L’evoluzione procede dal prendere al dare

O.O. 110 – Gerarchie spirituali – 13.04.1909 sera


 

Sappiamo che l’uomo, quale oggi ci sta dinanzi,

è composto dalle quattro parti costitutive della natura umana

che abbiamo spesso menzionate e che sono la chiave di ogni sapere spirituale.

• L’uomo si compone cioè di corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale e io.

 

Sappiamo come egli proceda nel suo sviluppo, come l’io agisca dall’interno

modificando per primo il corpo astrale per sottometterlo al suo completo dominio.

 

• Quando il corpo astrale è modificato fino al punto che l’io lo domina completamente,

diciamo che il corpo astrale è diventato tale da contenere ormai il sé spirituale o manas.

Dunque un corpo astrale che sia dominato dall’io, è sé spirituale o manas.

 

• Lo stesso avviene del corpo eterico.

Quando l’io opera con forze ancor più possenti, vince le resistenti energie del corpo eterico,

e il corpo eterico trasmutato è spirito vitale o budhi.

 

• Quando poi l’io signoreggerà il corpo fisico,

quando vincerà le forze che più fortemente oppongono resistenza, quelle del corpo fisico,

allora l’uomo avrà in sé anche l’uomo-spirito o atma.

 

• Avremo così un uomo composto di sette parti costitutive,

un uomo che avrà persino trasmutato il suo corpo fisico in atma, in uomo-spirito.

 

• All’esterno il corpo fisico apparirà come corpo fisico,

internamente sarà del tutto dominato e infiammato dall’io; sarà allo stesso tempo corpo fisico e atma.

• Il corpo eterico sarà allo stesso tempo corpo eterico e spirito vitale o budhi,

• e il corpo astrale sarà contemporaneamente corpo astrale e sé spirituale o manas.

In tutti l’io sarà divenuto dominatore.

 

Così l’uomo avanza a più alti gradi della sua evoluzione, così trasmuta la sua natura e lavora per raggiungere la sua deificazione, come dice Dionisio l’Areopagita, l’amico e discepolo dell’apostolo Paolo. Ma l’evoluzione non si arresta qui.

 

• Quando l’uomo è giunto tanto in alto

da essere completamente padrone di sé, da aver totalmente dominato il corpo fisico,

allora ha davanti a sé gradini ancora più elevati da raggiungere.

L’evoluzione continua, e possiamo innalzare gli sguardi

a regni spirituali di esseri sovrumani sempre più elevati, grandi, possenti.

 

In che consiste veramente questo progresso, questo accrescimento di potenza?

Consiste nel fatto che

• da principio questi esseri hanno bisogno di ricevere qualcosa, di chiedere qualcosa all’universo,

• mentre più tardi si sviluppano al punto di poter dare qualcosa.

In sostanza lo spirito e il senso dell’evoluzione sta nel procedere dal prendere al dare.

 

Si ha qualcosa di analogo già sulla Terra nello sviluppo umano tra la nascita e la morte:

il bambino è incapace di provvedere a se stesso, deve accettare l’aiuto di chi lo circonda;

ma a poco a poco perde quella sua incapacità e si emancipa fino a divenire egli stesso un aiuto nella sua cerchia.

Così avviene nella grande evoluzione umana nell’universo.

 

Sull’antico Saturno l’uomo esisteva come primo germe fisico umano;

doveva ancora farsi dare il primo germe umano;

lo stesso avvenne durante il periodo del Sole e il periodo della Luna.

Sulla Terra ricevette il suo io, ed ora si prepara gradatamente

a far agire il suo io nel corpo astrale, nel corpo eterico e nel corpo fisico.

Con ciò diviene a poco a poco un essere che può cosmicamente dare.

 

L’essere progredisce via via fino al « dare »

cosmicamente, universalmente, progredisce dal prendere al dare.

 

Ne abbiamo un esempio anche negli arcangeli dei quali abbiamo parlato.

In un certo senso già sul Sole si evolsero al punto di poter proiettare luce nello spazio.

L’evoluzione procede dal prendere al dare.

Il dare va però molto lontano.

 

Se qualche entità, poniamo, può dare soltanto i suoi pensieri, non è dare molto, perché chi dà i suoi pensieri, per quanti ne dia, resta quel ch’era prima. Non ha dato nulla di visibile, nulla di sostanziale in un senso più alto. Ma arriva un tempo in cui gli esseri possono dare non solo pensieri o simili, ma molto di più; in cui ad esempio possono dare ciò che occorreva appunto agli spiriti della personalità sull’antico Saturno: la sostanza del fuoco-calore.

Chi era dunque giunto a un grado tanto alto di evoluzione da poter emanare dal proprio corpo quella sostanza di calore, di fuoco, dell’antico Saturno?

Erano gli esseri che abbiamo designato col nome di « troni ».

 

Vediamo dunque formarsi l’antico Saturno in quanto, dalla periferia dell’universo, si radunano in un punto del cosmo i troni, e in grandi proporzioni fanno per così dire ciò che fa in piccolo un baco da seta quando, filando, emana il proprio corpo nei fili di seta.

Così i troni emanano la sostanza del calore e la offrono sull’altare dell’antico Saturno.

 

Dobbiamo riguardare la vita degli spiriti della personalità o archai, sull’antico Saturno,

così da intendere che essi dànno alla sostanza del calore solo la personalità, la coscienza dell’io.

La sostanza del calore, del fuoco, proviene dall’universo, dal cosmo;

è emanazione di elevati esseri spirituali, dei troni.

 

Sappiamo così ora di che cosa si compongono le « uova » che si trovano su Saturno.

Esse sono intessute dal corpo dei troni che si sacrificano.