Lo spirito è il centro dell’uomo

O.O. 9 – Teosofia (II – L’anima nel mondo animico dopo la morte)


 

Lo spirito è il centro dell’uomo:

il corpo è il tramite attraverso cui lo spirito osserva e conosce il mondo fisico e opera in esso.

L’anima poi è mediatrice tra corpo e spirito.

 

Ricava dall’impressione fisica che le vibrazioni dell’aria producono sull’orecchio la sensazione del suono

e gode del suono.

• Tutto ciò essa comunica allo spirito che in tal modo perviene alla comprensione del mondo fisico.

 

Un pensiero che sorge nello spirito viene dall’anima trasformato in desiderio di attuazione

e soltanto così, con l’aiuto dello strumento fisico, può divenire azione.

L’uomo può dunque assolvere la sua destinazione

soltanto se lascia che la direzione di tutta la sua attività gli venga segnata dallo spirito.

 

• L’anima di per sé può volgere le sue inclinazioni sia verso il fisico, sia verso lo spirituale.

• Protende per così dire i suoi tentacoli tanto in giù, verso il fisico, quanto anche in su, verso lo spirito.

• Immergendosi nel mondo fisico, la sua essenza viene penetrata e colorata della natura di quest’ultimo.

 

Ma poiché lo spirito può agire nel mondo fisico soltanto attraverso l’anima,

riceve così egli stesso una tendenza verso il mondo fisico.

Dalle forze dell’anima è attratto verso il mondo fisico.

 

Si consideri l’uomo non evoluto.

• Le inclinazioni della sua anima dipendono dalle sue funzioni corporee.

• Prova piacere solo per le impressioni che il mondo fisico produce sui suoi sensi.

• Anche la sua vita spirituale viene perciò interamente trascinata in questa sfera.

• I suoi pensieri servono solo al soddisfacimento dei bisogni della sua vita fisica.

 

• In quanto lo spirito passa di incarnazione in incarnazione,

deve sempre più ricevere la propria direzione dal mondo spirituale.

• La sua conoscenza dev’essere determinata

dallo spirito dell’eterna verità, le sue azioni dall’eterno bene.