L’evoluzione dell’uomo in rapporto all’evoluzione terrestre

O.O. 102 – L’Agire di entità spirituali nell’uomo – 16.03.1908


 

Oggi vogliamo osservare da un altro punto la nostra evoluzione terrestre in rapporto con la nostra evoluzione umana,

e in questo vogliamo prendere specialmente in considerazione l’uomo stesso.

Noi vogliamo descrivere quegli avvenimenti che si presentano all’occhio chiaroveggente che guardi indietro,

leggendo in quella che chiamiamo “cronaca dell’akasha”.

 

Abbiamo già sovente ripetuto che la nostra Terra, prima di divenire Terra, è passata attraverso una serie di incarnazioni. Prima vi è stata l’età saturnia, l’età solare, l’età lunare; poi, infine, l’età terrestre propriamente detta.

Se noi ancora una volta gettiamo un breve sguardo al tempo dell’antico Saturno, allora ricordiamo (è già stato detto) che tra gli elementi o condizioni corporee che oggi sono sulla Terra (il solido o terrestre, il liquido o acquoso, l’aeriforme e l’igneo) era presente sull’antico Saturno solo il fuoco, il calore.

 

Ci poniamo in modo proprio giusto di fronte alla prima incarnazione della nostra Terra, se osserviamo quanto segue: Saturno non aveva ancora in sé i gas, non aveva consistenza liquida, e tanto meno possedeva qualcosa di terrestre. Se aveste, per così dire, visitato l’antico Saturno – nel caso che aveste potuto allora essere uomini come oggi -, se vi foste avvicinati a Saturno, non avreste trovato niente di duro, o comunque di liquido, o qualsiasi altra materia, bensì avreste notato solo una sfera che consisteva unicamente di calore. Sareste entrati come in un forno. Avreste sentito di entrare in una regione di calore. Dunque l’antico Saturno consisteva soltanto di fuoco o calore.

 

Il Sole, che fu la seconda incarnazione della nostra Terra, manifestò già il calore a un grado di condensazione tale che noi possiamo parlare di uno stato gassoso o aeriforme. Lo stato lunare manifestò poi, nella sua prima età, uno stato acquoso delle nostre sostanze. Ho già richiamato alla vostra attenzione il fatto che sull’antica Luna una parte della sua sostanza, la sostanza solare, si separò, e che quando questa si fu allontanata, improvvisamente tutto l’essere lunare subì una condensazione poderosa.

 

Per noi oggi, la cosa principale è che ci portiamo molto chiaramente a coscienza che in ogni successivo stadio evolutivo, in certo qual modo devono venire ricapitolati i gradi precedenti. Così, se guardiamo indietro all’evoluzione della nostra Terra, abbiamo, al principio della stessa, una specie di evoluzione saturnia (ovvero una ricapitolazione dello stato saturnio); poi abbiamo una specie di evoluzione solare (una ricapitolazione dello stato solare); poi una specie di evoluzione lunare (una ricapitolazione dello stato lunare), e quindi incomincia propriamente l’attuale incarnazione della nostra evoluzione terrestre.

 

Dunque, quando la nostra Terra uscì dallo stato di pralaya, dallo stato crepuscolare, dal quale era passata dopo essere stata Luna, anche la nostra Terra fu di nuovo un globo di fuoco. Vi ho già descritto come gli altri pianeti se ne sono separati. Teniamo in primo luogo per fermo che la Terra era una sfera che conteneva soltanto una sostanza di fuoco, di calore. Dentro a questa sfera di calore, che consisteva di fuoco, v’era anche l’uomo nella sua prima disposizione corporea. Come su Saturno era sorto il primo impianto corporeo dell’uomo, così ora, nel ripetersi dello stato saturnio sulla Terra, di nuovo è presente l’uomo. Non v’era allora alcun altro regno.

 

L’uomo è il primo nato dello stato terrestre.

