L’io superiore, soprasensibile

O.O. 139 – Il Vangelo di Marco – 19.09.1912


 

Se oggi guardiamo in noi stessi,

scorgiamo dapprima l’io, quale lo si trova descritto nel mio libro L’iniziazione.

 

Da questo io ordinario distinguiamo poi l’io superiore, soprasensibile

che non entra nell’esistenza sensibile, che tuttavia è presente non solo in noi,

ma è effuso al tempo stesso sull’essenza di tutte le cose.

 

Quando dunque si parla del nostro io superiore, dell’entità superiore che dimora nell’uomo,

non si indica quello che abitualmente si chiama «io sono»,

sebbene nella nostra lingua le due entità abbiano lo stesso suono.