Le regioni del mondo spirituale

O.O. 9 – Teosofia – (I tre mondi)


 

Ora è necessario distinguere anzitutto le varie specie di archetipi:

anche per potersi orientare nel “mondo spirituale” bisogna distinguere un certo numero di gradini o regioni.

Anche qui, come nel mondo animico, non dobbiamo immaginarci le singole regioni sovrapposte a strati,

ma compenetrate fra loro.

 

1 – La prima regione comprende gli archetipi del mondo fisico,

fin dove esso non è dotato di vita.

• Ne fanno parte gli archetipi dei minerali, e anche quelli delle piante,

ma solo per la loro parte puramente fisica, e cioè fin dove non si considera la vita che vi è in esse.

• Ne fanno ugualmente parte gli archetipi delle forme fisiche animali e umane.

Con ciò non è esaurito quel che vi è in questa regione; la si è soltanto illustrata con alcuni facili esempi.

 

Questa regione costituisce l’impalcatura del mondo spirituale.

Può venir paragonata con la terra solida del nostro mondo fisico,

è la massa continentale del “mondo spirituale”.

Il suo nesso col mondo fisico corporeo può essere indicato soltanto come similitudine.

 

Se ne ha un’idea da quel che segue: si pensi un qualsiasi spazio circoscritto, pieno di corpi fisici di ogni specie;

si pensi poi che quei corpi fisici siano stati rimossi,

e che al loro posto siano rimasti spazi vuoti con le loro stesse forme.

• Pensiamo ora gli spazi intermedi, prima vuoti, riempiti delle più svariate forme,

in molteplici relazioni con i corpi di prima.

 

Tale è press’a poco l’aspetto della regione inferiore del mondo degli archetipi.

• In essa le cose e gli esseri incarnati nel mondo fisico

esistono quali “spazi vuoti”, e negli interstizi fra questi

si svolge la mobile attività degli archetipi (e della “musica spirituale”).

 

Al momento dell’incarnazione fisica, gli spazi vuoti si riempiono in certo modo di sostanza fisica.

Chi guardasse allo stesso tempo con l’occhio fisico e con quello spirituale, vedrebbe i corpi fisici

e, negli spazi intermedi, la mobile attività degli archetipi creatori.

 

 

2 – La seconda regione del mondo spirituale contiene gli archetipi della vita.

Ma la vita forma qui una perfetta unità,

circola nel mondo dello spirito come un elemento liquido, pulsando ovunque come sangue.

Può venir paragonata al mare e alle altre acque della terra fisica.

• Tuttavia la sua distribuzione somiglia piuttosto a quella del sangue animale

che non a quella dei mari e dei fiumi.

 

Vita fluente formata da sostanza di pensiero:

così potrebbe chiamarsi questa seconda regione del “mondo spirituale”.

Vi si trovano le forze primordiali creatrici di tutto quanto nella realtà fisica compare come essere vivente.

Qui si rivela che tutta la vita è un’unità, che la vita dell’uomo è imparentata con la vita di tutte le altre creature.

 

 

3 – Come terza regione del mondo spirituale vanno riguardati gli archetipi di tutto ciò che è animico.

Ci troviamo qui in un elemento molto più sottile e più fine che non nelle due prime regioni.

Per similitudine possiamo indicarlo come atmosfera del mondo dello spirito.

Tutto quanto accade nelle anime degli altri due mondi ha qui il suo riscontro spirituale.

Tutte le sensazioni, i sentimenti, gli istinti, le passioni e così via si ritrovano qui in forma spirituale.

 

I processi atmosferici di questa zona corrispondono ai patimenti e alle gioie delle creature negli altri mondi.

La nostalgia di un’anima umana si palesa come un lieve soffio; lo sfogo passionale, come un violento turbine.

Chi sia in grado di farsi idee su ciò che si presenta qui,

penetra profondamente nel sospiro di ogni creatura quando vi indirizzi la sua attenzione.

 

Qui ad esempio si può parlare di tempeste furiose solcate da guizzi di lampi e rimbombi di tuoni,

e quando se ne cerchi la causa si scopre che in tali “tempeste spirituali”

si esprimono le passioni di una battaglia combattuta sulla terra.

 

 

4 – Gli archetipi della quarta regione non si connettono direttamente con gli altri mondi.

In un certo senso sono entità che dominano sugli archetipi delle tre regioni inferiori

e ne regolano la cooperazione. Si dedicano a coordinare e raggruppare gli archetipi subordinati.

Da questa regione emana dunque un’attività più ampia di quella delle regioni inferiori.

 

 

5,6,7 – La quinta, sesta e settima regione differiscono essenzialmente dalle precedenti,

poiché le entità che ne sono parte forniscono agli archetipi delle regioni inferiori gli impulsi per la loro attività.

Qui si trovano le forze creatrici degli archetipi stessi.

Chi può ascendere a queste regioni, arriva alla conoscenza

delle intenzioni che stanno alla base del nostro mondo.

 

Quali germi viventi, gli archetipi sono qui pronti ad assumere le più svariate forme di esseri-pensiero.

Quando siano trasportati nelle regioni inferiori,

questi germi per così dire si gonfiano, e compaiono nelle figure più diverse.

Le idee per cui lo spirito umano diviene creatore nel mondo fisico

sono il riflesso, l’ombra degli esseri-pensiero germinali del mondo spirituale superiore.

 

Chi, dotato di “orecchio spirituale”, ascenda dalle regioni inferiori del mondo spirituale a quelle superiori, si accorge che il risonare ed echeggiare si trasforma in “linguaggio spirituale”. Comincia a percepire la “parola spirituale” per cui le cose e gli esseri non gli manifestano più la loro natura solo musicalmente, ma gliela rivelano in “parole”. Gli dicono i loro nomi eterni, come possono venir chiamati nella scienza dello spirito.

 

Dobbiamo pensare che gli esseri-pensiero germinali sono di natura complessa. Dall’elemento del mondo del pensiero essi traggono per così dire solo l’involucro che racchiude il vero nucleo vitale. Così siamo giunti al limite dei “tre mondi”, poiché il nucleo proviene da zone ancora più alte.

 

Quando in un capitolo precedente l’uomo è stato descritto nelle parti costitutive del suo essere, si è parlato anche per lui di questo nucleo vitale e si sono indicati, come sue parti costitutive, lo “spirito vitale” e [‘”uomo spirituale”. Anche altri esseri dell’universo possiedono nuclei vitali analoghi. Essi provengono da mondi superiori e sono trasferiti nei tre mondi di cui abbiamo parlato per assolvervi i loro compiti.