Nessun regno vegetale, nessun regno animale, nessun regno minerale

esisteva al principio della nostra evoluzione terrestre;

così che, in fondo, la nostra Terra, al principio della sua evoluzione, era composta di soli corpi umani.

 

Ora, quale differenza v’è dunque fra l’antico stato saturnio e lo stato terrestre che ricapitola l’antico stato Saturnio? V’è una differenza rilevante. Essa consiste in questo: che i corpi umani, che ora escono fuori come fresche piante che si dispiegano dal germe, hanno già attraversato i tre gradi evolutivi precedenti. Essenzialmente essi sono configurati in modo più vario, più complesso; poiché tutte le forze che hanno agito su Saturno sono presenti in questo primo stadio terrestre, ma anche l’antico Sole e l’antica Luna sono compresi in tale sfera. Essi si sono uniti al principio dell’evoluzione terrestre e sono tutti di nuovo un corpo solo.

 

Perciò

• questo primo essere umano al principio dell’evoluzione terrestre

è già molto, molto più complesso dell’essere umano di Saturno.

Su Saturno tutto era indifferenziato; tutto allora era ancora uomo-Saturno.

Ora, sulla Terra appena sorta, agiscono insieme Saturno, Sole e Luna;

l’uomo sorge nella sua prima e più complessa disposizione.

 

A quel tempo, quando la Terra emerse, per così dire, dall’oscurità degli spazi celesti, e si evidenziò come spazio ardente di calore, in questo spazio ardente di calore vivevano le prime forme umane stesse come esseri di calore. Se voi guardate indietro, con occhi chiaroveggenti, a ciò che esisteva allora dell’uomo, trovate per prima questa disposizione umana così come se questa sfera di calore avesse in sé un gran numero di correnti. Queste correnti vanno verso la superficie della Terra (la Terra che è appena sorta), vi si tuffano dentro e vi formano masse di calore superiore a quello dell’atmosfera circostante. L’essere umano si differenzia dal suo ambiente per il solo fatto che certi spazi sono più caldi.

 

Il modo più semplice di rendervi chiaro che cosa esistesse allora dell’uomo è di indicarvi, fra gli organi umani, quello che si è formato allora nella sua prima disposizione.

Pensate ad un bimbo appena nato, in lui, alla sommità del capo, vi è un punto molto morbido e plasmabile. Questo punto pensatelo tutto aperto, e pensate che in questa apertura penetri dal di fuori una corrente di calore. Questa corrente di calore non pensatela densa come una corrente di sangue, ma immaginatela come una corrente di forze che penetri dentro, determinando una specie di centro là dove oggi è proprio il vostro cuore, e che scorra nelle singole vene (ma vene di forze, non vene di sangue). Tale è la prima disposizione dell’uomo-calore.

 

Da questa disposizione dell’uomo-calore è sorto più tardi, nell’ulteriore evoluzione, il cuore umano coi suoi vasi sanguigni: se ne è sviluppata la circolazione sanguigna. È quello l’organo che nell’evoluzione umana era sorto da lungo tempo, e che poi è scomparso. Era un organo di luce e di calore che esisteva appunto allora nella prima disposizione dell’essere umano. Ancora molto più tardi nell’evoluzione delle Terra l’uomo ebbe un tale organo.

 

Nel punto in cui la testa del bambino rimane molle,

è per così dire indicato il luogo dal quale una specie di organo del calore usciva dall’uomo,

quando ancora l’uomo non poteva vedere intorno a sé.

 

Quando egli era ancora uomo-acqua, quando non poteva ancora percepire nel modo odierno, quando ancora nuotava nel mare, allora gli era necessario soprattutto conoscere le condizioni della temperatura, per sapere se dovesse muoversi in una data direzione o meno. Con questo organo a mo’ di lanterna egli poteva percepire se dirigersi in qua o in là. Tale organo l’uomo lo aveva ancora nel terzo periodo dell’epoca Lemurica.

