Le entità della terza gerarchia guide dell’umanità.

O.O. 136 – Le entità spirituali nei corpi celesti e nei regni della natura – 05.04.1912


 

Se si comincia a realizzare che sopra di noi uomini qualunque vi è una specie di essere-guida,

questa è la prima forma nella serie delle entità della terza gerarchia: quelle che sono chiamate gli Angeli.

 

• Sollevandosi al di sopra di sé nel modo ora descritto,

l’uomo sperimenta per prima cosa l’azione che un essere angelico esplica entro la sua entità umana.

• Si dovrà poi concepire l’essere che ci ispira come divenuto autonomo, dotato cioè delle qualità che ho descritte:

la capacità di manifestarsi, di rivelarsi, e di essere colmo di spiritualità:

si giungerà così al concetto degli esseri della terza gerarchia che stanno di un grado al di sopra dell’uomo.

 

Potremo così riconoscere le prime entità spirituali superiori all’uomo

come quelle che reggono e guidano ogni singolo individuo umano.

In questo modo ho descritto la via per la quale l’uomo

può cominciare a innalzarsi fino ai primi esseri spirituali a lui sovrastanti e farsene un’idea.

Il singolo uomo ha dunque la sua guida spirituale

e superando i nostri interessi egoistici lo sguardo occulto può appunto mostrarci questa realtà.

 

Analogamente esiste per lo sguardo occulto la possibilità di rivolgersi a gruppi umani, a stirpi, a popoli, i quali pure hanno degli spiriti-guide, come ne ha l’individuo umano. Solo che gli esseri che guidano interi popoli o intere stirpi sono più potenti delle guide dell’uomo singolo.

 

Nell’esoterismo occidentale si chiamano Arcangeli queste entità-guida di interi popoli: sono esseri che vivono nel mondo spirituale, le cui percezioni sono manifestazioni, o rivelazioni, la cui interiorità è rappresentata da esperienze spirituali, e le cui azioni si esprimono in ciò che compie un intero popolo, o un’intera stirpe. Progredendo sempre più nel proprio sviluppo occulto, l’uomo può giungere al punto in cui non gli si rivela solamente chi guida lui in particolare, ma anche chi guida il gruppo umano al quale egli appartiene.

 

Se poi il nostro sviluppo occulto procede ancora più oltre, troviamo delle entità-guida che non sono più impegnate con singole stirpi o singoli popoli, ma che assumono la direzione nei periodi di tempo che si susseguono. Se una persona progredita nell’indagine occulta osserva per esempio il periodo in cui vissero gli antichi egizi, o i caldei, l’impronta generale di tutta quell’epoca gli si rivela come sottoposta a una guida unitaria: e da un’epoca all’altra le entità-guida cambiano.

 

Osservando ad esempio ciò che fece seguito al tempo degli egizi e dei caldei, lo sguardo occulto incontra il periodo in cui furono i greci e poi i romani a conferire il carattere alla civiltà occidentale. Si scopre allora che, al di sopra dei singoli popoli e più potenti degli Arcangeli, guide dei popoli, operano altri spiriti i quali guidano diversi gruppi di popoli contemporanei, e che dopo un certo lasso di tempo verranno sostituiti da altre guide dei tempi.

 

Come dunque nello spazio si trovano distribuiti i territori degli Arcangeli (che guidano in un medesimo momento popoli diversi), così osservando il corso del tempo lo sguardo occulto constata che le diverse epoche vengono guidate dai loro veri spiriti del tempo, più potenti degli Arcangeli e la cui guida si estende a molti popoli diversi in uno stesso periodo di tempo. A questa terza categoria di spiriti della terza gerarchia noi assegniamo il nome di spiriti del tempo, o Archai.

 

Tutte le entità appartenenti alle tre classi della terza gerarchia possiedono le qualità che ho oggi caratterizzate

come manifestazione (o rivelazione) e come plenitudine interiore di spirito;

è ciò che percepisce, osservandole, lo sguardo occulto.

• Si può dunque affermare che sono le entità della terza gerarchia quelle che ci si presentano,

quando osserviamo ciò che nel mondo spirituale circonda l’uomo,

ciò che per così dire si trova tutt’intorno a lui come sua guida individuale:

qualcosa che vive ed opera spiritualmente in modo invisibile, e ci incita alle nostre azioni impersonali,

nonché ai nostri pensieri e sentimenti impersonali.

• Lo sguardo occulto percepisce quelle entità che per esso sono realtà.

 

Anche la coscienza normale però vive sotto il loro dominio, pur se non percepisce l’Angelo: si trova sotto la sua guida, anche se in modo inconscio. Similmente si trovano sotto il loro Arcangelo i gruppi umani, e sotto la guida degli Spiriti del tempo si trovano le epoche e gli uomini che vi appartengono.

 

Ora queste entità della terza gerarchia si trovano, quali sotto state qui oggi descritte, nel nostro più vicino ambiente spirituale. Se però risalissimo fino a un determinato momento dell’evoluzione del nostro pianeta (fino a un punto che preciseremo nel corso di queste conferenze), scopriremmo sempre più che quelle entità (che in fondo, così come sono, vivono solo nell’ambito della civiltà umana) producono continuamente da loro stesse altre entità.

 

Proprio come una pianta elimina un suo seme,

così le menzionate entità della terza gerarchia danno origine ad altre entità.

Volendo continuare nel paragone, vi è però una differenza

tra il seme prodotto dalla pianta e le entità che si separano da quelle della terza gerarchia.

Quando una pianta produce un seme, quest’ultimo ha in certo senso il valore della pianta intera,

poiché da esso può appunto svilupparsi un’intera pianta della stessa specie.

 

Quelle entità invece che staccano da sé altre entità, si procurano per così dire dei discendenti

i quali però, sotto certi riguardi, sono inferiori alle entità da cui derivano.

Essi devono essere di qualità inferiore, perché assumono compiti diversi

che possono svolgere solo avendo qualità inferiori.

 

Le entità presenti nel nostro ambiente spirituale e che abbiamo descritte come Angeli, Arcangeli e Spiriti dei tempi, separano da sé certe entità le quali dall’ambiente dell’uomo discendono nei regni della natura.

Lo sguardo occulto ci insegna che le entità che nei giorni scorsi abbiamo imparato a conoscere come spiriti della natura sono appunto derivate per separazione dalle entità della terza gerarchia che abbiamo descritte oggi.

 

Si tratta di discendenti destinati a un servizio diverso da quello dell’uomo, e cioè al servizio della natura. In particolare sono discendenti delle Archai (o Spiriti del tempo) le entità che abbiamo appreso a conoscere come spiriti naturali della terra.

Quelle che derivano dagli Arcangeli per venire inviati nella natura, sono gli spiriti naturali dell’acqua, mentre dobbiamo considerare spiriti naturali dell’aria quelli che derivano dagli Angeli.

Più avanti poi faremo la conoscenza anche degli spiriti naturali del fuoco, o del calore.

 

Vediamo dunque che, grazie a una specie di scissione delle entità della terza gerarchia (che costituiscono la nostra connessione col primo dei mondi superiori), certe entità vengono fatte discendere nei regni degli elementi: nel gassoso, o aria, nel liquido, o acqua, e nel solido, o terra. Laggiù esse rendono certi servizi, operando in seno agli elementi e fungendo in certo modo da discendenti inferiori delle entità della terza gerarchia.

Possiamo quindi parlare di un’affinità degli spiriti naturali con le entità della terza gerarchia.