passato lo stato saturnio così come un vegliardo è stato in passato bambino.

• Nemmeno l’incarnazione futura è da intendersi come se in futuro l’umanità debba vivere su Giove, ma nel senso che lo stato cui la Terra perverrà nella sua prossima incarnazione è quello in cui il pianeta Giove si trova ora.

 

• Tra due incarnazioni planetarie vi è una specie di devachan celeste o spirituale, il pralaya.

Il periodo che trascorre tra due incarnazioni planetarie, al pari di quello che l’uomo sperimenta tra due incarnazioni terrene, non è dedito al riposo, bensì è un tempo di attività spirituale e di preparazione al futuro, alla successiva incarnazione.

All’esterno questo stato appare crepuscolare. Quando la Terra emerse dal pralaya per passare allo stato saturnio, aveva una configurazione diversa da quella attuale.

Prendendo tutte le sostanze e tutte le entità che fanno parte della Terra, del Sole e della Luna, mescolandole e poi formandone un unico corpo, si otterrebbe quella che era la costituzione della Terra quando emerse da quell’oscurità crepuscolare per passare allo stato saturnio. Non ne emerse come una corporeità in cui non v’era traccia di esseri. Anche l’umanità attuale vi era già presente, ma in uno stato adeguato a quello del pianeta.

 

• Su Saturno è stata formata la prima disposizione, il primo abbozzo del corpo fisico.

Possiamo formarci una rappresentazione della conformazione fisica che l’uomo aveva allora, se cerchiamo di renderci comprensibile lo stato fisico, lo stato sostanziale di quel pianeta. Su Saturno non esistevano gli stati corporei presenti oggi; le sostanze solide, liquide e gassose non c’erano. La materia era piuttosto in uno stato che i fisici attuali non definirebbero nemmeno corporeo.

 

La scienza dello spirito conosce quattro stati della materia: terra, acqua, aria e fuoco o calore.

• Il termine “terra” designa tutto ciò che è solido: anche l’acqua gelata o ghiaccio è terra, per la scienza dello spirito.

Acqua è tutto ciò che è liquido, perciò si definiscono con il termine “acqua” anche il ferro o la pietra allo stato fuso.

Aria è tutto ciò che è gassoso, quindi è gassoso anche il vapor acqueo.

• Per quanto riguarda il fuoco o calore, i fisici ritengono attualmente che esso sia solo una qualità della materia, e precisamente una vibrazione estremamente rapida delle sue particelle più piccole. Per la scienza dello spirito, però, anche il calore è una sostanza, solo molto più sottile dell’aria. Secondo la scienza dello spirito, un corpo sottoposto a riscaldamento assorbe della sostanza calorica; se si raffredda, cede della sostanza calorica.

 

 

La sostanza calorica può condensarsi in aria, questa in acqua e questa, a sua volta, in terra.

Tutte le sostanze sono esistite in passato come pura e semplice sostanza calorica.

Quando la Terra era allo stato saturnio, esisteva solo la sostanza calorica.

La prima disposizione del corpo fisico umano era costituita anch’essa solo da sostanza calorica, sebbene alcuni organi vi fossero già accennati.

Ma non era solo presente il germe del corpo fisico, c’era già anche lo spirito, l’interiorità umana più profonda, l’Uomo-Spirito o Atma.

Questo Uomo-Spirito dimorava nel grembo della Divinità che formava l’atmosfera spirituale di Saturno; non era un essere autonomo, come non sono autonome le nostre dita. Sarà autonomo solo alla fine del periodo di Vulcano.

 

• Nell’epoca successiva, il periodo solare, la sostanzialità e anche i corpi umani si erano condensati passando dallo stato calorico a quello aeriforme.

Successivamente si formò nell’uomo, in aggiunta al corpo fisico esistente, il corpo eterico, e dal lato spirituale la Divinità discese, per così dire, di un grado venendo a formare lo Spirito Vitale o Buddhi.

• Nel periodo lunare la sostanzialità si condensa pervenendo all’elemento liquido; quello che allora era il grado di consistenza più denso potrebbe essere paragonato alla cera. Proseguì anche l’evoluzione umana, formando da un lato il corpo astrale e dall’altro, dal lato spirituale, il Sé Spirituale o Manas. L’uomo di allora, però, non aveva ancora l’Io; lo si può paragonare all’attuale animale, solo diverso nell’aspetto.

 

Quando, dopo la pausa di riposo che seguì alla fase lunare, la Terra riemerse per compiere l’attuale periodo evolutivo, recava in sé le sostanze e le entità che ora sono contenute nel Sole, nella Terra e nella Luna attuali.

Dal lato della sostanzialità fisica l’essere umano era pervenuto a un tale grado di raffinamento, che il suo corpo astrale poteva ora accogliere in sé un Io, nella misura in cui aveva assunto la forma atta a portarlo.

Dall’altro lato lo Spirito aveva raggiunto un grado di condensazione che lo rendeva capace, come Io, di fecondare i corpi inferiori, quasi fosse una goccia d’acqua.

 

Testo alternativo generato dal computer: atma Saturno Corpo fisico atma buddhi Sole Corpo eterico Corpo fisico atma buddhi manas Luna Corpo astrale Corpo eterico Corpo fisico atma buddhi manas lo Terra Portatore dell'Io Corpo astrale Corpo eterico Corpo fisico

 

• Il primo importante evento cosmico è la separazione del Sole dalla Terra.

La separazione fu necessaria, per dare una sede adeguata alle entità spirituali superiori che fino allora erano rimaste unite all’umanità e che erano ormai giunte ad un livello di maturazione atto a far loro svolgere un’attività superiore. Queste entità superiori avevano raggiunto la meta dell’evoluzione umana già nello stato saturnio. Si trovavano già allora al grado evolutivo cui l’uomo perverrà solo nel lontano periodo di Vulcano.