 

Vi ho già accennato al fatto che la saga dei Ciclopi (gli uomini con un occhio solo) riporta al tempo in cui l’uomo aveva l’occhio conformato in tale modo. Non era propriamente un occhio, e se lo si descrive come un occhio ciò non è esatto. Si trattava invece di un organo di calore, e con questo organo l’uomo sapeva dove dirigersi. Così avevamo pure, come prima disposizione del cuore, un organo che si apriva verso il basso a forma di tazza, ed era avvolto da una sorta di arti prensili in modo tale che nella parte superiore si avesse come del sangue. Tale era quest’organo nei primi tempi.

 

Poi nel corso dell’evoluzione terrestre si verificò qualcosa di molto importante.

La materia, la sostanza, si differenziò. La materia unitaria di calore si differenziò, sì che sorse la materia gassosa, mentre una parte della primitiva materia di calore rimase tal quale era in origine. Al riguardo però dovete tener conto di una legge, ed è necessario che ve la rendiate ben chiara, se volete osservare questa formazione umana nel corso dell’evoluzione:

“Ovunque la materia di calore si condensi, così da diventare aria, sorge al tempo stesso la luce.”

 

La materia di calore è ancora oscura, non viene penetrata dalla luce. Ma quando in tale sfera cosmica una parte del calore si condensa in gas o aria, allora una parte di questa materia può lasciar passare la luce. E così appunto avvenne.

 

Ora abbiamo la Terra al secondo stadio della sua evoluzione (parallelamente vanno tutti gli altri aspetti).

• Abbiamo ora una Terra che in parte consiste di calore, in parte d’aria e che internamente è luminosa.

• E in effetti tutto ciò si imprime anche nell’evoluzione umana, nella formazione dell’uomo.

• Quello che prima, come organo di calore, era pura disposizione, ora comincia realmente a risplendere.

L’uomo è come una specie di lampada, egli riluce.

 

Fino a pochi decenni fa ci si sarebbe ancora meravigliati del fatto che vi sonno esseri che rilucono. Oggi non ce ne si deve più meravigliare, poiché la scienza naturale sa che nelle profondità marine, dove non penetra alcun raggio di luce, vi sono esseri che rilucono, che foggiano da sé la loro luce. Così allora l’uomo cominciò a rilucere.

 

Ora, in questa formazione dell’uomo si mostrava qualcosa della più alta importanza.

• Veniva data la prima disposizione – che poi a poco a poco si sviluppò ulteriormente –

a utilizzare l’aria che vi era intorno, si configurava il principio di un processo respiratorio.

Dunque vediamo aggiungersi, al precedente processo di calore, una specie di processo respiratorio.

 

È molto importante che noi ci rendiamo ben chiaro

che, con il formarsi dell’aria nella Terra, subentra il processo respiratorio,

il quale consiste semplicemente nel fatto che l’aria attecchisce alla sostanza-calore,

mentre questa viene compenetrata da bollicine d’aria.

 

In ciò consiste l’azione dell’aria, che però è legata ancora ad un’altra cosa:

all’azione della luce, e questa si manifesta nel fatto che si formano i primi accenni del sistema nervoso

– e propriamente del sistema nervoso interno.

Beninteso, non un sistema nervoso foggiato fisicamente;

si tratta di linee di forza che hanno raggiunto una certa condensazione.

Dovete pensare che il tutto sia aeriforme e che possano esistervi solo finissime correnti d’aria, come linee di forza.

 

Dunque abbiamo ora un germe umano che in tutta la sua delicatezza eterica è ancora un essere di calore e di aria

nel quale si mostrano le prime tracce del sistema nervoso.

Se ci pensate un poco, vi sarà chiaro che

• tutto questo si svolge in quello stato dell’evoluzione terrestre nel quale il Sole è ancora dentro alla Terra.

 

Naturalmente il Sole è ancora dentro!

Pensate a come questo corpo celeste si distingue nello spazio cosmico, se lo si guarda dall’esterno.

