L’influsso luciferico

O.O. 13 – La scienza occulta nelle sue linee generali – (IV)


 

La vita animica interiore degli uomini

subì grandi mutamenti per effetto dell’influsso luciferico.

 

Si potrebbero indicare molti e vari sentimenti ed emozioni sorti da quell’influenza; ne citeremo qualcuno. Fino al momento in cui era intervenuto l’influsso luciferico, l’anima uniformava il suo lavoro, tutto ciò che doveva fare e formare, alle direttive delle entità spirituali superiori.

Il piano di ciò che doveva essere compiuto era tracciato a priori, ed a seconda del grado di sviluppo della coscienza umana, si poteva prevedere come in avvenire gli eventi si sarebbero svolti in conformità di quel piano prestabilito.

 

Questa coscienza profetica andò perduta quando le manifestazioni delle entità superiori vennero occultate dal velo delle percezioni terrestri, e dietro a queste si nascosero le vere forze delle entità solari. Il futuro divenne ormai incerto, e per tal ragione s’introdusse nell’anima la possibilità della paura, che è una conseguenza diretta dell’errore.

Si può vedere però anche come, per virtù dell’influsso luciferico, l’uomo abbia potuto diventare indipendente da alcune determinate forze da cui prima dipendeva ciecamente; egli poteva ora prendere decisioni dettate dalla propria volontà.

 

La libertà è il risultato di quest‘influsso,

la paura e altri sentimenti simili sono soltanto fenomeni secondari

che accompagnano l’evoluzione dell’uomo verso la libertà.

 

Considerata spiritualmente, la paura è comparsa perché nella sfera delle forze terrestri, sotto l’influenza delle quali l’uomo era stato posto per mezzo delle potenze luciferiche, erano attive altre potenze che si erano sviluppate irregolarmente, nel corso dell’evoluzione, molto prima delle potenze luciferiche.

 

L’uomo accolse nella sua natura con le forze terrestri l’influenza di queste potenze. Esse diedero la caratteristica della paura a sentimenti che si sarebbero altrimenti esplicati in modo del tutto diverso. Si può dare a queste entità il nome di arimaniche; sono le medesime che da Goethe sono state chiamate mefistofeliche.

 

L’influsso luciferico agì dapprima soltanto sugli uomini maggiormente progrediti, ma in breve estese la propria azione anche sugli altri. I discendenti dei primi si mischiarono a quelli meno progrediti prima caratterizzati, nei quali l’influsso luciferico potè in tal modo anche penetrare.

 

Ma il corpo vitale delle anime che ritornavano dai pianeti non poteva essere altrettanto ben protetto quanto quello dei discendenti di coloro che erano rimasti sulla Terra. La protezione di questi ultimi emanava da un’entità elevata che guidava il cosmo, allorché il Sole si distaccò dalla Terra; questa Entità appare, nella sfera che qui si considera, come il reggente del regno solare.

 

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Il periodo atlantico dell’evoluzione fu il tempo in cui avvenne effettivamente la divisione dell’umanità in uomini di Saturno, uomini del Sole, uomini di Giove e uomini di Marte, divisione che prima era appena abbozzata. Ora, l’alternarsi del sonno e della veglia ebbe per l’essere umano conseguenze importanti che si palesarono particolarmente nell’umanità atlantica.

 

Durante la notte il corpo astrale e l’io penetravano nella sfera delle entità superiori all’uomo, fino agli spiriti della personalità. Per mezzo della parte del corpo vitale che non era unita al corpo fisico, l’uomo percepiva i figli della vita (Angeli) e spiriti del fuoco (Arcangeli), perché durante il sonno egli poteva rimanere collegato con la parte del corpo vitale che non era compenetrata dal corpo fisico. La sua percezione degli spiriti della personalità non era però chiara, a cagione appunto dell’influsso luciferico.

 

Ma mentre l’uomo si trovava nella condizione che abbiamo descritta, diventavano per lui visibili, oltre gli Angeli e gli Arcangeli, anche quegli esseri che, arrestatisi sul Sole o sulla Luna, non erano potuti penetrare nell’esistenza terrestre e dovevano rimanere perciò nel mondo animico-spirituale.

 

L’uomo però, per mezzo dell’influsso luciferico, li attraeva entro la sfera della sua anima che si trovava separata dal corpo fisico; egli entrò in tal modo in contatto con esseri che spiegarono su di lui un’azione seduttrice. Essi intensificarono nella sua anima la tendenza all’errore, spingendolo specialmente a fare cattivo uso delle forze della crescita e della riproduzione che, a causa della separazione del corpo fisico e del corpo vitale, erano in suo potere.