Le due colonne

O.O. 104 – L’Apocalisse – 26.06.1908


 

Dobbiamo ora vedere chiaramente che in questo stato spirituale della terra

riapparirà di nuovo, ad un gradino superiore di evoluzione, tutto quello che esisteva in precedenza.

 

Prima di tutto riappaiono i portatori delle correnti spirituali su cui la terra è basata, da cui essa proviene.

I portatori di quelle correnti appaiono in modo vivente.

 

Se seguiamo la tradizione cristiana vediamo in Elia e in Mosè

le personalità rappresentanti di quello che ieri ci è apparso nelle due colonne.

 

Coloro che danno l’insegnamento delle due colonne sono indicati nell’esoterismo cristiano come Elia e Mosè.

• Elia è quello che portò all’uomo l’annunzio, il messaggio di una delle colonne, la colonna della forza, del vigore;

e Mosè portò quello della colonna della saggezza.

« Mosè » significa saggezza o verità,

ed « Elia » significa — ma è difficile renderlo in parole — la forza indicante, quella che dà la direzione, l’impulso.

 

Vediamo dunque queste due individualità apparire nel mondo divenuto spirituale,

e precisamente al gradino di evoluzione al quale esse saranno pervenute allora,

perché, come nella trasfigurazione secondo la tradizione cristiana il Cristo appare fra Mosè ed Elia,

così appare tutto il processo alla fine dell’evoluzione terrestre:

il Sole, il sole spirituale dell’amore, la manifestazione della missione terrestre dell’amore,

appare sostenuto da Sole-Marte e Luna-Mercurio, da Elia e Mosè.

 

Come ieri abbiamo visto

le due colonne che appaiono all’iniziato come i simboli della forza e della saggezza, con sopra il sole dell’amore,

così possiamo ora rappresentarci un tratto ulteriore dell’evoluzione terrestre

e ci appariranno nella loro vivezza, nella loro personificazione,

una colonna quale Elia, l’altra quale Mosè,

e quello che vi è al di sopra quale il vero e proprio principio del Cristo.