Tutti quegli esseri che noi abbiamo appunto descritto come i primi esseri umani, irradiano luce propria,

e questa luce diviene la luce globale che splende nello spazio cosmico.

Come vedete, si tratta proprio di un Sole che riluce nel cosmo.

 

Se aveste potuto esaminare lo stato di Saturno, avreste notato che vi sareste potuti avvicinare ad esso senza vederlo; esso si rendeva percepibile solo per mezzo del calore. Ma ora, invece, avete a che fare con un corpo solare interiormente caldo, che però manda la sua luce fuori nello spazio.

Ora, un po’ alla volta, s’avvicina il tempo che io ho caratterizzato come l’uscita del Sole.

 

Tutti gli esseri più elevati che erano congiunti col Sole,

e che avevano dato agli uomini quelle capacità di cui appunto abbiamo parlato,

tutte queste entità, insieme con le sostanze più sottili, si separaronoIl Sole se ne andò fuori.

• Ma ancora non splendeva, non diffondeva ancora la luce quando si distaccò dalla Terra.

• Ora, in questo stato evolutivo della Terra, abbiamo un corpo celeste che consiste di Terra e Luna

(poiché l’odierna Luna a quel tempo era ancora dentro alla Terra).

 

E adesso avviene qualcosa di straordinario.

• Per il fatto che tutte le forze più sottili se ne sono uscite insieme con il Sole,

si produce una rapidissima condensazione progressiva.

Quelle che prima erano soltanto linee di forza mostrano ora un aspetto molto denso.

E, come le sostanze più leggere si distaccano, vediamo lo stato gassoso condensarsi in acqua.

Oltre al fuoco e all’aria c’è dunque ora anche l’acqua.

 

La forza di luce se n’è andata col Sole.

Solo una parte di questa luce è trattenuta dagli esseri sulla Terra, che è avvolta di nuovo dall’oscurità.

È questo uno stato interessante dell’evoluzione umana.

 

Vi ho detto che la disposizione del sistema nervoso sorge per mezzo della luce.

Questo sistema nervoso è una creazione della luce,

in tutti i vostri nervi voi non avete altro che il primitivo irradiamento della luce.

 

Ora la luce, il Sole, si distacca allontanandosi nello spazio.

Per questo fatto la materia si condensa molto rapidamente.

Non diventa proprio ancora uguale alla massa nervosa quale è oggi,

ma diviene più densa di prima; non è più soltanto una massa eterica.

 

E ciò che è essenziale è che tale massa, che prima splendeva verso l’esterno, ora risplende verso l’interno della sfera.

Ciò significa che questo primo sistema nervoso degli uomini

ha la capacità di creare immagini luminose interiori.

Qui subentrano le visioni, la coscienza chiaroveggente.

 

In tal modo il Sole si distacca dalla Terra, lasciando la Terra senza luce;

• ma gli esseri si creano essi stessi una luce interiore.

• Prima avveniva che essi si irradiassero reciprocamente la luce, ora perdono la capacità di rilucere.

 

La Terra non è più Sole; ma interiormente la coscienza viene illuminata,

come quando oggi la vostra coscienza viene illuminata nel sonno dal mondo dei sogni.

Soltanto che a quel tempo era infinitamente più significativa e vivente la luce di questa coscienza.

E ora di nuovo veniamo ad una cosa importante.

 

Proprio come col sorgere dell’aria sorse anche la luce,

ora, con la condensazione dell’aria in acqua sorge un altro fenomeno parallelo.

Infatti, come l’aria sta in rapporto con la luce, così l’acqua sta in rapporto col suono.

Naturalmente il suono può muoversi attraverso l’aria e sollecitare in essa delle vibrazioni;

è per questo che diviene udibile.

 

Ma il suono è sorto, è comparso sulla Terra – come suono in sé – insieme al formarsi dell’acqua.

