L’intervento degli esseri luciferici e la lotta fra Jehova e Lucifero

O.O. 93a – Elementi fondamentali dell’esoterismo – 28.10.1905


 

Quando si avvicina la seconda epoca della quarta ronda terrestre si separa il Sole, e nella terza epoca si separa la Luna. Tutto quel che prima era presente solo sul globo astrale si sviluppa fisicamente. Adesso anche l’uomo si manifesta fisicamente, però adesso è articolato in modo da poter accogliere le monadi nel suo corpo astrale che si purifica sempre più. Se l’uomo le avesse accolte prima, insieme alla monade avrebbe accolto in sé manas, buddhi e atma, sarebbe diventato molto saggio, ma la saggezza sarebbe stata una specie di saggezza sognante.

 

Inizialmente l’uomo non ha alcun potere sul corpo fisico e sul corpo eterico. Inizialmente ha poco potere anche sulle sue passioni inferiori provenienti dalla Luna; queste emergono di necessità fino al momento in cui l’uomo inizia la sua epoca terrestre. Se l’uomo avesse semplicemente accolto la monade nell’animalità affinata, non avrebbe potuto sbagliare. Sarebbe diventato come doveva essere secondo le intenzioni di Jehova, che voleva dotarlo di tutta la saggezza, ma al tempo stesso configurarlo come una statua vivente. Qui subentrarono quegli esseri che sulla Luna si erano evoluti più rapidamente, al di sopra della misura dell’evoluzione lunare: gli esseri luciferici.

 

Lucifero è una potenza che ha per la saggezza un entusiasmo tanto veemente quanto lo è la sensualità nell’animale. L’avidità per lo sviluppo della saggezza: questo è Lucifero. Egli è dotato di tutte le cose che derivano dalla Luna. Se Lucifero avesse accolto l’evoluzione di per sé, sarebbe sorta una lotta fra Lucifero e gli antichi dèi.

 

L’aspirazione di Jehova era l’organizzazione della forma. Lucifero avrebbe potuto sviluppare nel materiale astrale la passione per la spiritualizzazione prematura. Ne sarebbe conseguita una violenta lotta fra gli spiriti di Jehova e le schiere di Lucifero. C’era il pericolo che grazie a Jehova alcuni diventassero statue viventi e altri, attraverso Lucifero, esseri spiritualizzati troppo presto. Affinché ci fosse la possibilità di trovare materiale per un pareggio, questo materiale bisognava trarlo da qualche altra parte.

 

La loggia bianca, che era appunto all’inizio, per paralizzare la lotta fra Jehova e Lucifero dovette prendere il materiale da un altro pianeta. Questa materia era sostanzialmente diversa dalla materia astrale che era venuta dalla Luna, dalla materia astrale kamica dell’animalità. C’era la possibilità di trasportare materia da altri pianeti: nuove passioni, meno veementi, tuttavia atte all’autonomia. Il nuovo materiale fu preso da Marte. Nella prima metà della nostra evoluzione planetaria fu dunque introdotto del materiale proveniente da Marte. Con l’introduzione della materia astrale da Marte fu provocato un grandioso progresso.

 

La cultura esteriore sulla Terra fu data, da una parte, impedendo l’indurimento, dall’altra impedendo la spiritualizzazione. Lucifero si avvalse del supporto di quel che fu dato dalle forze di Marte. L’elemento nuovo sulla Terra si designa come “Marte”. Così fu fino a metà dell’epoca atlantica. Qui si pose ancora una volta una nuova questione. L’uomo aveva accolto in sé la saggezza, ma, in seguito, alla saggezza da sola non sarebbe stato possibile venire a creare la forma. Per mezzo di Lucifero si potrebbe assemblare il regno minerale, ma Lucifero non potrebbe dargli vita. L’uomo non avrebbe mai potuto dare la vita sotto l’influsso delle altre potenze. Perciò dovette venire un dio solare, un’entità più elevata di Lucifero. Entità di tal genere erano i cosiddetti pitri solari. Il più progredito di questi è Cristo.

 

Come Lucifero rappresenta l’elemento del manas,

così Cristo rappresenta l’elemento del buddhi.