L’evoluzione di diversi stati di coscienza attraverso i periodi di civiltà del periodo postatlantico

O.O. 93a – Elementi fondamentali dell’esoterismo – 31.11.1905


 

La quinta epoca è quella che sviluppa il manas sul piano fisico.

 

 

• Nella cultura paleo-indiana si viveva in uno stato che corrisponde al manas in una specie di profondo stato di trance. Qui sono i Risci a rivelare agli antichi Indiani la saggezza primordiale.

• La seconda rivelazione avvenne presso i Persiani in uno stato simile al nostro sonno profondo. In questo stato l’uomo ascoltava la Parola. Era lo stato dell’antica trance di sonno persiano. Si chiama “Honover” la Parola presso i Persiani.

Terza manifestazione: i popoli dell’Asia anteriore, i Babilonesi, gli Egizi, percepiscono attraverso il manas nella coscienza immaginativa; hanno visioni.

Quarta manifestazione: presso i Semiti, i Greci e i Romani si formò la chiara coscienza di veglia diurna. Qui il manas viene percepito nella chiara coscienza diurna come uomo incarnato, Cristo Gesù.

 

• Presso gli Indiani troviamo dunque la trance del corpo fisico.

• Presso i Persiani troviamo il sonno profondo del corpo eterico.

• Presso i popoli dell’Asia anteriore troviamo la coscienza immaginativa del corpo astrale.

• Presso i popoli semiti, greci, romani la coscienza di veglia dell’Io.

 

• Adesso, nel quinto periodo, non si ha la percezione di un manas incorporato, ma piuttosto si ritiene che il massimo sia la sperimentazione fisica dei semplici concetti. Il nostro periodo ha sviluppato il manas fisico, la comune scienza.

• Il sesto periodo svilupperà un manas sovrapsichico.

 

Quello che adesso, per l’uomo, è solo una specie di sapere, nel sesto periodo diventerà realtà diretta, forza sociale. Il sesto periodo dovrà compenetrare socialmente l’organismo sociale con Colui che ha portato avanti tutta l’evoluzione precedente. Soltanto qui il cristianesimo si manifesterà come socialmente configurante. Il sesto periodo diventerà il germe fondamentale per la sesta epoca. La quinta epoca deriva dai paleo-Semiti, la quinta stirpe umana della quarta epoca. Essi svilupparono il proprio Io, che produce l’egoismo. L’umanità deve ai paleo-Semiti la propria possibilità di rendersi autonoma. L’uomo si deve prima trovare, ma in seguito deve anche a sua volta donarsi. Deve consacrarsi a ciò che rende reale il pensiero. Il sesto periodo avrà la missione di sostituire la parentela di sangue con la parentela di manas, la parentela nello spirito. Il pensiero, che è altruistico, svilupperà la predisposizione per il superamento dell’egoismo.

 

• Il settimo periodo sarà un parto prematuro. Trasformerà troppo presto quel che deriva dal manas in una realtà ancora molto più forte.

Nel sesto periodo verrà data la predisposizione per il superamento dell’egoismo, ma in modo tale che verrà mantenuto un equilibrio fra l’amore di sé e l’altruismo.

• L’uomo del sesto periodo non si perderà verso l’esterno, né si chiuderà all’interno.

Nel settimo periodo subentrerà una specie di ipertrofia. Allora l’uomo farà fluire all’esterno quel che adesso ha in sé: il proprio egoismo. I membri del sesto periodo, invece, manterranno l’equilibrio. Il settimo periodo indurirà l’egoismo. Qui il popolo anglo-americano avanzerà come un qualcosa di rigido fin dentro la futura sesta epoca, come oggi i Cinesi sono un rigido resto dell’epoca atlantica, la quarta epoca.

 

L’egoismo cosmico procede dalla civiltà anglo-americana. Da quella parte tutta la Terra verrà avviluppata dall’egoismo. Dall’Inghilterra e dall’America giungono tutte le scoperte che rivestono la Terra come una rete di egoismo. Così, da laggiù tutta la Terra verrà ricoperta da una rete di male ed egoismo. Ma una piccola colonia nell’Est forma, come da un seme, la nuova vita per il futuro.

La cultura anglo-americana distrugge la cultura europea. Le sette in Inghilterra e in America non sono altro che la conservazione più incredibile di cose ormai vecchie. Società come l’Armata della salvezza, la Società Teosofica, e simili sorgono proprio laggiù per salvare le anime dalla decadenza, perché l’evoluzione delle culture non scorre parallelamente all’evoluzione delle anime. Ma la cultura stessa va in rovina. E in essa la predisposizione per l’epoca cattiva.

 

• Nel quarto periodo di cultura il lavoro veniva svolto come tributo (lavoro degli schiavi).

• Nel quinto periodo il lavoro viene svolto come merce (venduto).

• Nel sesto periodo il lavoro verrà svolto come sacrifìcio (lavoro libero).

 

• L’esistenza economica allora sarà separata dal lavoro; non ci sarà più alcuna proprietà, tutto sarà bene comune.

• Allora non si lavorerà più per la propria sussistenza, ma tutto verrà fatto come assoluto sacrifìcio all’umanità.