E proprio come l’aria veniva attraversata da correnti di luce,

così ora tutta l’acqua nella quale s’è condensata l’aria

– ora abbiamo la Terra che consiste di calore, aria e acqua -,

vibra tutta venendo attraversata da radiazioni sonore.

 

La nostra Terra ora, in quelle zone in cui è divenuta acqua,

è impregnata al massimo proprio delle armonie delle sfere,

dei suoni che in ogni specie di armonie sonore fluiscono dall’universo sin dentro di essa.

E il risultato di queste azioni di suoni nell’acqua è molto, molto importante.

 

Dovete ora naturalmente rappresentarvi che in quest’acqua primordiale, in questa fluida acqua terrestre,

erano contenute tutte quelle sostanze che oggi sono depositate come metalli, minerali e così via.

È particolarmente interessante rivolgere l’occhio spirituale a quell’antico tempo,

per vedere come le più diverse forme si foggiavano dall’acqua, quando il suono vi creava figure.

Il suono crea figure nell’acqua! Questo è un periodo davvero meraviglioso della nostra evoluzione.

 

Proprio nel modo più grandioso è allora successo nell’evoluzione terrestre qualcosa di simile a quello che avviene quando voi spargete della fine polvere su di una lastra di metallo e con un arco di violino ne strofinate il bordo: ecco che si formano le figure sonore di Chladni. Sapete già quali figure regolari vi sorgano.

 

• Così, per mezzo della musica che fluiva dal cosmo, si formavano potenti immagini e figure,

mentre le sostanze che erano disciolte nella acqua, e che pure erano acquose,

ubbidivano alla musica cosmica e si ordinavano secondo di essa.

• E la configurazione più importante della danza delle sostanze secondo la musica cosmica

è la proteina, il protoplasma, che è la base di ogni forma vivente.

 

Lasciate i materialisti riflettere quanto vogliano

sulla combinazione meccanica della proteina tramite ossigeno, azoto, carbonio e così via.

L’originario protoplasma, la proteina, si è formato dalla sostanza cosmica

formatasi a sua volta dalle armonie della musica cosmica.

 

Così le sostanze nel vivente sono ordinate nel senso della musica cosmica.

Così si forma ora, da quelle lievi immagini, e proprio dentro di esse,

quella sostanza simile all’albume, quel protoplasma che penetra in tutto.

L’acqua coagulata in proteina secondo il suono cosmico

scorre lungo quelle linee che vi ho descritto come linee di calore e si trasforma poco a poco in formazione sanguigna.

 

L’acqua coagulata in forma di albume si dispone nelle linee nervose.

E per prima cosa la proteina si costruisce così una specie di guscio,

si potrebbe dire quasi una sostanza vischiosa-cartilaginosa, con la quale si protegge verso l’esterno.

Tutto questo si forma realmente a seguito della danza della sostanza secondo la musica delle sfere.

Tutto questo avveniva prima che la singola cellula fosse formata.

 

L’origine dell’organismo non è la cellula, ma quello che ora vi ho descritto, l’elemento spirituale;

esso esiste dapprima come essere di calore, poi è maggiormente accennato in linee di forza,

ed ora in queste linee di forza accoglie ciò che è sorto

dal configurarsi delle sostanze secondo l’armonia delle sfere;

e solo relativamente tardi, come ultima delle formazioni, sorge la cellula.

 

La cellula come ultima secrezione dovette essere generata da un essere già vivente.

Mai è avvenuto che organismi si siano formati da cellule; bensì la cellula si è formata prima dal vivente!

La massa anatomica è sempre una conseguenza del composto.

 

Tutto ciò avveniva al principio di quello stato in cui la Luna era ancora nella Terra e il Sole ne era già fuori.

Ma fintanto che la Luna fosse rimasta dentro la Terra, si sarebbe verificato un indurimento sempre maggiore in questa formazione di proteina – e alla fine sarebbe avvenuto quello che vi ho descritto come mummificazione, se le sostanze e gli esseri più grezzi non se ne fossero andati dalla Terra.