Nella prima fase dello stato solare della Terra, altre entità avevano raggiunto il grado evolutivo che l’umanità attingerà nel periodo di Venere. Queste ultime sono le entità che ci inviano adesso la loro forza con la luce fisica del Sole. Entrambe queste specie di entità si separarono dalla Terra e, recate con sé le forze e le sostanze più fini, formarono il Sole attuale.

 

Fu un tempo cupo e triste, quello che la Terra visse dopo la separazione del Sole, avendo, invece, ancora la Luna nel suo seno. Incombeva allora sugli uomini la minaccia di ridursi alla sola forma, il rischio della totale estinzione dello spirito, di ogni possibilità evolutiva. Se il Sole e la Terra fossero rimasti uniti, avrebbero prodotto un’evoluzione così rapida dell’umanità che avrebbe impedito agli uomini di sviluppare il corpo fisico.

Se fossero state le forze lunari a rimanere congiunte con le forze della Terra, tutta la vita si sarebbe impietrita nella sola forma. Statue sarebbero divenuti gli esseri umani; sarebbe sorta una “umanità cristallizzata”, come dice Goethe nella seconda parte del Faust.

 

• Con la separazione delle forze solari e lunari dalla Terra si configurò quell’equilibrio tra vita e forma che era necessario per l’evoluzione dell’umanità. L’uomo ha la possibilità di svilupparsi correttamente solo se queste forze agiscono su di lui dall’esterno.

• Le forze che provengono dal Sole creano e fecondano la vita;

• quelle che provengono dalla Luna riversano la vita in forme solide.

• Alla Luna siamo debitori della nascita del corpo fisico come esso è oggi,

• ma la vita che in questo corpo s’immerge proviene dal Sole.

Queste due correnti del Sole e della Luna agiscono sempre nel modo giusto grazie al fatto che una delle entità solari si è unita alla Luna.

 

Le entità che erano al grado divino sono uscite insieme al Sole; una di queste entità si è, invece, distaccata e ha preso dimora sulla Luna attuale. Questo Dio che si è unito alla Luna porta il nome di Jehova, il Dio della forma o Divinità lunare.

Il Dio Jehova o Jahvé conformò i tre corpi dell’uomo, rendendoli atti ad accogliere la goccia-Io.

Jehova formò il corpo dell’uomo a propria immagine, «ad immagine di Dio lo formò» (Mosè I, 1, 27).

 

Questa dottrina dell’evoluzione costituì la sapienza delle scuole esoteriche di tutti i tempi. I discepoli della scuola esoterica cristiana di Dionigi Areopagita la udivano esporre approssimativamente in questi termini: osservate i regni degli esseri viventi della Terra, guardate le pietre, esse sono mute, non esprimono nulla del loro dolore o della loro gioia; contemplate le piante, esse sono ancora mute, non esprimono né dolore né gioia; gli animali si sono elevati al di sopra della mutezza. Se poteste seguire l’evoluzione con la vista acuta dello spirito, vedreste come nei suoni degli animali di un remotissimo passato si esprimesse ciò che compenetrava di suono il cosmo. Più v’innalzate all’uomo, più constatate come il suono divenga espressione del dolore o del piacere individuale.

 

• Solo all’essere umano è dato infondere nel suono ciò che proviene dallo spirito individuale.

Gli animali esprimono nei loro versi gli eventi naturali, ma il suono divenne parola quando Jahvé conferì ai corpi umani quella forma entro la quale le entità spirituali del Sole potevano immergersi.

• Quando il suono diviene parola, lo Spirito risuona nel corpo astrale.

Il senso, il significato penetrò nel suono, nel momento in cui le potenze solari superiori entrarono nelle forme configurate da Jahvé.

Il vero e proprio inizio spirituale dell’uomo si ebbe quando in lui risuonò la prima parola.

Siamo arrivati qui al punto che l’evangelista tocca al primo capitolo, al primo versetto: «In principio era la Parola…».

 

⦁ La dottrina esoterica designa con il nome di Cristo lo Spirito supremo, che è unito al Sole e che inviò gli Io sulla Terra.

• Ma gli Io, quali membra del Logos solare, fluirono nelle forme solo a poco a poco.

• La Luce fluiva dal Logos solare, però in quei tempi antichi pochi lo accolsero; ma coloro che lo accolsero divennero diversi dai loro fratelli umani.

• Essi furono chiamati figli di Dio (cap. 1, 12); erano costituiti da quattro parti: corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale e Io, anche se la quarta parte costitutiva, la più giovane, era ancora debole e oscura.

• Ma la Luce deve giungere a tutti gli uomini, anche se questo richiede tempo.

Esprimono questi nessi i versetti 8-14.

 

C’erano, però, alcuni uomini che la Luce avevano già accolto in alto grado e che, perciò, ne avevano conoscenza ed erano capaci di renderle testimonianza.

⦁ Nella dottrina esoterica si chiamano Giovanni coloro che per propria esperienza, non edotti da altri, hanno reso testimonianza alla Luce indicando che sarebbe venuto Uno che per la prima volta avrebbe portato la Luce a tutti (cap. 6 e 7).

Lo scrittore del Vangelo giovanneo è uno di questi “Giovanni”. Nel versetto 18 è detto: “Nessuno ha mai visto Dio…”, ossia nessuno prima di Giovanni, perché solo con Cristo Gesù è stato personificato.

 

• Il Mistero del Golgota è l’Evento più importante per l’evoluzione del cosmo e dell’umanità.