L’ultima parte dell’entità umana che si formò in quel tempo fu il complesso di quei nervi che vanno negli organi sensori. Ma gli organi sei sensi non erano ancora aperti. Erano stati formati da dentro a fuori, ma non erano ancora aperti.

 

Ed ora dunque la Luna se ne va fuori con le sostanze più grezze.

La conseguenza di questo gradino evolutivo è che l’uomo può elevarsi un po’ alla volta ad uno stato più alto,

per il fatto che i suoi sensi vengono aperti e che, per così dire,

• entrambi i corpi celesti che sono usciti dalla Terra si mantengono in uno stato di equilibrio reciproco.

 

Mentre, fintanto che erano rimasti uniti con la Terra, avevano costruito l’uomo, ora agiscono su di lui dall’esterno,

aprono i suoi sensi e ne fanno un essere che vede e sente, già simile all’essere umano quale oggi ci appare.

• Questa fuoriuscita della Luna avviene circa alla metà dell’epoca lemurica.

 

Allora l’uomo, i cui organi sensori non erano ancora aperti, aveva tuttavia una potente capacità chiaroveggente. Io ve l’ho descritto: egli può riempire la sua coscienza con le più diverse manifestazioni di colore e di calore, e tutte hanno valore reale e significano qualche cosa; ma egli non ha ancora la percezione degli oggetti nello spazio. Questa incomincia solo dopo che la Luna ha lasciato la Terra.

 

Se voi abbracciate con gli occhi questo piccolo schizzo che vi ho dato ora dell’antica evoluzione terrestre,

vedrete che l’uomo, qual è oggi in quanto essere terrestre,

ha il suo punto di partenza propriamente nella formazione del cuore.

Naturalmente il cuore non era allora un organo quale è oggi.

Solo molto tardi esso si è evoluto; ma la disposizione al formarsi del cuore è sorta dall’elemento del fuoco.

 

• Poi vi si è aggiunto, sorgendo dall’aria, il sistema respiratorio,

• e dalla luce è scaturito il sistema nervoso.

• Infine viene quello che s’incorporò negli organi quale protoplasma

e che ha portato il tutto a materia vivente per mezzo dei suoni cosmici che hanno coagulato le sostanze liquide.

 

Ÿ Negli ultimi tempi dell’evoluzione terrestre, quando la Terra era ancora insieme con la sostanza lunare,

avvenne la condensazione a stato terrestre e solo poco prima che la Luna uscisse

sorse quello che oggi comunemente è chiamato regno minerale;

dunque l’elemento terrestre si depositò dal liquido.

 

La proteina è appunto una sostanza che sta giusto a metà tra il solido e il liquido.

Ma il terrestre, il solido, è sorto proprio negli ultimi tempi dell’evoluzione Terra.

In che modo?

È sorto per il fatto che sotto l’influsso della condensazione

– poiché tutto era un processo di condensazione progressiva –

gli elementi stessi sono divenuti via via più materiali.

 

Pensate un poco al principio dell’evoluzione terrestre. Cosa ha fatto l’elemento calore? Esso ha dato a voi, per la vostra corporeità, ciò che oggi pulsa nel vostro sangue. Questo non era più lo stesso calore di un tempo. Voi non dovete pensare, quando parliamo del primo stato di calore della Terra, ad un calore quale è quello che ottenete accendendo un fiammifero. Questo è fuoco minerale e calore minerale. Noi parliamo di quel fuoco, di quel calore che pulsa nel vostro sangue; che è calore vivente. In effetti non vi è soltanto il calore minerale che sorge nello spazio esteriore; ma ve n’è un altro, un calore vivente che avete in voi stessi. Esso esisteva al principio della Terra, e da questo si formò la prima disposizione umana.

 

Ma con la progressiva condensazione

anche questo calore, un poco alla volta, è divenuto calore senza vita.

Ciò dipese anche da quel processo di condensazione

che si compì quando il Sole uscì dalla Terra e la Luna rimase unita alla Terra.

Allora il calore minerale si manifestò per la prima volta come processo di combustione.

 

Qui veniamo ad una cosa importante ch’io vi prego vivamente di considerare.

Proprio al principio noi possiamo parlare di uno stato di calore, di uno stato igneo; ma di una vera e propria combustione non potremmo parlare. Non sarebbe esatto.

Dovremmo parlare soltanto di ciò che oggi sentiamo pulsare caldo nel nostro cuore.

 

Il calore che sorge da una combustione minerale esterna

apparve solo dopo che il Sole si separò e la Terra rimase sola con la Luna.

E attraverso questa combustione, che prima non esisteva affatto,

si separarono all’interno della massa terrestre quelle sostanze che in occultismo vengono chiamate “cenere”.

 

Se bruciate qualcosa si forma la cenere.

La cenere entrò nella formazione della Terra allorché la Terra rimase sola con la Luna.

Siamo andati tanto oltre, che per mezzo della musica cosmica che agiva internamente e spingeva gli elementi alla danza

si sono incorporate le masse di protoplasma.

 

Abbiamo degli esseri in cui, lungo le linee nervose, si sono disposte fini masse di protoplasma,

simili nella conformazione esteriore all’albume attuale.

Abbiamo anche masse più spesse, che servono quasi da protezione

e che, simili a involucri vischiosi, avvolgono gli esseri in questione.

Che cosa manca a questi esseri? La dura massa ossea!

 

Se posso esprimermi in modo semplice: tutto è ancora simile ad una massa vischiosa, e tutto ciò che è minerale manca completamente, fino al tempo che vi ho descritto or ora. Voi dovete pensare a quanto fossero diversi questi esseri.

 

Oggi, nel vostro corpo fisico, voi non avete nulla che non sia compenetrato da sostanze minerali. Dunque il corpo umano, quale è oggi, è sorto relativamente tardi. Oggi il corpo umano non consiste soltanto d’ossa, ma anche di muscoli e sangue; a tutto si è incorporata questa massa minerale.

 

• Pensate alla Terra con i suoi esseri ancora senza massa minerale:

per un processo di combustione avviene ora il depositarsi di cenere minerale,

cenere dei più diversi minerali.

• Dunque, negli uomini che fino ad ora avevano raggiunto una consistenza vischiosa,

si depositano da ogni parte particelle allo stato di cenere.

• Ora gli esseri prendono in sé la cenere come già prima la proteina e si conformano a loro modo,

assumendo il minerale tanto nelle dense ossa quanto nel fluido sangue.

 

• Voi potete farvi facilmente una rappresentazione di cosa si è incorporato allora:

tutto quello che rimane come cenere, quando il corpo viene bruciato o si dissolve nella putrefazione.

Quello che realmente rimane quale cenere è ciò che è sorto per ultimo.

Tutto quello che è in voi e che non rimane come cenere, esiste da prima, ed ha accolto questa cenere.

 

L’uomo che guardi con occhi veggenti alla cenere che proviene da un cadavere dissolto, deve dirsi:

questa è la sostanza minerale in me, che per ultima s’è unita a ciò che esisteva prima.

Il minerale è sorto per ultimo nel corso della formazione della Terra,

e gli altri regni se lo sono incorporato solo dopo essere sorti da altre sostanze.

 

Ora possiamo chiederci ancora: cosa ha agito in modo che la cenere si incorporasse?

Noi portiamo davvero questa cenere in noi, solo che essa è distribuita nel corpo

e verrà abbandonata quando il nostro cadavere sarà bruciato o putrefatto.

Come penetrò dunque la cenere dentro queste linee [di forza] che erano riempite di sostanza proteica?

 

• Abbiamo visto che all’origine v’era il fuoco; per suo mezzo si formò la disposizione del cuore; poi dall’aria si formò la disposizione alla respirazione; poi si incorporò la luce e formò la disposizione ai nervi; poi venne il suono e, facendo danzare gli elementi, foggiò la sostanza vivente. Che cosa fece scorrere dentro a questa sostanza la cenere, il minerale?

• Ciò che fece penetrare la cenere nei corpi umani fu il pensiero, che trasforma il suono, il tono musicale, in parola.

 

Nell’epoca atlantica, quando tutto era immerso nella nebbia e nelle masse di vapore, non v’era ancora quello che l’uomo espresse più tardi, cioè il linguaggio articolato; ma l’uomo poteva intendere il linguaggio degli alberi che stormiscono, delle fonti che scorrono mormorando.

Tutto ciò che oggi è linguaggio articolato, e ciò che vi è espresso, formò la danza delle sostanze; il suono, ciò che di musicale v’era in esso foggiò gli elementi a sostanza vivente.

 

Il senso, il significato della parola spinse dentro a questa sostanza vivente la cenere che si vien formando dal processo di combustione, e nella massa che fin verso la fine dell’epoca atlantica si andò condensando nel sistema osseo, l’uomo veniva compenetrato sempre più dal pensiero, dalla coscienza di sé. Il suo intellettualismo si accendeva, ed egli diveniva man mano un essere sempre più cosciente di sé.

 

• Da fuori a dentro vengono create le cose che sono in noi:

• prima la nostra disposizione, che ha raggiunto nel cuore il suo massimo organo;

• poi il nostro sistema nervoso con la disposizione alla respirazione;

• poi gli organi che sorgono dal vivente come organi ghiandolari.

• Quindi si configura il sistema osseo (le sostanze solide, che sono compenetrate di cenere)

e l’uomo diviene un essere cosciente di sé.

 

Questo è il corso dell’evoluzione nell’incarnazione della nostra Terra.

Siamo con ciò arrivati quasi alla fine dell’età atlantica.

• Se voi paragonate questo con quanto abbiamo detto precedentemente,

vedrete che è sempre sorto per primo quello che agisce per ultimo;

poiché ciò che come “parola” penetrò nella materia, era allora al principio di tutto.

Ciò che ha dato all’uomo il suo io, era al principio di tutto.

 

Se voi cercate di comprendere in modo pieno di luce ciò che è stato detto oggi, potete per questa via ritrovare molto facilmente i dati di fatto per le prime frasi del Vangelo di Giovanni. In una delle prossime sere noi dovremo proprio mostrare come le nostre osservazioni che spaziano nel cosmo siano già state riportate nel vangelo di Giovanni ed anche nelle prime frasi della Genesi. Tutte queste cose vengono da noi di nuovo accolte, se osserviamo il volgere dell’evoluzione cosmica.

 

Ma una cosa risulterà ben chiara per voi: quando osserviamo la realtà, questa evoluzione umana si pone dinnanzi a noi in modo affatto diverso da quello che la fantasia materialistica si rappresenta, che cioè l’uomo sia uscito fuori dalla grezza materia e che da questa si siano formate le facoltà spirituali.

 

Ora voi vedete che ciò che costituisce la vera e propria missione dell’evoluzione terrestre, per cui l’amore giunge ad espressione nell’uomo, è predisposto inizialmente in ciò che abbiamo come organo di calore. Questo sorge per primo.

 

Prima dell’organico vi è lo spirituale in forma di linee di forza;

poi si incorpora l’organico sotto l’azione meravigliosa della musica delle sfere,

e solo allora il tutto viene come impregnato di sostanze minerali, di materie solide,

per mezzo della parola e del pensiero.

 

L’elemento più solido sorge per ultimo.

Anche quando noi osserviamo il corso dell’evoluzione terrestre, constatiamo che l’uomo si evolve dallo spirito.

Come ogni vera osservazione cosmica ha sempre mostrato,

l’uomo ha la sua origine e il suo primo stato non nella materia, ma nello spirito;

e la materia s’è incorporata negli esseri umani seguendo le forze spirituali.

Ciò risulta sempre più da queste considerazioni.